Papagni "A Prato giocheremo così" (Audio)

venerdì 8 febbraio 2013 0 commenti

Qui sotto la registrazione audio dell conferenza stampa del tecnico rossonero Aldo Papagni alla vigilia dell'incontro Prato-Sorrento.  

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Test in famiglia per il Sorrento

giovedì 7 febbraio 2013 0 commenti


Prosegue la preparazione del Sorrento in vista dell’incontro di domenica prossima con il Prato. Questo pomeriggio i ragazzi di Papagni hanno disputato una partita di allenamento con la formazione berretti allenata da Rosario Cerminara.
Privo degli acciaccati Balzano, Arcuri e Bernardo e del lungodegente Zantu che si sono allenati a parte, il mister rossonero ha impiegato tutti gli elementi a disposizione schierando due distinte formazioni per ciascuno dei due tempi di gioco.
Nel primo tempo si è visto all’opera quello che dovrebbe essere l’undici di partenza da opporre al Prato. Gegè Rossi è andato a difendere la porta della Berretti mentre l’undici titolare si è schierato secondo il 4-2-3-1 con Polizzi in porta, Kostadinovic, Nocentini, Di Nunzio e Fusar Bassini in difesa, Alessio Esposito e Beati in mediana, Musetti punta avanzata, con Guitto, Tortolano e Bonomi in appoggio.
La prima frazione si è chiusa con il risultato di 4-0 per la squadra di Papagni: Sono andati a rete tutti e quattro gli uomini del reparto avanzato. Ha aperto le segnature Musetti, a seguire Guitto, Tortolano e Bonomi.
Nel secondo tempo la porta della berretti è stata difesa da Frasca. Per la prima squadra sono scesi in campo Ciampi, Terminiello, Ansalone, Cavallaro, Salvi, Ferrara, Iuliano, Roberto Esposito, Konan e Corsetti.
Inutile dire che gli occhi degli astanti erano tutti puntati sull’attaccante ivoriano che però ha deluso le attese dimostrando di essere abbastanza indietro sul piano atletico, sbagliando anche diversi appoggi e fallendo una facile occasione darete su appoggio di Corsetti. Il Sorrento è comunque andato a rete altre tre volte con Cavallaro, Iuliano e Corsetti chiudendo l’incontro sul 7-0.

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Bucaro: “c’erano troppe lacune nella rosa”

Articolo scritto da Francesco Loiacono per Mondopallone.it


Giovanni Bucaro attende una nuova occasione per ripartire. Esonerato dal Sorrento poco più di due settimane fa, l’allenatore palermitano prova a spiegarci le cause dell’esperienza non esaltante sulla panchina campana. Non solo: si parla anche di Lega Pro in generale, dei giovani e del divorzio tra Zdenek Zeman (ex tecnico del Bucaro calciatore nel Foggia dei miracoli)  e la Roma.

Mister, cosa non ha funzionato a Sorrento?

C’erano della lacune strutturali nella rosa a mia disposizione che ci hanno molto penalizzati. Di conseguenza i punti facevano fatica ad arrivare e tutto diventava più difficile; la squadra, in ogni caso, è rimasta sempre a galla tranne la partita di Carrara, quella che ha sancito il mio esonero. Del resto la proprietà aveva optato per un ridimensionamento in estate.

Squadra troppo giovane forse?

Non è quella il problema. Io parlo proprio di alcuni ruoli in cui mancavano i calciatori, a prescindere dall’età. Vedo che adesso le mie direttive sono state tradotte in pratica nell’ultimo giorno di mercato con l’ingaggio di cinque elementi. Ora sì che il Sorrento se la può giocare con più possibilità.

Alcuni tifosi, però, hanno capito che lei ha svolto bene il suo lavoro e non era l’unico responsabile…

Non c’è mai un unico responsabile quando le cose non vanno. Allenatore, società e calciatori devono dividersi le colpe in ugual misura, perché non si può credere di sviluppare un determinato progetto tecnico senza le attrezzature necessarie…

Cambiamo argomento: differenze tra i due gironi di Prima Divisione?

