11 settembre 2001 per non dimenticare

domenica 11 settembre 2011 0 commenti


Le vittime degli attentati furono 2974, esclusi i diciannove dirottatori: 246 su quattro aeroplani (88 sul volo American Airlines 11, 59 sul volo United Airlines 175, 59 sull'American Airlines 77 e 40 sul volo United 93; non ci fu alcun superstite), 2603 a New York e 125 al Pentagono. Altre 24 persone sono ancora elencate tra i dispersi. Tutte le vittime erano civili a parte 55 militari uccisi al Pentagono. Furono più di 90 i paesi che persero cittadini negli attacchi al World Trade Center. Il NIST ha stimato che circa 17.400 civili erano presenti nel complesso del World Trade Center al momento degli attacchi, mentre i dati sui turisti elaborati dalla Port Authority of New York and New Jersey (l'"Autorità portuale di New York e del New Jersey") suggeriscono una presenza media di 14.154 persone sulle Torri Gemelle alle 8:45 del mattino. La gran parte delle persone al di sotto delle zone di impatto evacuarono in sicurezza gli edifici, come pure 18 persone che si trovavano nella zona di impatto della torre meridionale; Al contrario, 1366 delle vittime si trovavano nella zona di impatto o nei piani superiori della torre settentrionale; secondo il Rapporto della Commissione, centinaia furono le vittime causate dall'impatto, mentre le restanti rimasero intrappolate e morirono a seguito del collasso della torre. Quasi 600 persone furono invece uccise dall'impatto o morirono intrappolate ai piani superiori nella torre meridionale. Almeno 200 persone saltarono dalle torri in fiamme e morirono, come raffigurato nella emblematica foto The Falling Man ("L'uomo che cade"), precipitando su strade e tetti degli edifici vicini a centinaia di metri più in basso. Alcune persone che si trovavano nelle torri al di sopra dei punti di impatto salirono fino ai tetti degli edifici sperando di essere salvati dagli elicotteri, ma le porte di accesso ai tetti erano chiuse; inoltre, non vi era alcun piano di salvataggio con elicotteri e, quella mattina dell'11 settembre, il fumo denso e l'elevato calore degli incendi avrebbe impedito agli elicotteri di effettuare manovre di soccorso. Le vittime tra i soccorritori furono 411. Il New York City Fire Department (i vigili del fuoco di New York) perse 341 vigili del fuoco e 2 paramedici; il New York City Police Department (la polizia di New York) perse 23 agenti, il Port Authority Police Department (la polizia portuale) 37. I servizi di emergenza medica privata persero altri 8 tecnici e paramedici. La Cantor Fitzgerald L.P., una banca di investimenti i cui uffici si trovavano ai piani 101–105 del WTC 1, perse 658 impiegati, più di qualunque altra azienda. La Marsh Inc., i cui uffici si trovavano immediatamente sotto quelli della Cantor Fitzgerald ai piani 93–101 (dove avvenne l'impatto del volo 11), perse 295 impiegati, mentre 175 furono le vittime tra i dipendenti dellaAon Corporation. Dopo New York, lo stato che ebbe più vittime fu il New Jersey, con la città di Hoboken a registrare il maggior numero di morti. È stato possibile identificare i resti di sole 1600 delle vittime del World Trade Center; gli uffici medici raccolsero anche «circa 10.000 frammenti di ossa e tessuti non identificati, che non possono essere collegati alla lista dei decessi». Altri resti di ossa furono trovati ancora nel 2006, mentre gli operai approntavano il Deutsche Bank Building per la demolizione. La morte per malattie ai polmoni di alcune altre persone è stata fatta risalire alla respirazione delle polveri contenenti centinaia di composti tossici (quali amianto, mercurio, piombo, ecc.) causate dal collasso del World Trade Center. La gravità dell'inquinamento ambientale derivante da tali polveri - che investirono tutta la punta sud dell'isola di Manhattan - fu resa nota al grande pubblico solo a distanza di circa quattro anni dall'evento: sino ad allora le agenzie governative statunitensi avevano sottovalutato o nascosto il rischio ambientale, forse allo scopo di non causare ulteriore panico e di rendere più spediti i soccorsi, lo sgombero delle macerie, il ripristino delle normali attività della città così gravemente ferita.

