Il Trofeo Eduardo De Martino compie
con questa edizione 2011 il suo ventitreesimo compleanno, ma gli anni non si
fanno sentire e l’entusiasmo dei partecipanti e degli organizzatori, sembrano
quelli dei primi anni; ottimo successo di partecipazione in mare, con 30
imbarcazioni provenienti da tutta la Campania, ed in banchina, con un pubblico
di appassionati che hanno animato il porto di Sorrento lungo il molo e la
spiaggia sottostante l’Hotel Vittoria. Il grande protagonista della consueta
due giorni di regate a Sorrento, è stato comunque il vento, dolce da ovest
nella giornata di sabato ed un forte ponente nella regata della domenica, che
ha permesso a questi “gioielli del mare” di sfilare lungo la costa sorrentina.
Il Trofeo Eduardo De Martino, che si aggiudica in base ad un combinato
punteggio di prestazioni agonistiche e di esame di omologia ed autenticità, è
stato assegnato, ex aequo, all’imbarcazione Tampasia, dell’armatore Scarselli
di Castellammare di Stabia (vincitore però per maggiore anzianità dell’anno di
costruzione) ed al monotipo Aquila, di Rodolfo Izzo, entrambe vincitrici anche
nelle prove di regata, rispettivamente nelle classi Crociera e Regata; nella
classe vela latina, quest’anno numerosissima con 16 imbarcazioni, ha vinto, nella
sezione gozzi, il velocissimo scafo sorrentino Santa Rosa del Comandante
Giancarlo Antonetti, già vincitore quest’anno del Trofeo delle Tre Torri a
Pisciotta, e nella sezione lance, il Salvatore del timoniere- armatore Michele
Russo; lo splendido gozzo Santa Maria del Lauro, vanto della marineria metese
(che in regata ha imbarcato un randista proveniente addirittura dal Regno
Unito) e costruito dal maestro d’ascia Michele Cafiero, si è aggiudicato la
prestigiosa prova di omologia ed autenticità, mentre nella classe dinghy,
vittoria per “Fara”, dinghy 14een feets dell’ammiragliato inglese, oggi in
dotazione all’associazione “Asso Vel’a Tarchia”. Da segnalare, quest’anno, la
presenza delle migliori testimonianze della cantieristica in penisola
sorrentina, con la partecipazione dei maestri d’ascia Michele Cafiero, di Meta,
Cataldo ed Antonino Aprea, del borgo di Marina Grande a Sorrento, con il gozzo
a vela latina “Farama”, e di Giovanni Cammarano, proveniente da Pisciotta con
il gozzo Sangiovese; le flotte più numerose, quella metese, proveniente dal
“Circolo Nautico Marina di Alimuri” e dall’associazione “Amici del Mare”, e
sorrentina, con l’Asso vel’a Tarchia, hanno accolto le imbarcazioni provenenti
dai circoli nautici di Pisciotta e Salerno, dalle sezioni della Lega Navale di
Castellammare di Stabia e Torre del Greco, dai circoli nautico Riviera Massa e
Portosalvo Girolamo Vitolo, dai borghi marinari di Marina Grande e Marina della
Lobra; presente, in rada, anche l’imponente brigantino a palo della lunghezza
di 70 metri
“Sea Cloud II”, che ha di fatto preso la scena all’Amerigo Vespucci, ancora in
navigazione, ma che comunque ha inviato il saluto formale del suo Comandante.
Bella e frizzante la premiazione, cui ha partecipato, tra gli altri, per il
Comune di Sorrento l’entusiasta assessore Michele Bernardo, che ha speso parole
di elogio per la passione ed il “cuore” degli organizzatori di questa splendida
manifestazione velico-culturale sorrentina che, con sobrietà, semplicità e
amore per il mare porta lustro e notorietà alla città di Sorrento, e
costituisce un patrimonio da tutelare e preservare.
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