VERONA - SORRENTO 2 - 0 (highlights)

lunedì 30 maggio 2011 0 commenti

Pubblichiamo a beneficio del "verbo della verità" il video della partita dove nel primo tempo si è visto un Sorrento champagne che ha avuto diverse occasioni per andare in vantaggio, più del Verona. Nel secondo tempo il Verona cambia gli uomini giusti, fa pressing e trova il primo goal con il proprio centravanti. Era un risultato che alla fine ci poteva anche stare! Poi alla fine della partita la beffa per il Sorrento con un calcio di rigore, che ha sorpreso anche gli stessi calciatori del Verona! Dal video risulta evidente che, a seguito di un forte tiro in area, un difensore del Sorrento nel girarsi piegato per difendersi dal pallone (con le braccia attaccate al corpo!) che gli arrivava addosso veniva da esso colpito nella parte superiore della gamba: Risultato? L'arbitro, in una gara così delicata ed importante, invece "vedeva" la palla toccata con il braccio ed assegnava il calcio di rigore a pochi minuti dalla fine della gara, si ripete in una gara importante! Ognuno potrà vedere dal video come effettivamente è andata l'azione. Ora il Sorrento calcio aspetta la gara di ritorno del 5 giugno 2011 che sarà una gara delicata dove questo risultato (bugiardo) è sicuramente ribaltabile in quanto i nostri rossoneri hanno tutte le capacità, già ampiamente dimostrate, per ristabilire la legge del più forte nel "civile e regolare" Campo Italia. Quella di Verona tutto sommato è stata una bella gara dove mister Simonelli ed i suoi hanno messo il cuore in campo. Ora aspettiamoci anche una stupenda gara per domenica prossima dove gran parte della città sarà allo stadio per regalare ai veronesi presenti, sicuramente tanti, la nostra civile, educata e determinata accoglienza sorrentina. La nostra proverbiale serietà ed accoglienza, purtroppo, spesso non viene ricambiata per i soliti stupidi cori sempre lì ricevuti che si respingono con decisione al mittente. Domenica regaliamo a tutta l'Italia sportiva una bella domenica di sport. Poi alla fine è il campo che darà il suo verdetto ed il Sorrento, durante tutto l'arco del campionato, ha dimostrato con i fatti e la classifica di essere squadra forte arrivando al secondo posto in classifica. Nello sport non si deve, e non si può, rovinare un percorso di un anno per una vista.........non è eticamente corretto; il Sorrento lotterà sino al 90' di questo "secondo tempo" di play off!

A cura dello staff del Direttore Generale Marketing & Comunicazione dott. Gaetano Mastellone