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Calcio e solidarietà prima di Sorrento-Pavia

sabato 10 settembre 2011 0 commenti


Comunicato della Lega Pro

Domani,  prima della gara di campionato  fra il Sorrento ed il Pavia, alle ore 15 al Campo Italia di Sorrento, sarà esposto  uno striscione lungo 10 metri con la scritta "LIBERO GIANMARIA CESARO DALLE MANI DEI PIRATI". Saranno  i calciatori del Sorrento a portarlo  al loro ingresso in campo. L'iniziativa è stata ideata dai vertici del Sorrento Calcio ed ha avuto il sostegno della Lega Pro.                                                              
Il giovane marinaio di Piano di Sorrento è prigioniero dei pirati dall’8 febbraio scorso insieme agli altri 21 componenti dell’equipaggio della petroliera “Savina Caylyn” al largo della costa somala.
Attraverso lo sport, i club di Lega Pro lanciano un forte messaggio di solidarietà e vicinanza verso Gianmaria e gli altri marinai rapiti.

Firenze, 10 settembre 2011

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Sorrento, striscione per Gianmaria


Il Sorrento Calcio vicino a Gianmaria Cesaro, marinaio rapito dai pirati somali

Domani, domenica 11 settembre 2011, prima della gara di campionato fra il Sorrento ed il Pavia, ore 15 al Campo Italia di Sorrento, con l'autorizzazione del Presidente Mario Gambardella e del Presidente della Lega di Prima Divisione Mario Macalli, il Vice Presidente Gaetano Mastellone ha fatto realizzare uno striscione rosso nero lungo 10 metri con la scritta "LIBERO GIANMARIA CESARO DALLE MANI DEI PIRATI" che i calciatori del Sorrento porteranno al loro ingresso in campo. Il giovane marinaio di Piano di Sorrento è prigioniero dei pirati dall’8 febbraio scorso insieme agli altri 21 componenti dell’equipaggio della petroliera “Savina Caylyn” al largo della costa somala. Attraverso lo sport si desidera lanciare un forte messaggio di solidarietà e vicinanza verso Gianmaria e verso i marinai rapiti.

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Pavia in trincea contro il Sorrento


Fonte: Enrico Venni (La Provincia Pavese)

Il capitano Carotti: “Dovremo essere bravi a coprirci e ripartire sfruttando la velocità dei nostri attaccanti”.

Quella di domani per il Pavia sarà la prima di due trasferte difficili visto che domenica prossima gli azzurri di Domenicali saranno a Taranto.
Il Pavia è una squadra in crescita che cerca sempre di imporre il proprio gioco, ma i lombardi sanno bene che si troveranno di fronte una delle pretendenti alla promozione in B e come annunciato dal capitano Lorenzo Carotti in un intervista alla Provincia Pavese sono pronti ad innalzare una diga contro a un Sorrento che cercherà di imporre il proprio gioco. “La nostra caratteristica è quella di giocare ed impostare sempre, ma di fronte avremo una squadra che sul proprio campo cercherà di metterci subito in difficoltà. Dovremo essere bravi in copertura e sfruttare la velocità dei nostri attaccanti nelle ripartenze”.
“Il Sorrento è una squadra molto esperta oltre che con molti giocatori da categoria superiore – spiega Carotti. Per loro si tratta anche del debutto casalingo e non vorranno sbagliare. Si gioca poi su un campo piccolo che li favorisce perché ci sono abituati, ma ci stiamo preparando anche a questo”.
Se Carotti rappresenta l’esperienza di questo Pavia, il giovane Filippo Falco è la verve. Pugliese, l’ex Primavera del Lecce è abituato a giocare al Sud. “Sarà una partita durissima, ma noi andiamo a Sorrento per sfruttare le occasioni che ci potranno capitare o che ci andremo a creare – spiega Falco. Noi esterni offensivi dovremo farci trovare pronti alle ripartenze, anche se sappiamo bene che all’occorrenza si deve anche difendere”.
“Conosciamo le difficoltà che ci aspettano – conclude Falco – ma la nostra caratteristica è quella di provarci sempre e di giocarci il tutto per tutto ogni domenica. E a Sorrento sarà la stessa cosa”.