Nel girone B c’è un equilibrio maggiore, soprattutto per quanto riguarda le primissime posizioni. Vero che il Latina ha cinque punti sulla seconda, ma per il resto è bagarre. Dall’altre parte, invece, la differenza tra le squadre di vertice e quelle di bassa classifica si nota maggiormente. Il Lecce è di una sola lunghezza sopra il Trapani, ma sono convinto che non avrà problemi a vincere il campionato.

Ottimo campionato del suo ex Avellino…

Sì, e non è una sorpresa. Hanno aggiunto dei calciatori importanti ad un’ossatura già valida, per cui meritano di stare lassù. L’entusiasmo e il calore della piazza, da qui alla fine, saranno decisivi.

Capitolo giovani: nella Primavera della Juventus ha allenato un Niccolò Giannetti che ricorda vagamente un certo Pippo Inzaghi…

Le caratteristiche sono quelle: davanti alla porta Niccolò non sbaglia perché la vede e la sente come pochi. Ha quell’istinto da grande centravanti che, con le dovute proporzioni, ricorda il miglior Inzaghi. Avrei voluto tanto portarlo a Sorrento quest’estate, ma l’inserimento di un club di Serie B come il Cittadella ha fatto giustamente cambiare idea al ragazzo.

Da Manuel Giandonato si aspettava invece qualcosina in più?

Dal punto di vista tecnico vale di più e sono certo che raggiungerà presto i livelli che gli competono. Ricordiamoci, però, che non ha mai trovato la giusta continuità per via degli infortuni e dei molti cambi di maglia.

Il suo Zeman esonerato dalla Roma: che idea si è fatto?

È molto semplice: quando scegli di affidare la squadra a Zeman, sai già che i risultati non arriveranno nel brevissimo periodo. Allora mi chiedo che senso abbiano avuto le varie decisioni dei dirigenti giallorossi, i quali lo hanno peraltro messo in difficoltà con le loro dichiarazioni. Penso che l’Italia non accorcerà mai il divario con l’estero se continuerà a contraddirsi e a trattare così gli allenatori. Il boemo, tra l’altro, non aveva neanche i calciatori giusti per il suo gioco.

Tipo?

L’esempio più lampante è Totti, che è stato il migliore della Roma fino a questo momento ma che non può fare l’esterno d’attacco in un tipico tridente zemaniano. Infatti si accentrava spesso e veniva a giocare tra le linee. Chiariamoci subito: il problema non è mai un fuoriclasse del genere, anzi, ma diciamo che nell’insieme non era la squadra ideale da affidare a Zeman. 

Quale giovane collega l’ha impressionata di più da settembre ad oggi?

Volendo restare in Lega Pro, dico senza dubbi Vecchi del Sudtirol. Mi colpì già nella passata stagione con la Spal e adesso sta confermando le sue qualità nel Sudtirol, una squadra piena di giovani che gioca un ottimo calcio e in cui si vede la mano dell’allenatore

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Presentazione Konan (audio e foto)

mercoledì 6 febbraio 2013 0 commenti

Questa mattina nella sala stampa del Campo Italia il Direttore Generale del Sorrento Diodato Scala e l'addetto stampa Pietro Romano hanno presentato agli organi di informazione l'ultimo acquisto della società rossonera, l'attaccante ivoriano di passaporto italiano Axel Konan. 

Qui sotto trovate la registrazione audio della presentazione

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Piano di Sorrento "A tutto Sport"

Al via la seconda edizione del laboratorio sportivo integrativo del Servizio Diurno per persone diversamente abili 

