mercoledì 15 giugno 2011
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Ieri pomeriggio presso l'Hotel Aldrovrandi di Roma ha preso il via il simposio internazionale “Sviluppi e Strategie nel rilevamento del doping da ormoni peptidici e sostanze affini” promosso da FMSI (Federazione Medico Sportiva Italiana) e WADA (World Antidoping Association) e realizzato in Italia come riconoscimento della leadership del nostro paese nella lotta al doping.
Intervenendo nella conferenza stampa di apertura il Ministro della Salute Ferruccio Fazio ha sottolineato l’importanza della lotta al doping soprattutto nello sport dilettantistico. Infatti, dai controlli effettuati, (1115 nel 2011 le analisi promosse dalla Commissione Antidoping del Ministero della Salute), si è rilevata una percentuale di positività negli atleti amatoriali del 10% più alta rispetto agli sportivi professionisti. Pertanto il Ministero della Salute finanzierà con un ulteriore milione di Euro, circa 3000 controlli in più sugli sportivi dediti a discipline di resistenza come il ciclismo o la maratona.
Il Sottosegretario con delega allo Sport On. Rocco Crimi ha evidenziato l’importanza di aver creato all’interno della Commissione Antidoping una sezione su uso ed abuso degli integratori alimentari, in particolare gli amminoacidi, ed ha sollecitato la WADA ad elaborare una regolamentazione internazionale in grado di limitare questo abuso a tutela della salute.
Il presidente FMSI Maurizio Casasco ha ricordato come l’Italia sia stata la prima nazione al mondo ad introdurre la specializzazione in Medicina Sportiva e come il nostro paese sia all’avanguardia nella lotta al doping, tanto da averlo riconosciuto come reato penalmente perseguibile. Casasco ha anche sottolineato il livello di eccellenza scientifica raggiunto dal laboratorio antidoping FMSI di Roma, i cui esperti partecipano regolarmente all’attività a livello internazionale, in occasione di grandi eventi sportivi e ha ribadito come questo simposio in partnership WADA-FMSI rappresenti una ulteriore testimonianza della credibilità della Federazione Medico Sportiva sul piano mondiale.
In rappresentanza del Coni il Segretario Generale Raffaele Pagnozzi, ha fatto presente come l’Italia abbia vinto molte medaglie nella lotta al doping e come questo riconoscimento internazionale rappresenti un valore aggiunto per la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2020.
Olivier Rabin, Direttore Scientifico WADA, ha dichiarato che l’Italia è stata scelta quale sede di questo simposio internazionale perché è uno dei maggiori investitori nella lotta al doping, come testimonia l’altissima expertise del laboratorio italiano, uno dei 35 accreditati dalla WADA nel mondo. Obiettivo della due giorni scientifica sarà quello di approfondire come e perché gli ormoni peptidici siano di interesse doping, in quanto altamente nocivi per la salute degli sportivi e richiedano nuove strategie di rilevamento.
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