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L’incivile Verona

Non permettete a questa gente di venire a Sorrento

Il giorno dopo la gara tra Verona e Sorrento, mi preme raccontare l’incivile accoglienza ricevuta dai tifosi sorrentini al Bentegodi.
Una volta arrivati allo stadio siamo stati rinchiusi in un piazzale sotto il sole e tenuti li fino a pochi minuti prima dell’inizio della partita. Le mogli dei calciatori del Sorrento destinate alla tribuna centrale sono potute andare a ritirare gli accrediti, in mezzo ai veronesi, solo a mezzora dall’inizio della gara senza essere accompagnate da nessuno Stewart o agente di polizia. (A Sorrento gli accrediti agli ospiti vengono consegnati all’ingresso della tribuna sud).
Non ci è stato permesso di portare in tribuna alcunché. Molti di noi sono dovuti tornare indietro per depositare borse e zaini sul pullman. Non ci hanno permesso di portare nemmeno le bottigliette d’acqua da mezzo litro. Chi voleva bere doveva acquistare le bevande servite in bicchiere dallo spaccio dello stadio.
Ad un bambino di Sorrento è stato vietato di introdurre un quadrato di stoffa con sopra scritto CIAO MAMMA. Ma qui era chiaro che si trattava di uno striscione dal chiaro contenuto offensivo.
Per fortuna ci hanno permesso di tenere le scarpe e le cinture dei pantaloni. Temevamo di dover lasciare all’ingesso pure quelle.
Una volta sugli spalti siamo stati fatti accomodare nel settore più lontano dal terreno di gioco. Subito dopo ci siamo accorti della presenza alla nostra sinistra nel settore distinti di un gruppo di trogloditi in mutande (avevano tolto tutto il resto) che hanno passato l’intera durata dell’incontro ad insultanti vomitando idiozie di tutti i tipi e prendendosela pure con i santi.
A proposito, non abbiamo capito che cosa c’entrasse il povero San Gennaro con la partita tra il Verona e il Sorrento.
Dopo il primo gol del Verona questa bella gioventù scaligera ha incrementato gi insulti verso di noi e accortisi che continuavamo a ridere del loro stato hanno iniziato a tirare verso il nostro settore oggetti di ogni tipo. (A proposito, che fine ha fatto la rete di protezione?). Monetine, accendini, scarpe, ce n’era in abbondanza per aprire una bancarella dell’usato. Gli Stewart si limitavano ad osservare e a restituire gli oggetti tirati ai proprietari.
Poco prima del fischio di chiusura dal vomitorio alla nostra sinistra sono comparsi sugli spalti degli agenti di polizia in assetto antisommossa bardati di casco scudo e manganello che hanno spaventato a morte il malcapitato Antonino, un anziano tifoso del Sorrento che per meglio godersi la partita si era seduto in un angolino all’ombra trovandosi all’improvviso circondato dagli agenti.
Due di questi sono venuti in mezzo ai tifosi rossoneri chiedendo ad un ragazzo questi di seguirli. Poi si è saputo che lo avevano arrestato accusandolo di aver tirato degli oggetti contro i tifosi scaligeri.
L’uscita dal campo è avventa in un clima di tensione crescente. Ci trovavamo circondati dai poliziotti e temevamo che potessero caricarci da un momento all’altro senza sapere il perché di questo loro atteggiamento ne in quale direzioni volessero mandarci. Fortunatamente grazie anche all’intervento di un’avvocatessa sorrentina siamo riusciti a stabilire un dialogo con gli agenti aiutandoli poi a dirigere il gruppo dei tifosi rossoneri dove volevano loro.
Alla fine tutto è andato bene e abbiamo potuto risalire sui bus e avviarci verso casa. Siamo però convinti che la situazione poteva essere gestita in modo più signorile. Il nostro gruppo era composto anche da anziani donne e bambini. Come poi abbiamo dimostrato se volevano la nostra collaborazione bastava chiederla. Sentirci trattati come un branco di bestiame ci ha offeso profondamente.
Semmai certi trattamenti dovrebbero essere riservati al branco di trogloditi che era alla nostra sinistra e che minaccia di abbattersi sul campo Italia la prossima domenica turbando la quiete della penisola sorrentina.
Si spera che la prefettura di Napoli possa istituire un filtro adeguato lontano da Sorrento evitando l’ingresso in costiera ai malintenzionati in modo da permettere a tutti gli altri di godere di una sana giornata di sport.

Ecco alcune foto che ben descrivono la differenza fra tifosi sorrentini e scaligeri. Gli elementi in mutande delle ultime due foto, che come si può ben vedere continuano ad insultare i sorrentini sotto gli sguardi distratti degli stewart sono gli stessi che nel finale di gara hanno lanciato oggetti  verso il nostro gruppo. 

