Articolo a firma Salvatore Dare pubblicato da Solosorrento.it il primo settembre 2011
Il presidente Mario Gambardella
ha fatto il suo. Ora la "palla" passa a squadra, tifosi e Cuomo
Il Sorrento è uscito tirato a
lucido da un’estate iniziata male, con i playoff per il salto in serie B persi
in malo modo nella doppia semifinale col Verona e l’immediato avvio di una
crisi dirigenziale che ha visto, inizialmente, il presidente Mario Gambardella
intenzionato a mollare tutto. Ma l’intervento dell’armatore Gianluigi Aponte –
patron sorrentino del main sponsor Msc - ha contribuito “moralmente ed
economicamente” (come ha chiarito la sera della presentazione proprio il
presidente), a rilanciare le ambizioni. Ora è tutto dimenticato, si guarda
avanti.
Dal mercato è uscita fuori una
squadra forte, competitiva, compatta. Che ha tanta voglia di dire la sua nel
campionato che sta per iniziare e per riuscirci deve centrare quell’obiettivo
della B l’anno scorso a tratti così vicino e poi sfumato sul filo di lana.
Acquisti di qualità, di spessore, che rendono la squadra guidata dal nuovo
allenatore, Maurizio Sarri, davvero una…corazzata. Insomma, la dirigenza ha
fatto appieno il suo dovere. Ora tocca a tutti, agli altri, fare il proprio.
Partendo innanzitutto dalla squadra e dall’allenatore, che hanno avuto massima
fiducia dalla proprietà ed ora ripartono col vento in poppa. Passando per i
tifosi, chiamati a stare vicino a questo Sorrento affamato di vittorie e successi,
a seguirlo con maggior seguito in casa e fuori, accendendo la passione. E
soprattutto dimostrando il proprio calore quotidianamente. Aver sottoscritto
solamente 120 abbonamenti, finora, sembra davvero un autogol. Una squadra così
e una dirigenza così meritano molto di più.
Senza dimenticare che il suo lo
deve fare ovviamente anche l’amministrazione comunale. Il sindaco Cuomo e i
membri della maggioranza, più volte nell’ultimo anno e mezzo, hanno annunciato
a destra e a manca il restyling capillare del campo Italia con un allargamento
della superficie di gioco. Ma non ci sono al momento progetti esecutivi e
l’avvio dei lavori per la prossima estate - così come annunciò Cuomo solo tre
mesi fa - non sembra un termine alla portata. Bisogna garantire un futuro al
calcio a Sorrento e, principalmente, assicurarlo a certi livelli. Qui il Comune
di Sorrento ha il dovere di mettersi in prima linea senza troppi giri di
parole. E’ così che si può sognare. E’ questo che la tifoseria chiede da tempo.
In bocca al lupo, Sorrento!
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