È giunto alla sua seconda edizione il laboratorio sportivo integrativo del Servizio Diurno per persone diversamente abili del Piano Sociale di Zona "A tutto Sport", che vede coinvolti in attività sportive dolci di mini-basket, calcetto e ginnastica i 14 ragazzi che frequentano il turno pomeridiano del Centro Diurno "Gli Aquiloni".
Il laboratorio si svolge tutti i venerdì presso la palestra della Scuola Media Statale "G. Amalfi" sita in Piano di Sorrento in via Carlo Amalfi, ed è stato reso possibile grazie ad ulteriori risorse fornite dal Comune di Piano di Sorrento, dall'Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Piano di Sorrento nella persona del Consigliere Delegato Daniele Acampora e alla disponibilità della Cooperativa "Oltre i Sogni".
"A tutto sport è un'opportunità. Ma non un'opportunità che il Comune offre a questi ragazzi di fare attività sportiva, ma un'opportunità che loro offrono a noi - sottolinea il Consigliere Acampora - "Attraverso lo sport, questi ragazzi "speciali" ci possono dimostrare ancora una volta, che i veri limiti sono negli occhi di chi guarda e, che se viene data loro la possibilità di mettersi in "gioco", di misurarsi con le loro capacità, le barriere - sopratutto quelle mentali- possono essere abbattute".
Intanto, grazie al finanziamento ottenuto per il progetto "Sportability", nei prossimi mesi, le Associazioni sportive della penisola di concerto con il Piano Sociale di Zona, potranno dare continuità alle varie iniziative programmate, estendendo la possibilità di praticare attività sportive, a tutti i ragazzi diversamente abili che intendono partecipare al progetto, dopo la presentazione della domanda.

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Prato-Sorrento ad Andrea Adduci di Paola

martedì 5 febbraio 2013 0 commenti

Sarà il signor Andrea Adduci della sezione di Paola, a dirigere l’incontro Prato-Sorrento, valido per la quinta giornata di ritorno del girone B della Prima Divisione, in programma domenica 10 febbraio 2013 (inizio ore 14,30) allo Stadio Comunale di Prato. Gli assistenti saranno Stefano Andreoli di Cesena e Agostino Maiorano di Rossano Calabro.

Andrea Adduci è nato a Belvedere Marittimo (Cosenza) il 17 maggio 1979 e di professione si occupa di intermediazione assicurativa. È alla quarta stagione in Can Pro dove ha esordito il 23 agosto 2009, arbitrando l’incontro della prima giornata del girone A della seconda divisione tra Igea Virtus e Barletta (0-0). L’esordio in Prima Divisione è avvenuto il 9 maggio del 2010, ultima giornata, in Potenza-Pescina (1-0).

In questa stagione ha già diretto 8 incontri, 6 di Prima Divisione (Barletta-Nocerina 0-0, Virtus Entella-Cremonese 0-0, Reggiana-Sudtirol 2-2, Feralpi-Portogruaro 2-2, Como-Virtus Entella 0-1 e Carrarese-Frosinone 0-1) e 2 di Seconda (Savona-Casale 5-2 e Forlì-Fano 2-1).

In totale, finora, ha diretto 54 incontri, 23 in Prima Divisione e 31 in Seconda. Le sue direzioni hanno fatto registrare 20 vittorie delle ospitanti (37,04%), 18 pareggi (33,33%) e 16 vittorie delle viaggianti (29,63%). 13 i rigori decretati (uno ogni 374 minuti) 16 gli espulsi (uno ogni 304 minuti).

L’arbitro calabrese è alla seconda direzione con il Sorrento. L’unico precedente risale all’8 gennaio 2012 Sorrento-Monza 2-0 (24' Di Nunzio, 55’ Ginestra).
Due i precedenti con i toscani: Poggibonsi-Prato (2-1) del 10 ottobre 2010 e Prato-Feralpi (2-3) del 4 aprile 2012.

