Tonino Maresca, un carottese al Tour de France

martedì 26 luglio 2011 0 commenti


Venerdì scorso Tonino Maresca ha realizzato uno dei sogni ricorrenti di tutti gli appassionati di ciclismo: quello di assistere al passaggio del Tour de France sui mitici tornanti della salita che porta all’Alpe d’Huez.
Tonino è partito di buon mattino da Lugano dove lavora, raggiungendo Le Bourg d’Oisans in auto attraverso il Col du Glandon, in quanto l’autostrada che passa per Grenoble era chiusa a causa del Tour.
Giunto alla periferia di Le Bourg d’Oisans ha lasciato l’auto in un grande parcheggio, ha inforcato la bici e si è immesso sul percorso di gara, pregustando di farsi gli ultimi 20 km del percorso in bici tra due ali di folla. Una volta giunto ai piedi della salita dell’Alpe d’Huez ha ricevuto una amara sorpresa un posto consistente in un blocco della gendarmeria dove gli è stato detto che per ragioni di sicurezza avrebbe potuto proseguire solo a piedi. Così ha dovuto rinunciare all’idea di raggiungere il traguardo e sceso dalla bici ed ha percorso altri 6 km a piedi fermandosi ad attendere la corsa a circa 8 km dall’arrivo insieme ad un gruppo di norvegesi tifosi di  Boasson Hagen.
Lì ha potuto assistere ad uno spettacolo mai visto prima. A cominciare dal passaggio della Carovana Pubblicitaria che per dimensioni è almeno dieci volte più grande di quella del Giro d’Italia. Finita la Carovana è iniziato il passaggio dei mezzi che precedono la corsa ed anche questi sembravano non finire mai. Poi a tempi regolari sono arrivate le staffette ed infine la corsa con in testa Alberto Contador seguito dal francese Rolland da Sanchez e dal gruppetto degli uomini di classifica comprendente i fratelli Sleck il futuro vincitore Evans e il nostro Damiano Cunego poi via via tutti gli altri fino al folto gruppo dei velocisti seguito dal carro scopa che decretava il fine corsa.
Finito tutto Tonino ha raggiunto l’auto in bici ed ha fato ritorno a casa via autostrada ripromettendosi di ritornare all’Alpe alla prossima occasione utile. 

Qui sotto il filmato realizzato da Tonino con il passaggio dei primi 

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Sei deferimenti per il Benevento

Se le accuse saranno provate è in arrivo una forte penalizzazione

Il Benevento è tra le società maggiormente coinvolte nello scandalo del calcio scommesse. La società sannita ha subito infatti sei distinti deferimenti. In tutti e sei i casi il Benevento è stato deferito per responsabilità oggettiva per gli addebiti mossi al portiere Marco Paoloni per l’epoca di corrispondente tesseramento quale calciatore dei sanniti, ovvero dal 31 gennaio 2011 in poi.

Le partite per le quali il Benevento è stato deferito sono in ordine di effetuazione:
Benevento-Viareggio giocata il 13 febbraio 2011,
Benevento-Cosenza giocata il 28 febbraio 2011,
Taranto-Benevento giocata il 13 marzo 2011,
Inter-Lecce giocata il 20 marzo 2011,
Benevento-Pisa giocata il 21 marzo 2011,
Siena-Sassuolo giocata il 27 marzo 2011.   

Per Benevento-Cosenza e Taranto-Benevento sussiste anche l'aggravante dell'effettiva alterazione del risultato. Per l’incontro  Benevento-Pisa sussiste invece l'aggravante della pluralità di illeciti posti in essere. Dall’elenco si evince pure che il Benevento nei casi dovrà rispondere di un illecito commesso da Paoloni anche in due gare che riguardano altre squadre: si tratta di Inter-Lecce e Siena-Sassuolo.

Adesso l’incartamento passerà nelle mani della Commissione Disciplinare che dovrà emettere le sentenze di primo grado entro il 3 agosto. Successivamente si potrà ricorrere alla CAF che dovrà emettere le sentenze definitive entro il 15 agosto.
La società giallorossa rischia almeno un punto di penalizzazione per ognuno degli illeciti commessi e nel caso siano riconosciute le aggravanti i punti potrebbero essere più di uno. Il Benevento potrebbe quindi presentarsi al via della prossima stagione con un pesante fardello di punti di penalizzazione che condizionerebbe altrettanto pesantemente la corsa alla promozione del team guidato da Gianni Simonelli.


