Sorrento-Pavia 2-2 Rossoneri due
volte avanti, due volte ripresi.
Sorrento: Rossi, Vanin, Terra,
Nocentini, Bonomi (74' Sabato), Camillucci (79' Tognozzi), Armellino, Corsetti
(69' Galabinov), Carlini, Bondi, Ginestra. A disposizione: Chiodini, Di Nunzio,
Greco, Niang. Allenatore: Sarri.
Pavia: Facchin, Gheller, Romeo, Fissore,
Meregalli, Puccio, Carotti, Meza Colli (76' Bufalino), Falco, D'Errico (82'
Verruschi), Rodriguez (88' Veronese). In panchina: Cacchioli, Capogrosso,
Caidi, Dall'Oglio. Allenatore: Domenicali.
Arbitro: Federico La Penna di
Roma 1.
Marcatori: 45' rig. Ginestra (S),
66' Falco (P), 76' Galabinov (S), 79' D'Errico (P).
Ammoniti Gheller, Fissore,
Rodriguez (P), Bonomi e Corsetti (S). Angoli 10-4.
Dopo la vittoria sul Monza il
Sorrento vorrebbe proseguire la striscia vincente ma come pronosticato da Sarri
venerdì sulla sua strada ci sono il caldo e il Pavia che si riconferma come la
bestia nera dei rossoneri. Il Sorrento parte subito per imporre il suo gioco ma
si trova di fronte una squadra ben
organizzata che concede pochi spazi ed è molto pericolosa con i due esterni
Falco e D’Errico. Bondi e Corsetti peccano spesso di precisione così per
accendere Ginestra c’è bisogno dell’estro di Carlini, che alla fine sarà il
migliore in campo per i suoi. Nel primo quarto d’ora da registrare solo due
tiri dalla distanza, uno per parte, di Ginestra e Puccio entrambi fuori misura.
La prima conclusione nello specchio è del Pavia con un colpo di testa di Meza
Colli parato senza problemi da Rossi. Poi mentre il Sorrento fa incetta di
calci d’angolo collezionare ben 9 senza graffiare e il Pavia a rendersi
pericoloso in due occasioni con Rodriguez costringendo Rossi agli straordinari.
Quando ormai il primo tempo sta
per concludersi Carlini approfitta di liscio del Romeo pavese e si catapulta in
area dove è fermato fallosamente da Gheller che già ammonito viene graziato
dall’arbitro. Ginestra dal dischetto non sbaglia e porta in vantaggio il
Sorrento in vantaggio.
Il secondo tempo inizia bene per il
Sorrento che va vicino al raddoppio con un calcio di punizione dai 25 metri, di Bondi che
sfiora il palo alla sinistra di Facchin. Tre minuti la difesa pavese si fa
trovare scoperta, Carlini lancia Corsetti verso la rete e Meregalli lo atterra
provocando un altro rigore contro il Pavia. Anche questa volta l’arbitro non
ammonisce l’autore del fallo. Sul dischetto nuovamente Ginestra che cerca di
sorprendere Facchin cambiando angolo. Il portiere ospite non si lascia
ingannare e respinge sia il tiro sia la ribattuta dello stesso Ginestra.
Nonostante il rigore sbagliato la
partita sembra essere saldamente in mano al Sorrento che potrebbe raddoppiare
con un tiro da fuori di Armellino che scheggia il palo a Facchin battuto. Quando
manco te lo aspetti arriva invece il pareggio pavese. Falco sfugge per l’ennesima
volta a Bonomi, entra in area dal vertice destro e indovina un tiro a giro che
termina la sua corsa all’incrocio dei pali alla destra di Rossi. Passano due
minuti e Falco fa ammattire nuovamente Bonomi costringendo Rossi ad un’uscita avventurosa
per sventare il pericolo.
Per riacciuffare il risultato Sarri toglie
Corsetti e manda dentro Galabinov spostando Carlini sulla fascia destra. Poco dopo
Bonomi è costretto a uscire in barella e al suo posto entra Sabato. Il Sorrento
riprende ad attaccare e si porta avanti anche Vanin che entra in area palla al
piede arriva fin sulla linea di fondo ed appoggia in mezzo per Galabinov che fa
secco Facchin di piatto.
Partita chiusa? Nemmeno per sogno.
Incredibilmente il Pavia riesce a sorpendere impreparata la difesa rossonera. Il
solito Falco parte dalla sua metà campo da posizione centrale e punta la porta
senza essere affrontato servendo un pallone d’oro all’accorrente D'Errico che
batte Rossi per la seconda volta.
Sarri si gioca l’ultima carta con
Tognozzi al posto dello stanco Camillucci. Il nuovo entrato però mostra di non
essere al meglio della condizione. La partita così si spegne, ma a ravvivarla
ci pensa il solito Carlini che buca la difesa ospite e si presenta a tu per tu
con Facchin. Il portiere riesce a chiudergli lo specchio con un uscita
disperata ma il pallone termina nuovamente sui piedi dell’attaccante rossonero che
conclude di un soffio alto.
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