Sant’Agnello Promotion-Atletico Sorrento più che una partita di calcio un regolamento di conti

domenica 10 marzo 2019 Lascia un commento


Quello che è accaduto oggi pomeriggio al Campo dei Pini di Sant’Agnello dove era in programma il’incontro tra Sant’Agnello Promotion e Atletico Sorrento è veramente incredibile e scandaloso.
Arrivati al campo per assistere all’incontro abbiamo trovato il cancello di ingresso chiuso ed una cinquantina di persone al di fuori. Quando finalmente, a partita già iniziata, siamo riusciti a parlare con un addetto della società e ci siamo fatti riconoscere chiedendogli anche di poter parlare con il presidente ci è stato risposto che l’incontro era a porte chiuse e potevano entrare solo gli autorizzati. Nel frattempo giungevano altre persone. Ad un certo punto alcuni di questi, a fine gara saranno quasi una ventina, hanno scavalcato la recinzione e sono entrati nella struttura senza essere ricacciati. Qualcun altro è stato fatto entrare direttamente attraverso il cancello. Solo allora ci si è resi conto che il divieto di ingresso valeva solo per i sostenitori rossoneri e per i testimoni indesiderati, quale evidentemente è stato considerato il sottoscritto. 
Quando finalmente è stato aperto il cancello, la partita era a pochi minuti dalla conclusione ed il risultato già di 3-0 in favore dei padroni di casa per cui siamo riusciti a ricostruire quello che è accaduto in campo solo attraverso il racconto dei presenti. A sentire i padroni di casa un incontro nettamente dominato che riscattava il 3-0 subito all’andata. Gli ospiti lamentavano invece di averne subite di tutti i colori, prima durante e dopo l’incontro ed a testimonianza di ciò segnalavano che erano potuti andare via dalla struttura di Via dei pini solo dopo l’intervento di Polizia e Carabinieri.  Più che una partita di calcio un regolamento di conti vero e proprio. Difficile credere che tutto quello che ci è stato riportato sia veramente accaduto ma una minima lo è senza alcun dubbio perché abbiamo potuto sentirlo con le nostre orecchie mentre ci trovavamo a poca distanza dagli spogliatoi. Fatti che non hanno nulla a che vedere con il mondo dello sport e che vanno sicuramente censurati. 
Episodi che pensavamo non potessero verificarsi qui in penisola dove più o meno ci conosciamo tutti. Una faida che non ha nessun motivo di esistere e che non si capisce da cosa possa essere derivata in cui alla fine sono stati coinvolti pure gli ignari spettatori. 

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