La gara tanto attesa dalle ruote veloci del gruppo a San Felice a Cancello si risolve con un buco nell'acqua. Partiti puntualmente alle 9 dal centro del paesino casertano, i corridori dopo alcune tornate,per la precisione 7 sulle 11 previste, hanno deciso consensualmente di fermare la propria corsa.

Durante i primi giri i migliori eseguivano una serie di scatti e contro scatti per cercare di avvantaggiarsi, sfruttando come trampolino di lancio la salitella, di un km e mezzo posta a metà percorso che costituiva la parte più ostica del percorso. Il gruppo dopo i primi 3 giri si spezzava in 3 tronconi, con tutti i favoriti della vigilia tra cui Santoro del Velosport, Marotti e Valletta dell'Eurorida, a battagliavano nel primo.

Purtroppo però gli organizzatori non avevano tenuto conto del traffico cittadino. Ad un certo punto infatti gli addetti alla sicurezza, venivano meno al loro compito e non riuscivano ad impedire l’entrata sul circuito di numerose auto che mettevano seriamente a rischio l’incolumità degli atleti. Gli stessi atleti resisi conto della pericolosità della cosa decidevano di comune accordo di fermare la gara e tornavano alle ammiraglie mostrando il proprio disappunto verso l’organizzazione.

Va detto subito che la responsabilità principale per l’accaduto va addossata all’ente pubblico che ha rilasciato il permesso alla disputa della gara senza accertarsi che gli organizzatori fossero in grado di gestire la cosa per conto loro facendo successivamente mancare la dovuta sorveglianza sull’evento. (Raffaele Cinque)