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Ferrari punisce il Sorrento

Hellas Verona-Sorrento 2-0

Hellas Verona: Rafael; Cangi, Ceccarelli, Maietta, Scaglia; Martina Rini (82' Garzon), Esposito, Hallfredsson; Mancini (52' Berrettoni), Ferrari, Le Noci (65' Selva). A disposizione: Nicolas, Abbate, Anderson, Russo. Allenatore: Andrea Mandorlini
Sorrento: Rossi; Vanin, Lo Monaco, Terra (78' Di Nunzio), De Giosa; Erpen, Togni, Nicodemo, Manco; Pignalosa (72' Bonvissuto), Carlini (91' Corsetti). A disposizione: Mancinelli, Angeli, Camorani, Armellino. Allenatore: Gianni Simonelli
Arbitro: Maurizio Mariani (Sez. arbitrale di Aprilia)
Marcatori: 75' Ferrari, 88' rig. Ferrari
Ammoniti: Esposito, De Giosa, Maietta, Ceccarelli, Di Nunzio.

Il primo atto della semifinale playoff tra Verona e Sorrento si è concluso con la vittoria della squadra veneta per due reti a zero. Il risultato lascia l’amaro in bocca al Sorrento che soprattutto nel primo tempo non ha affatto demeritato.
La gara si è giocata di fronte a circa quindicimila spettatori, trecento dei quali arrivati dalla penisola sorrentina e da diverse città del nord Italia per sostenere il Sorrento. Il colpo d’occhio era fantastico e chi lo ha vissuto da vicino lo ricorderà per sempre. Il Sorrento è sceso in campo senza alcun timore reverenziale pronto a rispondere colpo su colpo alle iniziative dei veneti invero alquanto sterili. La prima palla gol del match è per i rossoneri che cercano di sfondare frontalmente con Carlini che calcia in porta dal limite dell’area, il pallone finisce addosso Pignalosa trasformandosi in un assist per lo stesso giocatore che viene a trovarsi a tu per tu con Rafael ma non riesce a trovare lo spiraglio per metterla dentro.
Nei minuti successivi Il Verona ha continuato a mantenere una certa supremazia territoriale senza tuttavia impensierire Rossi. Le conclusioni dei veneti finivano sempre fuori bersaglio. La più pericolosa era costituita da un colpo di testa di Ferrari su cross di Scaglia che passava venti centimetri sopra la traversa di Rossi.
Sul capovolgimento di fronte il colpo di testa di Pignalosa su traversone dalla destra di Manco, era più preciso ma era respinto da Rafael con un prodigioso colpo di reni. Sull’azione successiva Erpen faceva ammattire Cangi e poi concludeva con un tiro maligno sul primo palo bloccato da Rafael.
Questo è il momento migliore dei rossoneri che ottengono pure una punizione limite che fa zittire i quindicimila veronesi sugli spalti. Il tiro di Togni termina fuori di un metro. Il primo tempo si chiude con Martina Rini che ruba palla al limite, triangolazione con Ferrari, tiro da posizione molto defilata respinto da Rossi.
Nella ripresa il Sorrento non è più riuscito a rendersi pericoloso e il Verona ha preso coraggio. Le uniche occasioni degne di nota erano quelle di un tiro fuori bersaglio di Hallfredsson che rischiava di trasformarsi in un pericoloso assist ed era messo in angolo da un intervento in scivolata di De Giosa, e successivamente un tiro dello stesso Hallfredsson respinto in angolo da Rossi.
Dopo che il Verona ha mandato in campo Berrettoni e Selva al posto di Mancini e Le Noci alla mezzora Simonelli sostituisce Pignalosa con Bonvissuto.
Il vantaggio scaligero scaturisce da un contrasto a centrocampo tra Nicodemo e Maritna Rini. Il fallo è del veneto ma l’arbitro assegna la punizione al Verona. Esposito appoggia a sinistra per Scaglia che mette in area. Il cross è fuori misura ma Ceccarelli lo rimette al centro in acrobazia, e Ferrari batte tutti sul tempo e fa l'1-0 che porta avanti i gialloblù.
Il Sorrento ha una reazione rabbiosa, De Giosa ci prova su punizione ma Rafael blocca ancora. Simonelli toglie Terra alle prese con i crampi e manda in campo Di Nunzio. Bonvissuto conquista un altro calcio di punizione dai venti metri ma il tiro di Togni finisce alto sulla traversa.
All’88 mentre Vanin che era fuori per farsi curare deve ritornare precipitosamente in campo per chiudere su Ferrari libero da marcatura, Rossi respinge un cross dalla destra di Berrettoni: la palla finisce a Selva che calcia in porta. Di Nunzio cerca di fare scudo con il corpo ma mentre si volta per offrire la schiena al tiro il pallone gli sbatte sulla parte alta del braccio. Mariani concede un calcio di rigore inesistente che Ferrari trasforma.
Il Sorrento reagisce con ancora maggior rabbia ma l’ennesima punizione dal limite di De Giosa finisce nuovamente tra le mani di Rafael. Al terzo di recupero Selva sfiora la terza rete.
Alla fine per quello che si è visto in campo il risultato premia eccessivamente il Verona. Gli scaligeri nel complesso hanno meritato più del Sorrento ma entrambe le reti sono scaturite da due errori arbitrali. A posizioni invertite quel calcio di rigore non sarebbe mai stato concesso. Paghiamo quindi anche il fatto di essere la piccola Sorrento contro la grande Verona.
Adesso in settimana ci sarà da curarsi le ferite, rimboccarsi le maniche e pensare al match di ritorno di domenica prossima al campo Italia quando ci saranno da recuperare i due gol subiti ieri.