Di seguito le designazioni per le altre partite della quinta giornata di ritorno del girone B della Prima Divisione:

Barletta-Avellino: Daniele Bindoni di Venezia (Santoro-Tudisco) sabato ore 16 - diretta Tv Sportitalia
Andria Bat-Catanzaro: Daniele Rasia di Bassano del Grappa (Barbetta-Rossini)
Benevento-Carrarese: Marco Mainardi di Bergamo (Garito-Menicacci)
Gubbio-Paganese: Mirko Oliveri di Palermo (Raspollini-Bernabei)
Latina-Viareggio: Stefano Casaluci di Lecce (Lotierzo-Muto)
Nocerina-Frosinone: Saverio Pelagatti di Arezzo (Favia-Sgheiz)
Pisa-Perugia: Daniele Minelli di Varese (Villa-Colì) lunedì ore 20.45 - diretta Tv Raisport

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Al via la preparazione all’incontro con il Prato

Oggi pomeriggio il Sorrento si è ritrovato al Campo Italia per riprendere gli allenamenti in preparazione in all’incontro di domenica prossima con il Prato. Dopo esser tornati brevemente ad analizzare la sconfitta di domenica scorsa con il Latina, mister Papagni e la squadra sono scesi sul terreno di gioco iniziando la fase di riscaldamento. Unico assente il difensore Dario Balzano, che tra l’altro non potrà prendere parta alla trasferta di Prato in quanto dovrà scontare un turno di squalifica per cumulo di ammonizioni.
Hanno ripreso ad allenarsi con il gruppo anche Nicola Beati e Dario Arcuri, che domenica scorsa non erano stati impiegati nell’incontro con il Latina per problemi fisici. Primo allenamento per l’ultimo arrivato, l’attaccante ivoriano Alex Konan. Prosegue il periodo di prova per Pagano e Cavallaro.
Arcuri, Bonomi, Tortolano, Bernardo e Zantu sono rientrati negli spogliatoi al temine della prima parte dell’allenamento. Il resto della squadra ha proseguito disputando una breve partitella su un rettangolo dalle dimensioni ridotte.
La settimana di allenamenti proseguirà domani con la consueta doppia seduta del mercoledì. 