Il Pavia dopo aver svolto la rifinitura mattutina è partito per Sorrento nel primo pomeriggio. Perso come già anticipato martedì l’infortunato Galassi, mister Domenicali è riuscito a recuperare Fissore. Il centrale difensivo che nell’incontro con la Reggiana ha riportato la frattura composta del setto nasale giocherà con una maschera protettiva in carbonio. La formazione sarà per 10/11 identica a quella scesa in campo con la Reggiana. L’unica novità sarà rappresentata da Puccio che prenderà il posto dell’infortunato Galassi.
Mister Domenicali adotta lo stesso modulo (4-2-3-1) del collega Sarri. Questa la probabile formazione dei pavesi: Facchin; Gheller, Romeo, Fissore, Meregalli; Carotti, Puccio; Mezzacolli, Falco, D'errico; Rodriguez.


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Sorrento, squadra che vince non si cambia


Il Sorrento è pronto al debutto casalingo. Domani pomeriggio alle ore 15 i rossoneri di Sarri scenderanno sul sintetico dell’Italia per affrontare il Pavia e, quasi sicuramente la formazione iniziale sarà la stessa di Monza. Nei giorni scorsi su un altro sito ci si era chiesto: “squadra che vince non si cambia?” Adesso possiamo tranquillamente togliere il punto interrogativo dalla fine della frase. Con Romeo e Croce ancora appiedati dalle squalifiche, Basso e Scappini infortunati o reduci da infortuni, Galabinov e Tognozzi non ancora al livello dei compagni, l’undici visto all’opera al brianteo è quello che ha le maggiori probabilità di scendere in campo anche domani. Le uniche possibili alternative a centrocampo dove Armellino e in vantaggio su Tognozzi e per il ruolo di esterno destro alto dove Corsetti e in vantaggio su Greco che comunque in settimana ha raccolto l’apprezzamento di Sarri per il modo in cui si è adattato al nuovo ruolo.
Un impiego di Carlini nel ruolo di esterno non sembra ipotizzabile. Durante la settimana Max è stato sempre impiegato in posizione centrale. Appare quindi poco credibile che Sarri lo schieri all’ala senza aver fatto nessun esperiemento in merito.
Il Sorrento dovrebbe quindi schierersi secondo l’abituale 4-2-3-1 con Rossi; Vanin, Terra, Nocentini, Bonomi; Camillucci, Armellino; Corsetti, Carlini, Bondi; Ginestra.

I biglietti per la l’incontro sono acquistabili in prevendita nei seguenti punti abilitati:
Caffè San Vincenzo, via degli Aranci, Sorrento;
Bar La Scala, corso Italia, Piano di Sorrento;
Sede sociale Sorrento calcio srl, corso Italia 145 (2° piano), Sorrento (fino alle ore 13.00 del giorno della gara);
Agenzia assicurativa di Anna Balsamo, Viale Nizza, 42, Sorrento (fino all'inizio della gara);
La prevendita sarà prolungata anche per l'intera giornata di domenica fino all'inizio della gara.

L’incontro sarà diretto dal signor Federico La Penna della sezione di Roma 1. Gli assistenti saranno Matteo Bottegoni di Terni e Giovanni Garito di Aprilia.


Leggi anche: Pavia in trincea contro il Sorrento

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Sarri: Attenti al caldo e al Pavia

Dopo il brillante successo con il Monza il Sorrento è pronto per affrontare la prima partita interna del campionato ospitando il Pavia domani pomeriggio al campo Italia, inizio ore 15.
Che partita sarà? Secondo il tecnico rossonero Maurizio Sarri sarà una partita difficile: “Domenica ci sarà parecchio da soffrire, da entrambe le parti a causa delle alte temperature. Far giocare partite di campionato alle tre del pomeriggio in questa stagione (che poi sono le 14 solari ndr) non va bene. Domenica scorsa siamo stati graziati dalla pioggia, ma per l’incontro con il Pavia farà sicuramente molto caldo e non mi aspetto un grande spettacolo. Credo che in futuro, la Lega dovrebbe divedere gli orari per tutelare tutti”.
In questo momento della stagione il Pavia è un avversario scomodo che avrei preferito incontrare più avanti nella stagione. Al momento la squadra di Domenicali gode di uno stato di forma migliore del nostro. Giocano con lo stesso modulo del Sorrento ed hanno due esterni giovani e veloci dotati di buona tecnica abili nel saltare l’uomo. Che potrebbero rivelarsi estremamente pericolosi. Dai miei uomini voglio una gara molto attenta in fase difensiva. Dovremo essere sempre pronti al raddoppio e a limitare al massimo gli spazi fra i reparti”.
“Naturalmente anche loro dovranno preoccuparsi dei nostri attaccanti”.
“Spero di poter recuperare completamente Scappini. Intanto sarà a disposizione anche Di Nunzio che ha scontato la squalifica. La formazione già l’ho decisa, ma non la dico per rispetto ai miei giocatori e perché potrei anche cambiarla all’ultimo momento”.

