Il Sorrento sconfitto a Perugia sprofonda all’ultimo posto
Perugia (4-3-3): Koprivec; Moscati, Russo, Massoni, Liviero; Dettori (92’ Garcia), Esposito, Nicco; Politano (84’ Rantier), Ciofani, Fabinho. A disposizione: Pinti, Lebran, Italiano, Clemente, Tozzi Borsoi. Allenatore: Camplone.
Sorrento (3-5-3): Rossi; Ciampi, Di Nunzio, Terminiello; Salvi, Beati (88’ Musetti), Arcuri (74’ Konan); Guitto (53’ Corsetti), Bonomi; Bernardo, Tortolano. A disposizone: Frasca, Fusar Bassini, Kostadinovic, Ferrara. Allenatore: Papagni.
Arbitro: Pezzuto di Lecce. Assistenti: Maspero di Como e Leali di Brescia.
Reti: 31’ Dettori (P), 76’ Salvi (S), 82’ Fabinho (P).
Ammoniti: Esposito, Nicco, Konan.
Giornata nera per il Sorrento che perde a Perugia pur non demeritando, e si ritrova da solo all’ultimo posto della classifica a meno tre da Carrarese e Barletta entrambe vittoriose, la prima in trasferta a Catanzaro (2-3), la seconda sul proprio campo contro il Prato (3-0). Adesso la corsa ai playout diventa molto difficile in quanto i punti da recuperare, per via del bilancio degli scontri diretti, che ci vedono sempre soccombenti sono addirittura quattro. Il proverbio però dice che finché c’è vita c’è speranza, e a noi non resta che attaccarci a questo. Lo sconforto che si respira tra i sostenitori rossoneri è testimoniato dalla circostanza che oggi al Curi l’unico sorrentino presente non veniva dalla penisola, ma era uno che abita a Perugia da quasi vent’anni. Se non era per lui i rossoneri sarebbero scesi in campo senza nessun tifoso al seguito. Cosa mai accaduta negli ultimi 20 anni.
È stato proprio questo tifoso a descriverci a grandi linee l’andamento dell’incontro. Papagni questa volta ha indovinato lo schieramento di partenza riuscendo a neutralizzare l’attacco del Perugia. Passato il primo quarto d’ora senza correre rischi eccessivi, il Sorrento ha provato ad imbastire qualche azione di alleggerimento. Su uno di questi tentativi poco mancava che i rossoneri passassero in vantaggio. A far tremare il Curi una doppia conclusione di Guitto. Il primo tiro è intercettato sulla linea da Moscati, riprende lo stesso Guitto che sfiora il palo a portiere battuto.
Il gol del vantaggio umbro arriva al 32’. Qualcuno dei rossoneri si dimentica di Dettori concedendogli di addomesticare il pallone in tutta tranquillità ai 30 metri da Rossi e di battere a rete indisturbato cogliendo il set alla sinistra di Gegè.
Il Sorrento, contrariamente a quanto successo in altre occasioni, una volta subito il gol, ha avuto il merito di non abbattersi, ed ha provato a reagire mettendo sotto il Perugia. Papagni ha tolto Guitto dando fiducia a Corsetti. Si è così assistito ad una ripresa tutta di marca rossonera. Un Sorrento che per vedersi convalidare un gol ne ha dovuti segnare due. Prima del gol del pareggio messo a segno da Salvi, infatti il Sorrento ne aveva segnato un altro probabilmente da non annullare.
Acciuffato il pareggio, i rossoneri hanno creduto di poter addirittura vincere ed hanno continuato ad attaccare ma si sono lasciati nuovamente sorprendere dal Perugia che ha messo a segno il gol del 2-1 con il brasiliano Fabinho. Nel finale si è visto in campo un Sorrento che schierava quattro punte e mezza, Bernardo, Tortolano, Musetti, Corsetti e Konan contemporaneamente, ma non è servito.
L'incivile Verona vi saluta. Buona C2.