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Alla scoperta di Konan

Da oggi pomeriggio il Sorrento ha attaccante in più, l’ivoriano di passaporto italiano Axel Cédric Haouliais Konan. Per saperne di più sul suo conto andiamo a rileggere una sua intervista-autobiografia pubblicata due anni fa dal sito ufficiale del Bellinzona.
Alex Konan nasce ad Abidjan, in Costa d’Avorio il 25 gennaio 1983. Come molti altri suoi connazionali, Axel è partito prestissimo dal suo paese, aveva appena 16 anni… “Fu nel corso di un torneo disputato in Ghana - con la formazione della scuola calcio della mia città, Abidjan - che ebbi i primi contatti con alcuni dirigenti italiani”, racconta il longilineo e affabile Konan… “Approdai a Lecce dove allora lavorava Pantaleo Corvino, attuale direttore sportivo della Fiorentina. Fui aggregato alla squadra Primavera del club giallorosso dove non feci molta fatica ad ambientarmi, anche perché trovai molti altri ragazzi con cui coltivare amicizie. Ricordo in particolare Vucinic - attuale bomber della Juventus, tra i migliori attaccanti oggi in circolazione, ndr - che già dimostrava un talento sopraffino”.
Proprio a Lecce, Axel Konan conobbe il prestigioso palcoscenico della serie A, a soli 17 anni esordì infatti contro la Juventus… “Fu mister Cavasin a promuovermi in prima squadra. Allora, i ragazzi che facevano bene con la Primavera avevano la possibilità di mettersi in mostra ai massimi livelli, in seguito non fu più così: in Italia è davvero difficile per un giovane ritagliarsi spazi importanti. Personalmente, ebbi l’occasione di sfruttare una particolare contingenza, ovvero la squalifica subita da Lucarelli. Archiviato il debutto, Cavasin continuò a manifestare piena fiducia nei miei confronti permettendomi di continuare ad allenarmi con la prima squadra. Fu a Venezia, durante una partita chiusa sull’1-1, che realizzai la mia prima rete. Dopo la retrocessione in B del Lecce e l’immediato ritorno in serie A, la panchina fu affidata a Delio Rossi: una bella parentesi, poiché con il tecnico emiliano fui spesso titolare in attacco al fianco dell’uruguaiano Ernesto Javier Chevanton”.
Nel 2006, a soli 23 anni, Konan lasciò momentaneamente la Puglia… “fui ceduto in prestito al Torino allora guidato da Zaccheroni. Non fu un’esperienza molto positiva. Iniziai la stagione da titolare, poi una sequela di infortuni più o meno gravi mi pregiudicò l’attività agonistica e al termine del campionato feci ritorno a Lecce dove rimasi altre due stagioni. Purtroppo giocai pochissimo in seguito a una diagnosi formulata con troppo ritardo, una fissura da stress alla tibia mal curata che mi impedì di guarire in tempi ragionevoli. Fu un periodo pieno di dubbi, non riuscivo a capacitarmi, a trovare una soluzione, a riacquistare la piena forma fisico-atletica; insomma, non ero sereno”.
Tornato a Lecce nel 2007, Konan ebbe alcuni problemi contrattuali… “I primi tempi non furono ideali”, osserva ancora l’attaccante granata che in maglia giallorossa collezionò 129 presenze realizzando 22 gol… “Mister Beretta non mi vedeva e, nonostante mi fossi preparato molto bene durante il ritiro, mi lasciò in disparte: pensavo, insomma, di essermi meritata maggiore considerazione. Quella che mi offrì viceversa Luigi De Canio, ingaggiato in corso di stagione al posto di Beretta. De Canio mi diede fiducia, credeva nei miei mezzi e io seppi ricambiarlo: la stima, in questi casi, è davvero fondamentale. Segnai anche contro la Juve”. Frequentazioni prestigiose e avversari di elevatissima caratura… “Maldini e Nesta su tutti, difensori straordinari”.
Chiusa la stagione 2008-2009 con il Lecce, Axel si trovò senza contratto e con qualche problema famigliare da risolvere… “Per questa ragione lasciai un po’ da parte il calcio. In questo periodo rifiutai diverse offerte per giocare sia in Italia, sia in Grecia. Volevo lasciare il Bel Paese e quindi accettai con grande piacere la proposta del Bellinzona”. Della capitale ticinese e del calcio svizzero, Konan conosceva poco o nulla ma grazie a un altro granata, Drissa Diarra (anch’egli con un passato leccese) la punta ivoriana usufruì di una prima infarinatura… “In Italia si lavora moltissimo sulla tattica, in modo quasi esasperato: ognuno sa esattamente come muoversi sul campo e come si muovono i compagni. In Svizzera ho costatato che si gioca un calcio piuttosto fisico, meno portato al rigido tatticismo, ma non per questo più facile che altrove. Mi sono trovato subito molto bene, sto cercando di raggiungere i miei massimi livelli e ritrovare le mie vere sensazioni. La concorrenza interna? Se è sana non mi spaventa e non può che giovare a tutto l’ambiente. Del resto mi so adattare: ho giocato in tutti i ruoli del reparto offensivo, in mezzo come sulle fasce. Mi reputo più una seconda punta ma, lo ripeto, sono pronto a interpretare il canovaccio che mi vorrà assegnare Mister Morinini, una persona tosta, che sa ciò che vuole e che sa trasmettere positività”.
Con la squadra svizzere, Konan segna 2 gol in 17 partite. A fine stagione in seguito alla retrocessione del club si svincola. Rimane inattivo per tutta la stagione 2011-2012.
Nell’estate scorsa riprende ad allenarsi svolgendo la preparazione con la Berretti del Lecce. Il 14 settembre 2012 ottiene la cittadinanza italiana, dinanzi al sindaco di Surbo, Daniele Capone. “È un giorno molto importante della mia vita – ha dichiarato al Nuovo Quotidiano di Puglia – sono orgoglioso di essere diventato cittadino italiano e vorrei condividere questa grande gioia con la mia famiglia, mia moglie e le mie due figlie, oltre alle persone che mi sono sempre state vicine”.
Ad ottobre sostiene un provino con il Pescara (serie A) ma non viene ingaggiato.

Qui sotto un filmato con alcune delle reti realizzate in carriera da Konan

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