IL CUORE ROSSONERO BATTE ANCORA, LA NOSTRA LOTTA COMINCIA ORA. 

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Verona verso il tridente

sabato 28 maggio 2011 0 commenti

Per la gara d'andata della semifinale play-off contro il Sorrento che si giocherà domani pomeriggio al Bentegodi, Mandorlini ha convocato venti giocatori. Due portieri, sette difensori, sette centrocampisti e quattro attaccanti. Nella lista presenti anche Paghera e Russo che erano in dubbio.

Questi i 20 convocati. Portieri: Nicolas, Rafael; Difensori: Abbate, Anderson, Cangi, Ceccarelli, Maietta, Scaglia, Vergini; Centrocampisti: Esposito, Garzon, Hallfredsson, Mancini, Martina Rini, Paghera, Russo; Attaccanti: Berrettoni, Ferrari, Le Noci, Selva.

Con Pichlmann squalificato e Tiboni out si prospetta un ritorno al tridente. Rafael difenderà la porta, in difesa ci saranno Cangi a destra e Scaglia a sinistra con Ceccarelli e Maietta centrali. Esposito in cabina di regia supportato da Russo e Hallfredsson, in avanti Le Noci e Berrettoni sugli esterni con Ferrari punto di riferimento centrale. In panchina dovrebbero esserci: Nicolas, Abbate, Anderson, Mancini, Garzon, Martina Rini, Selva.

Questa in sintesi la formazione dell’hellas Verona (4-3-3): Rafael; Cangi, Ceccarelli, Maietta, Scaglia; Russo, Esposito, Hallfredsson; Le Noci, Ferrari, Berrettoni.

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Sorrento senza sorprese

Per la semifinale playoff con il Verona Simonelli ha intenzione di riproporre gli stessi schemi e gli stessi uomini delle ultime partite di campionato. Il mister rossonero non ha voluto anticipare la formazione ma durante la conferenza stampa tenuta prima della partenza per il Veneto ha ripetuto nuovamente il concetto espresso in altre occasioni: “per fare bene, dobbiamo essere quelli siamo”.
Traduzione: il Sorrento andrà in campo con il consueto 4-4-2 facendo affidamento sugli uomini che lo hanno condotto al secondo posto della regular season.
In settimana la squadra ha sperimentato anche altri moduli, per non farsi trovare impreparata in caso di necessità, però la squadra rossonera è stata costruita per imporre il proprio gioco e non per subire quello degli avversari e sebbene il regolamento ci assegni un indubbio vantaggio, permettendoci di approdare al turno successivo anche con due pareggi, andremo a giocarci la partita a viso aperto.
In porta ci sarà il riconfermatissimo Rossi con Mancinelli come secondo. La difesa a quattro sarà composta da Vanin a destra, Terra e Lo Monaco centrali, De Giosa a sinistra. La coppia centrale di centrocampo sarà composta da capitan Nicodemo e dal brasiliano Togni. Sulla fascia destra ci sarà l’argentino Erpen. L’unico possibile ballottaggio circa la formazione è quello per la posizione di esterno sinistro dove c’è da scegliere tra Manco e Corsetti con il primo leggermente in vantaggio sul secondo. La coppia di punte sarà costituita da Carlini e Pignalosa.
Per la panchina Simonelli avrà molte possibilità a disposizione, quasi un’intera squadra. Di Nunzio, Camorani, Sabato, Angeli, Armellino, il già ricordato Corsetti, Esposito, Niang e Bonvissuto. La scelta su chi mandare in panchina e chi in tribuna verrà fatta solo domani mattina.