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Calcioscommesse, deferite 10 società di Prima Divisione


Questa mattina, nell'ambito dell'inchiesta sul calcio-scommesse scaturita dal’indagine della procura di Cremona che potò all’arresto del portiere del Benevento Paoloni, il procuratore federale Stefano Palazzi, ha deferito alla Commissione Disciplinare della FIGC due società di serie A, tre di serie B, 11 di Lega Pro e due della Lega Dilettanti

Le due società di serie A sono l'Atalanta e il Chievo Verona, le tre di serie B sono Ascoli, Hellas Verona e Sassuolo. Nella Lega Pro sono state deferite Alessandria, Cremonese, Benevento, Ravenna, Virtus Entella, Piacenza, Esperia Viareggio, Portogruaro, Taranto, Spezia e Reggiana, mentre le due della Lega Dilettanti sono il Cus Chieti e il Pino Di Matteo.

Oltre ai 18 club - che sono stati deferiti per responsabilità diretta, per responsabilità oggettiva o per responsabilità presunta a seconda dei casi - i deferimenti hanno riguardato anche 26 tesserati, per differenti violazioni: Massimo Erodiani, Marco Paoloni, Gianfranco Parlato, Antonio Bellavista, Giorgio Buffone, Mauro Bressan, Carlo Gervasoni, Vittorio Micolucci, Giuseppe Signori, Vincenzo Sommese, Gianluca Tuccella, Claudio Furlan, Stefano Bettarini, Gianni Fabbri, Mauro Gibellini, Nicola Santoni, Thomas Manfredini, Ivan Tisci, Cristiano Doni, Daniele Deoma, Federico Zaccanti, Giorgio Veltroni, Leonardo Rossi, Antonio Ciriello, Daniele Quadrini e Davide Saverino.

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Terzo giorno di ritiro


Ieri, lunedì 23, terza giornata di ritiro del Sorrento che ha svolto una doppia seduta di allenamento; La seduta mattutina è stata dedicata totalmente al lavoro atletico. La truppa rossonera ha svolto un test sulla distanza degli 800 metri che, come ci riferisce l’addetto stampa Pietro Romano ha visto tra i migliori Abdou Niang cosa questa che conferma innanzitutto il completo recupero del giocatore e smentisce pure l’affermazione ricorrente nei giudizi dei tifosi di un Niang lento e poco reattivo.
Il giocatore che è reduce da un’annata no a causa del ritardato recupero dall’infortunio, quest’anno è seriamente intenzionato a conquistarsi un posto da titolare e per perseguire questo obiettivo ha iniziato la preparazione con una settimana di anticipo sui compagni.

Al pomeriggio la squadra è stata divisa in due gruppi, difesa ed attacco che hanno svolto dapprima una seduta in palestra e poi si sono trasferiti sul campo dove Sarri e Calzona hanno iniziato ad impartire le prime lezioni di tattica.

Per oggi è prevista nuovamente una doppia seduta, con la novità dell’arrivo in gruppo del difensore Simone Bonomi. 

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Sorrento in trattativa per Cellini

lunedì 25 luglio 2011 0 commenti


Dopo l’ingaggio di Ciro Ginestra, il DS rossonero Sasà Avallone continua a guardarsi intorno alla ricerca di un’altra punta per completare il parco attaccanti. L’obiettivo principale sembra essere sempre l’ex Alessandrino Scappini il cui cartellino è detenuto dalla Sampdoria che al momento è indecisa se tenerlo per cui Avallone sta vagliando anche altre alternative.
La notizia del giorno confermata anche da Solosorrento.it è quella di un interessamento per Marco Cellini che dopo aver trascorso un’annata negativa tra Varese e Vicenza è alla ricerca di una nuova squadra per rilanciare la propria carriera.
Nato il 19 maggio 1981 a Firenze, Cellini debutta nel calcio che conta indossando la maglia del Prato, nella stagione 1998/99, collezionando sei gettoni in Serie C2. L'anno seguente altre due apparizioni prima di andare a farsi le ossa, in prestito, al Fucecchio (Serie D), col bottino di sei gol in 26 presenze. In estate il ritorno alla casa madre pratese, dove trova uno spazio via via maggiore: 18 gettoni e due gol nel 2000/01, 25 presenze e una rete nel 2001/02. Poi il trasferimento, sempre in Toscana e sempre in C2: Cellini passa al Montevarchi e in due anni scende in campo 54 volte, mettendo a segno sette centri. Un attaccante che - numeri alla mano - non segna tantissimo, ma il Foggia sceglie di puntare su di lui e gli dà l'opportunità di giocarsi la C1: è l'estate del 2004 e i pugliesi ingaggiano il furetto toscano, che ripaga la fiducia dei rossoneri con 12 centri in 33 match. La svolta della carriera sembra rapida: l'estate seguente approda al Perugia, sempre in C1, dove colleziona 32 presenze e 16 gol. La grande occasione è l'Albinoleffe, che nell'estate 2006 lo acquista e gli fa conoscere la Serie B. La prima stagione i gol sono 7, l'anno dopo - la stagione dei playoff - sono ben 23. Parma, Torino, Atalanta, Empoli Lazio, Chievo e Bari: sono solo alcune delle società accostate, nel mercato estivo, al nome di Cellini. Tante voci, ma la certezza è una: il bomber rimane a Bergamo. La stagione 2008/2009 è nera: un infortunio lo blocca a lungo, e i gol saranno solo 5; un bottino troppo magro per chi aveva realizzato 58 gol nelle ultime quattro annate. Il fiuto smarrito sembra tornare nel 2009/2010, l'ultima stagione in Valle Seriana di Cellini: 33 presenze e 11 gol, poi tanti saluti e baci.
I ricordi in una valigia e un contratto in mano: il bomber si accorda col neopromosso Varese. Agli ordini di Beppe Sannino racimola, in mezza stagione, 19 presenze e due reti. A gennaio il prestito al Vicenza, dove colleziona altre 20 presenze e 2 reti.

