Lo spettacolo del Giro sul suolo campano

giovedì 20 maggio 2010 Lascia un commento

Lunedì e Martedì scorso il Giro d’Italia di ciclismo ha fatto tappa in Campania attraversando la regione da nord verso sud provenendo da Frosinone deviando poi verso la Puglia. Un arrivo e una partenza, rispettivamente a Cava de’ Tirreni ed Avellino. Quanto basta per permettere agli appassionati locali una veloce presa di contatto con la carovana rosa. A Cava come ad Avellino erano presenti infatti molti volti noti dell’ambiente ciclistico campano.

La nostra regione come al solito non ha perso l’occasione per rimediare l’ennesima brutta figura. Un forte temporale nella zona Nola – Sarno ha trasformato la strada attraversata dalla corsa in un lago profondo una decina di centimetri. Alcuni corridori dopo averlo attraversato hanno mimato i gesti dei nuotatori e tutto è finito con una risata ma i commenti sullo stato delle nostre strade non sono stati affatto piacevoli.

Chi segue il Giro da parecchi anni non ha potuto fare a meno di accorgersi dei cambiamenti avvenuti negli ultimi tempi. Il contorno della corsa è cresciuto in maniera vertiginosa. Le partenze e gli arrivi sono diventati dei veri e propri show dove gli sponsors della corsa cercano di attirare in ogni modo l’attenzione degli spettatori facendo sfilare un nugolo di belle ragazze e distribuendo ogni sorta di gadget. La firma del foglio di partenza avviene su un enorme palco dove a presentare i ciclisti al pubblico c’è Barbara Pedrotti la prima speaker donna nella storia del Giro d’Italia.

Quando tre anni fa la Pedrotti sostituì Bruno Ronchetti voce storica del ciclismo italiano e del Giro per oltre trenta anni molti storsero il naso. Da quel giorno invece si è entrati in una nuova era e la innegabile competenza di Ronchetti è stata spazzata via dalla spigliatezza della ventisettenne trentina che annuncia i corridori che si presentano al foglio firma chiamandoli per il nome di battesimo e chiedendo al pubblico di gridare in coro il loro cognome. Col tempo è cresciuta anche la competenza ciclistica e la bella Barbara affiancata quest’anno dal milanese Zoran Filicic è in grado di raccontare le loro storie nei minimi dettagli.

Dopo la partenza i due speaker raggiungono velocemente la sede di arrivo per raccontare le fasi finali della corsa dal centro della strada intramezzando il tutto con una serie di spettacolini che hanno un primo picco con l’arrivo della Carovana Pubblicitaria e l’apoteosi con l’arrivo della corsa.

Il dopocorsa si conclude poi con la vestizione delle varie maglie. Evento che ha subito anche esso una notevole spettacolarizzazione per la gioia del pubblico e dei fotografi.

Ne esce fuori un ciclismo molto diverso da quello di appena una decina di anni fa, l’epoca di Pantani per intenderci. Allora bastava la sua presenza per richiamare la gente sul percorso. Oggi in mancanza di un campione di uguale livello si cerca di attirare il pubblico usando le stesse armi del mondo dello spettacolo. La scelta di percorsi alternativi quali le viuzze olandesi e gli sterrati senesi ne sono un chiaro esempio.

In attesa di un altro Pirata, godiamoci quello che passa il convento. Per noi appassionati, disposti a scalare una montagna a piedi solo per assistere al veloce passaggio della gara, va bene anche questo.

Se poi si potesse aumentare la razione, nel senso di poter avere a disposizione un maggior numero di tappe da ammirare, saremmo ancora più felici.

A questo punto visto che con il passaggio del Giro le corse al sud sono già terminate, non ci resta che aspettare novembre e la presentazione del Giro 2011 per programmare le prossime trasferte.

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