giovedì 14 aprile 2011
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Al presidente del Sorrento, Mario Gambardella, non è piaciuta la contestazione mossa alla squadra e a Simonelli negli ultimi minuti della partita di Pavia ed alla ripresa degli allenamenti martedì al campo Italia.
Il nostro presidente fa sentire la propria voce solo raramente. Se questa volte è intervenuto vuol dire che ne ha avvertito la necessità. Ecco cosa a detto all’inviato di Metropolis.
“Bisogna restare uniti. Ora più di prima – dice Gambardella – si deve essere disposti a dare tutto, insieme. La squadra in campo e i tifosi in tribuna, compatti per battere il Verona e blindare il secondo posto. Un piazzamento fondamentale in ottica playoff. L’amarezza è comprensibile, ci sta e sarebbe assurdo non essere dispiaciuti per la sconfitta di Pavia. Ma l’unica cosa che si può e deve fare in questo momento è guardare avanti assieme, più determinati di prima. Perché il sogno di andare in serie B è nelle nostre mani. Ci sono ancora i playoff da disputare e vincere. Certo – continua Gambardella – in fondo tutti credevamo di avere ancora qualche possibilità di poter accorciare il divario dal Gubbio capolista e di giocarci le chance residue di promozione diretta nell’ultimo mese di campionato. Purtroppo, però, il Pavia ci ha battuto precludendoci questa possibilità”.
“È evidente che dopo la sconfitta di Pavia bisogna reagire con l’atteggiamento mentale giusto. Ed immediatamente. Lo deve fare la squadra in campo con grossa determinazione. Lo stesso discorso vale per il pubblico: il campo Italia può essere decisivo con calore e passione, accompagnando il Sorrento alla vittoria sul Verona”. Un appuntamento fondamentale, atteso, da vivere tutto d’un fiato. “Affrontiamo una squadra di grossa caratura, blasone ed ottima qualità. Fin dagli inizi della stagione ho sempre reputato il Verona una delle più serie candidate alla promozione in serie B. Sul campo, oggi siamo secondi e dobbiamo respingere l’assalto delle inseguitrici, tornando al successo e dimenticando le amarezze dell’ultima settimana”.
“Nulla è compromesso, non scherziamo! Il Gubbio ha fatto grandi cose e sta meritando di andare in B. Ma anche noi vogliamo raggiungere la promozione e per riuscirci intanto dobbiamo salvaguardare secondo posto e playoff. Fatto il primo passo, ci tufferemo poi negli spareggi promozione convinti delle nostre potenzialità e consapevoli che abbiamo i mezzi necessari per tagliare il traguardo tanto atteso. Un obiettivo che, da tempo, sogniamo nel profondo del cuore”.
La maggior parte dei tifosi ha già raccolto l’appello del presidente e si sta preparando per sostenere la squadra nel difficile incontro con il Verona. Restano solo pochi irriducibili, ma siamo convinti che da qui a domenica ritroveranno anche loro il lume della ragione e verranno al campo ad incitare la squadra.
Fonte Metropolis quotidiano
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