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Respinti i ricorsi di Atletico Roma e Ravenna


L’Alta Corte di Giustizia del Coni nel pomeriggio ha emesso il verdetto sui ricorsi presentati da Atletico Roma e Ravenna Calcio per cercare di ottenere la riammissione al campionato di Prima Divisione. Questa la decisione della corte:

L'Alta Corte di Giustizia comunica che sono stati respinti i ricorsi presentati da Atletico Roma e Ravenna Calcio Srl contro la FIGC, avverso il provvedimento di non ammissione delle società medesime al campionato di Prima Divisione.

A questo punto, dopo i forfait di Lucchese, Gela e Salernitana, saranno necessari ben cinque ripescaggi per completare il quadro delle 36 compagini partecipanti al prossimo campionato. A nulla sono valsi i tentativi del neo presidente romagnolo Aletti e dei capitolini Ciaccia, con quest’ultimi che addirittura parlavano di un possibile approdo in Serie B.
Come vi avevamo anticipato nei giorni scorsi, a questo punto, Ternana, Sudtirol, Avellino, Pro Vercelli e Prato dovrebbero essere quasi certe del salto di categoria.

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Sorrento, preso Bonomi

Simone Bonomi è un calciatore del Sorrento. In mattinata il trentunenne difensore, milanese di nascita, è riuscito ad ottenere la rescissione del contratto che lo legava all’Alessandria ed ha potuto quindi accettare l’offerta pervenutagli dal Sorrento raggiungendo Camillucci, Croce, Romeo e il tecnico Sarri. Nel momento in cui scriviamo Bonomi ha già raggiunto il ritiro rossonero a San Quirico d’Orcia.
Nelle prossime ore potrebbe sbloccarsi anche la situazione del brasiliano Rafael Bondi che quest’oggi non si è presentato al raduno dell’Alessandria facendo capire chiaramente alla nuova dirigenza mandrogna che vuole lasciare la squadra.
Secondo la Gazzetta dello Sport l’Alessandria ha tentato di ottenere una contropartita tecnica proponendo lo scambio con Corsetti. Ma il Sorrento non ha nessuna intenzione di privarsi del giovane esterno laziale che proprio contro l’Alessandria giocò la sua migliore partita della scorsa stagione.

Questo il comunicato del Sorrento che annuncia l’ingaggio di Bonomi

Il presidente del Sorrento calcio, Mario Gambardella comunica che il calciatore Simone Bonomi, classe 1980, dopo aver rescisso il contratto che lo legava all'U.S. Alessandria 1912, ha sottoscritto un accordo con il sodalizio costiero fino al 30 giugno 2013.
Il laterale sinistro difensivo, nella sua importante carriera oltre alla maglia dei grigi di Alessandria, ha vestito quelle di Perugia, Bari, Crotone, Hellas Verona e Napoli, collezionando anche 7 presenze in serie A con Chievo Verona e Siena. Il calciatore da questa sera si aggregherà alla squadra in ritiro a San Quirico d’Orcia.

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Lunga squalifica per Mandorlini



La Procura federale ha aperto un procedimento disciplinare sul comportamento tenuto in occasione della presentazione della squadra, dall'allenatore del Verona Mandorlini. Il filmato che documenta l'allenatore intonare il coro "Ti amo terrone" in segno di scherno alla Salernitana è già agli atti. Nelle prossime ore Mandorlini sarà interrogato dagli uomini della Procura della Figc per raccogliere elementi e assumere le decisioni conseguenti.
Durante la presentazione della squadra scaligera, davanti a una tribuna colma di fans gialloblù, l'allenatore ha prima preso in giro la Salernitana, sconfitta nella recente finale playoff di LegaPro per poi intonare cori razzisti caratterizzati dalla frase "Ti amo terrone". Il sindaco di Verona Tosi e le autorità presenti non hanno reagito.
L’allenatore del Verona rischia una squalifica di almeno due mesi.

Qui sotto il filmato incriminato


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