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Simonelli la forza della serenità

venerdì 27 maggio 2011 0 commenti

Questa mattina il Sorrento è sceso in campo di buon mattino per sostenere l’ultimo allenamento casalingo prima della partenza per Verona. La squadra è apparsa carica, rilassata e di buon umore pronta a giocarsi la promozione in B in una manciata di partite, senza alcun timore reverenziale e senza nessuna mania di grandezza.
Subito dopo i rossoneri hanno raggiunto Napoli in aliscafo e dopo il trasferimento a Capodichino si sono imbarcati sul volo per Verona. L’arrivo nell’hotel scelto per il ritiro è avvenuto nel tardo pomeriggio di oggi. In serata poi è arrivato il furgone con l’equipaggiamento di gioco e il resto dei bagagli.
Prima di partire insieme alla squadra mister Simonelli si è intrattenuto brevemente con la stampa confermando che il gruppo affronterà l’impegno di Verona con serenità nonostante l’assenza di Paulinho.
“Il Verona è un’ottima squadra ma anche il Sorrento quando è tranquillo e umile sa essere un’ottima squadra per cui mi auguro di poter essere noi stessi, nel bene e nel male.”

La registrazione integrale delle dichiarazioni rilasciate da Simonelli può essere ascoltata cliccando sul triangolino a sinistra della barra del player audio sottostante.

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Qui Verona: Pericolo scampato

Il Verona e Mandorlini hanno una paura tremenda di Paulinho. Si dice che il tecnico scaligero nottetempo sia stato assalito più volte dall’incubo delle due reti rifilategli dal brasiliano al campo Italia la domenica delle palme. Lo stesso Mandorlini nelle ultime settimana ha seguito con grande attenzione l’evolversi delle condizioni di salute dell’asso brasiliano, con la paura di ritrovarselo di fronte nei playoff. La paura è aumentata ad inizio settimana quando si è saputo che la radiografia a cui si era sottoposto Paulinho aveva dato esito soddisfacente. Immaginiamo quindi il sospiro di sollievo e i balzi di gioia del tecnico scaligero quando ha appreso che Paulinho era partito per il Brasile. Per rendersene conto basta leggere l’articolo a firma Simone Antolini pubblicato questa mattina dall’Arena, che riportiamo di seguito.

Paulinho in Brasile E lo «spauracchio» prende il volo

Forfait Sicuro. L'attaccante se ne va: non giocherò contro il Verona
«Non sento più dolore al braccio ma non sono pronto Ora torno a casa, diventerò papà per la prima volta e voglio stare vicino alla famiglia. Niente Bentegodi»

