Ruotolo se la cava con una
ammonizione
Come previsto, l’incontro tra Taranto
e Sorrento ha riservato parecchio lavoro al giudice sportivo della lega Pro,
notaio Pasquale Marino.
Andiamo con ordine e iniziamo
dalle due società
Il Taranto ha ricevuto una
sanzione di 3mila e 500 euro “perché propri sostenitori introducevano e
accendevano nel proprio settore alcuni fumogeni e facevano esplodere nel
recinto di gioco numerosi petardi prima e durante la gara, senza conseguenze;
gli stessi intonavano cori offensivi verso l'istituzione calcistica; per
mancanza di acqua calda alle docce dello spogliatoio della squadra ospitata”.
Multa di 2mila euro, al Sorrento,
“perché propri sostenitori in campo avverso durante il minuto di raccoglimento
in memoria dell'ex Presidente della Repubblica intonavano cori offensivi verso
lo stesso; perché propri tesserati danneggiavano le strutture dello spogliatoio
loro riservato (obbligo risarcimento danni se richiesti)”.
I due allenatori Davide Dionigi e
Gennaro Ruotolo, entrambi espulsi nell’intervallo a seguito dell’alterco che li
ha visti protagonisti all’uscita dal campo, se la sono cavata con una semplice
ammonizione.
Ad avere la peggio è stato il
povero Rafael Bondi che nel parapiglia susseguente al gol prima annullato e poi
concesso al Taranto rimane in posizione defilata e appare chiaramente
sconcertato nel vedersi mostrare il cartellino rosso. Lo scambio di persona è
più che certo. Ma evidentemente il giudice sportivo non ha voluto sentir
ragioni egli ha affibbiato due turni di squalifica “per comportamento
irriguardoso e minaccioso verso l'arbitro ed un suo assistente”.
Per completare un turno di
squalifica anche a Francesco Di Nunzio “per aver commesso fallo su un
avversario lanciato a rete senza ostacolo” e Massimiliano Carlini “per
recidività in ammonizione (IV infr)”.

Nessun commento:
Posta un commento