domenica 12 giugno 2011
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Incredibile finale del 56esimo Palio delle Repubbliche Marinare: dopo quasi un'ora e mezza di riunione, la giuria squalifica i primi tre equipaggi classificatisi all'arrivo (Amalfi, prima al fotofinish in 8'16"83, Pisa, seconda con 8'16"86 e Genova, terza con 8'26"30), assegnando la vittoria a Venezia. Ma, prima di ufficializzare il verdetto, il Comitato di regata convoca i quattro sindaci per visionare le foto.
"Venezia non può vincere in questo modo" commentava a caldo il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni. "La soluzione più equa è che i sindaci si riuniscano e decidano di annullare la regata". Ipotesi che viene subito accolta dai sindaci di Amalfi e Pisa, anche se la decisione non è ancora quella finale.
Squalificata anche Genova: partita avvantaggiata nell'estrazione delle vie d'acqua - le corsie di voga - è rimasta alle spalle dei due galeoni tentando uno sprint dopo i 1.500 metri che le ha permesso di recuperare in parte il distacco.
Ancora giallo sui motivi che hanno indotto i giudici a squalificare i tre equipaggi.
Partiti con un gran ritmo di vogata, gli uomini di Pisa - già vincitori nelle due ultime competizioni - avevano da subito imposto il loro nome nella cronaca della gara, distaccando di un'imbarcazione l'equipaggio di Amalfi che mai, però, ha abbandonato il sogno di rimontare e sconfiggere gli avversari.
La partita è rimasta quasi immutata fino a poche vogate dal passaggio della seconda boa, a metà del percorso. Amalfi ha aumentato il ritmo e recuperato il distacco trascinandosi dietro anche il galeone bianco di Genova che ha rimontato e affermato la terza posizione grazie anche al vantaggio che ha ricavato dalla via d'acqua più distante da riva.
Superati i 1.500 metri , nell'ultimo tratto prima del traguardo davanti a San Marco, Amalfi ha rimontato ancora e si è appaiata all'equipaggio di Pisa. Una regata testa a testa giocata su una manciata di centimetri che però è stata poi cancellata dalla decisione dei giudici.
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