Lo spauracchio è volato via. Lontano. Paulinho non affronterà il Verona. In questi giorni deve pensare ad altro. L'attaccante del Sorrento sta per diventare papà, ha scelto di tornare in Brasile. Lontano da Verona, lontano dal Bentegodi. Un destino crudele lo ha tolto di mezzo nel momento più importante della stagione del Sorrento. I rossoneri cercavano l'aggancio ancora possibile al Gubbio. Ma hanno dovuto fare a meno del loro giocatore migliore. Del resto, ne sa qualcosa proprio il Verona, battuto allo stadio «Italia» da due giocate dell'attaccante sudamericano. L'infortunio all'omero non è più motivo di tormento ma il centravanti brasiliano non è ancora pronto. Non scenderà in campo con l'Hellas nella semifinale play off. E al massimo, questo lo conferma lui, sarà spettatore nella gara di ritorno. Rischiare un suo inserimento anticipato potrebbe essere, infatti, controproducente. Per lui, per il Sorrento, per la sua carriera. E anche per il Livorno che detiene il cartellino del ragazzo.
Ci sarà al Bentegodi?
«Assolutamente no. Vado in Brasile. Sto per diventare padre per la prima volta. Tornerò a fine mese. Quando tutto sarà concluso».
Ma Paulinho come sta?
«Bene, meglio. La risonanza ha dato indicazioni positive. Ma non sono ancora pronto per rientrare in campo».
Neanche al ritorno?
«Al massimo vado in tribuna a fare il tifo».
Vale la pena ripetere ancora la domanda: è sicuro di saltare la doppia sfida con il Verona?
«Penso che andrà proprio così. Semmai potrei tornare in ballo per la finale. Ma quella è una valutazione che faremo al momento più opportuno».
Paulinho, dicono che senza di lei il Sorrento perde tanto…
«E io mi perdo loro. Stare fuori proprio adesso è bruttissimo. Ho segnato tanto, certo. Ma adesso arrivano le partite che contano, quelle in cui vuoi essere in campo ad ogni costo. E io mi sono infortunato proprio nel momento peggiore della stagione quando la squadra lotta per la B».
L'impressione è che comunque vada a finire lei si è già guadagnato la promozione.
«Ottenerla sul campo con il Sorrento sarebbe stato ancora più bello. Ma la mia stagione resta comunque molto positiva».
Il Verona?
«Merita tutto il nostro rispetto».
Qui si dice la stessa cosa del Sorrento…
«Ripeto, il Verona è un'ottima squadra. Se è arrivata fino in fondo ci sarà pure un motivo. E a me a Sorrento hanno fatto proprio una bella impressione».
Nel doppio confronto, però, non avete mai perso…
«I playoff sono pericolosi. Il Verona è pericoloso. Mi ricordo la partita del ritorno. Abbiamo vinto noi, certo. Ma è stata molto complicata».
È rimasto impressionato da qualcuno in particolare?
«Hallfredsson. Grande corsa, grande temperamento. Ma nel complesso mi pare che tutta la squadra disponga di buone qualità».
Non ci sarà, allora, al Bentegodi. Come immagina la partita?
«Di sicuro ci sarà un pubblico esagerato. Verona dispone di una tifoseria incredibile. Noi, però, siamo una squadra molto orgogliosa. Penso che sarà un confronto molto bello. E proprio per questo mi sarebbe piaciuto essere in campo».

Articolo firmato Simone Antolini www.larena.it

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Il Verona si allena al Bentegodi

giovedì 26 maggio 2011 0 commenti

Mandorlini ha deciso: domani il Verona si allenerà a porte chiuse al Bentegodi. Un ritorno che riavvicina l'Hellas alla città alla vigilia della gara con il Sorrento.
Chiaro l'intento del tecnico. Far provare ai gialloblù le "misure" del Bentegodi che domenica dovrà diventare un catino infernale a favore dei gialloblù.
Continua ad aumentare intanto la quota biglietti che si avvicina ormai alle 13 mila unità. Dopo la Curva Sud è andata esaurita anche la Tribuna Superiore Ovest. La società ricorda che è attiva la prevendita in tutta Italia presso il circuito Ticket One. Nel giorno della gara aperto l'Hellas Verona Ticket Point (parcheggio A), dove è inoltre possibile ritirare fino ad un'ora dopo il fischio finale le ricevute della tessera del tifoso.
Molto probabilmente domenica verrà superata la barriera dei 15 mila spettatori.

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