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Raddoppiano i posticipi della Lega Pro

venerdì 9 settembre 2011 0 commenti


La Lega Pro raddoppia. A partire dalla terza giornata (domenica 18 settembre) i posticipi televisivi della Lega Pro saranno due. Oltre al tradizionale appuntamento del lunedì sera alle 20.45 su RaiSport (l´ente di Stato per questa stagione ha acquistato un pacchetto di 50 partite), ce ne sarà un secondo sempre il lunedì ma alle ore 19 trasmesso in diretta da Sportitalia.
L’emittente televisiva del finanziere tunisino Tarak Ben Ammar ha infatti raggiunto un accordo con la Lega Pro: il manager di Sportitalia Bruno Bogarelli e il direttore generale della Lega Pro Francesco Ghirelli hanno concluso felicemente una trattativa che darà ancora più visibilità alla categoria.
Sportitalia infatti, oltre alla diretta della partita, produrrà trasmissioni tutte dedicate alla Lega Pro. 

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Juve Stabia-Sorrento: accolti gli atti dell’antimafia

Si chiarisce ulteriormente il vero motivo per il quale la Commissione Disciplinare della FIGC ha rinviato al 6 ottobre la discussione dopo i deferimenti per i presunti illeciti del Sorrento nelle partite con Taranto e Juve Stabia del 2008-09. 

Il procuratore federale Stefano Palazzi (nella foto a lato), prima del dibattimento, ha depositato gli atti con gli interrogatori di ex giocatori della Juve Stabia (Biancolino e Grieco), ascoltati a loro tempo dalla Direzione distrettuale antimafia, nei quali emergerebbero responsabilità ancora più gravi per alcuni tesserati.
Palazzi ha acquisito subito gli atti ma li ha presentati solo in fase dibattimentale e c’era il rischio che  la Commissione Disciplinare non li accettasse: così non è stato, i documenti sono stati recepiti e quindi è stato dato tempo alle difese per le opportune repliche (da qui il rinvio al 6).
L’inchiesta della Figc va a ruota di quella penale, avviata dalla Dda di Napoli. Le frodi sportive sarebbero collegate alle attività del clan D’Alessandro, egemone a Castellammare di Stabia.
Le indagini erano partite dopo un duplice omicidio: attraverso le intercettazioni oltre alle numerose ipotesi di reato come spaccio ed estorsioni, erano emerse anche altre attività legate al riciclaggio e alle scommesse. La camorra, secondo gli inquirenti, controllava 4 agenzie Intralot a Castellammare e cercava d’indirizzare alcune gare di Lega Pro.
Questo filone dell’indagine aveva portato all’arresto del calciatore Biancone che tramite il suo compagno Spadavecchia (indagato) avrebbe pianificato la sconfitta del Sorrento con la Juve Stabia (1-0) con gol scaturito proprio da papera di Spadavecchia.
Nelle intercettazioni precedenti alla gara, gli affiliati al clan si erano detti pronti a «punire» Biancone nel caso la combine (per la quale affermano di aver dato al giocatore 30 mila euro) non fosse andata a buon fine.
Tra i deferiti alla Disciplinare, oltre a Biancone e Spadavecchia, ci sono anche l’ex presidente Castellano del Sorrento e il manager Amodio della Juve Stabia (società deferita). Dagli interrogatori di Biancolino e Grieco si complicherebbe la posizione di Amodio e della Juve Stabia.

Fonte - Gazzetta dello sport

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