lunedì 9 maggio 2011
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All’inizio dell’anno, il più atteso tra i ciclisti sorrentini era Raffaele Cinque che aveva iniziato la stagione con il piede giusto andando a vincere la cronoscalata di Positano il giorno dell’epifania. Quando poi si era cominciato a fare sul serio Cinque non aveva mantenuto le promesse dell’inverno ed era stato quasi sempre protagonista di gare incolori.
Ieri, inaspettatamente, Cinque si è svegliato dal letargo ed è andato a conquistarsi il Trofeo Città di Subiaco con una bellissima azione di forza. Il successo è del tutto inaspettato perché fino a sabato sera Cinque e compagni avevano in programma di andare a correre sul lungomare di Napoli dove si è svolta una gara in circuito completamente piatta. Poi però saputo della gara di Subiaco con arrivo in salita hanno deciso di cambiare programma e mai decisione fu più avveduta.
Il Trofeo Subiaco presentava gli ultimi 15 km in salita con arrivo posto agli 834 metri di altitudine di Jenne nel parco dei Monti Simbruini. La corsa a cui hanno preso parte una sessantina di atleti si è esplosa non appena è iniziata la salita finale. La prima azione è stata di Domenico Garofalo (Team Forhans). Cinque ha aspettato un paio di chilometri e visto che nessuno si muoveva e lui sentiva di avere una buona gamba ha deciso di andare a riprendere il fuggitivo, accorgendosi che nessuno lo seguiva. Riportatosi su Garofalo hanno proceduto di comune accordo per alcuni chilometri poi in vista di un traguardo volante molto remunerativo Cinque ha compiuto un altro scatto conquistando il premio e rimanendo da solo al comando.
Da lì in poi la sua è stata una cavalcata solitaria fino all’arrivo dove è giunto con circa un minuto di vantaggio sui più immediati inseguitori Emanuele Orsini (Team Forhans) e Matteo Cecconi (Team Terenzi). Quarto è giunto Garofalo mentre al tredicesimo posto dell’ordine di arrivo troviamo Stefano Sbaratta compagno di squadra di Cinque.
Da segnalare che a seguire Cinque in ammiraglia c’era la mamma Anna che ha potuto così assistere da vicino alla vittoria del figlio ricevendo un graditissimo regalo nel giorno della festa della mamma.
Alla gara era presente anche Mario Pastore che, nonostante la sospensione inflittagli dal proprio presidente Francesco Castellano, in seguito alla mancata presentazione al controllo antidoping del Giro della Costiera, continua a voler gareggiare scatenando ogni volta le vibranti proteste degli altri concorrenti.
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