lunedì 30 maggio 2011
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Farewell3 nei Comet, Earlybird negli Swan e Scugnizza in Orc Sono i vincitori delle tre classi in gara.
Sole e vento intorno ai 14 nodi hanno consentito ai partecipanti alla settima Rolex Capri Sailing Week di disputare ancora tre belle regate, nel campo posizionato davanti a Marina Grande. In queste ultime decisive prove le imbarcazioni in gara hanno fatto del loro meglio per conquistare il podio. Cosa che è riuscita a Farewell3 timonata da Giancarlo Simeoli tra i Comet, Earlybird di Henrik Brandis tra gli Swan 45 e a Scugnizza nella ORC division che, con Paolo Cian a bordo, ha concesso un solo primo posto a Twin Soul 5 nella penultima prova, e ha conquistato 6 primi su 7 regate.
Si chiude la settimana velica che, organizzata dallo Yacht Club Capri in collaborazione con Federazione Italiana Vela, Unione Vela Altura Italiana, International Maxi Yacht Association e Yacht Club Gaeta, ha portato nell'isola azzurra uno spettacolo unico radunando alcune delle più belle barche a vela del mondo.
"Quella della Rolex Volcano Race è certamente un'esperienza da ripetere" dice Raffaele Pagnozzi, segretario generale del Coni che ha partecipato a bordo di Skagerrak di Raffaele Ranucci "una regata bellissima su un percorso meraviglioso lungo le coste e le isole più belle di Italia, dove è stato bello navigare anche con poco vento".
Per Ettore Mattiello di Nautor's "essere a Capri con i nostri Swan 45 e regatare su questi campi di regata tecnicamente perfetti, accolti da un'ospitalità eccellente è per noi e i nostri armatori sempre un grande piacere".
Per Giancarlo Simeoli timoniere dell'Aeronautica Militare su Farewell3 "Capri è l'isola dove comunque si conclude la serie di regate confrontandosi con team di altissimo livello. Nella nostra classe non è stato facile conquistare il podio ma il lavoro fatto fino ad ora per creare un team vincente è frutto dell'armatore Alberto Franchella, lo sponsor Italcementi e l'Aeronautica Militare un esempio di successo tra pubblico e privato che ci permette di volare sull'acqua".
Dopo la serata alla Canzone del Mare e la premiazione di oggi, l'appuntamento con la Rolex Capri Sailing Week - Volcano Race è per il 2012.
Classifiche:
Rolex Volcano Race: 1. Alegre (GBR) Andres Soriano 2. Grande Orazio ( ITA) Massimiliano Florio 3. Edimetra VI ( Ernesto Gismondi)
Rolex Capri Sailing Week: Comet Division - 1. Farewell3 (Ita) Aeronautica Militare p.10; 2. Libertine (ITA) Marco Paolucci p. 16; 3. Athanor ( ITA) Y.C.Capri p. 18; Swan45 - 1. Earlybird (GER) Henrik Brandis p. 12 ; 2. Ulika ( ITA) Andrea Masi p.15; 3. Talj (ITA)Vittorio Ruggiero p. 17; ORC Division - 1. Scugnizza (ITA) Vincenzo De Blasio p. 8; 2. Twin Soul5 (ITA9 p. 14 ; 3. Vlag (ITA) Salvatore Casolaro p.20
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Corbisiero si aggiudica la Gran Fondo del Volturno
Si è svolta ieri la quarta edizione della Gran Fondo del Volturno di ciclismo. Ad aggiudicarsi la corsa l'irpino Antonio Corbisiero del team Rummo Giannini Diesse Busico che ha avuto la meglio allo sprint, mettendo in fila i compagni di fuga Armando Marzano, giunto secondo e già vincitore della prima edizione, e Carmine Galletta, secondo l’anno scorso.
Per Corbisiero è la prima affermazione nella Gran Fondo del Volturno dopo il secondo posto conquistato due anni fa alle spalle di Fabio Ciccarese. La gara, dopo il primo tratto a velocità controllata, ha preso il via con la salita che da Piedimonte Matese ha portato il gruppo a Miralago. A passare per primo sotto lo striscione del Gran premio della montagna è stato Carmine Galletta, seguito a ruota da un gruppetto formato da una ventina di corridori. Nello strappo successivo è stato Marzano a provare ad andar via, prendendo anche qualche secondo di vantaggio ma poi Galletta e Corbisiero sono stati bravi a rientrare. I tre quindi si sono giocati la vittoria. A tre chilometri dal traguardo Galletta e Marzano, consapevoli di essere sfavoriti allo sprint contro Corbisiero, hanno provato a togliersi dalla ruota il portacolori della Rummo-Giannini che è stato però bravo a rintuzzare tutti gli attacchi e ad imporsi sotto il traguardo di via Cesare Battisti a braccia alzate.
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Ammenda di 7.500 euro al Verona
In merito all’incontro Hellas Verona - Sorrento valido per la prima giornata dei playoff promozione della Prima Divisione il Giudice Sportivo della Lega Pro Not. Pasquale Marino, assistito dal Rappresentante dell'A.I.A. Sig. Roberto Calabassi, ha inflitto un ammenda di 7500 euro all’Hellas Verona perché propri sostenitori introducevano e accendevano nel proprio settore alcuni fumogeni e facevano esplodere un petardo, senza conseguenze; gli stessi durante la gara esponevano uno striscione (prontamente rimosso) ed intonavano più volte cori inneggianti alla discriminazione territoriale (recidiva).
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Cuomo: risultato condizionato dall'arbitro
Qui di seguito, l'intervista realizzata al sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, pubblicata sul settimanale www.agorainforma.it.
Demoralizzato? Macchè! Reduce dalla trasferta di Verona, il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, allontana lo spettro del pessimismo: «La sconfitta per 2 a 0? Ci rifaremo tra le mura amiche dello stadio Italia – sottolinea il primo cittadino -. I ragazzi sono intenzionati a dimostrare la loro superiorità tecnica...».
Sindaco, facciamo un passettino indietro: quali sensazioni ha provato al Bentegodi?
«E' stato entusiasmante: vedere il nostro Sorrento scendere in campo in quell'impianto, e in quell'eccezionale cornice di pubblico, è stata una soddisfazione, da tifoso e da sindaco. Peccato per il risultato finale, che non rispecchia i valori espressi realmente sul rettangolo di gioco».
Che Sorrento ha visto?
«Ho visto un Sorrento volitivo nella prima frazione di gioco, padrone del campo e poco fortunato in fase di finalizzazione. In quel frangente, abbiamo dimostrato un migliore tasso tecnico e una migliore organizzazione collettiva. Poi nella ripresa...».
Nella ripresa il patatrac.
«Beh... abbiamo pensato di poter amministrare il risultato di pareggio, ma il Verona e l'arbitro ci hanno puniti».
In effetti, un po' generoso il calcio di rigore.
«Il penalty assegnato agli scaligeri rientra nel novero delle invenzioni calcistiche. Ma non dimentichiamo che anche la prima rete è scaturita da un calcio piazzato regalato dal direttore di gara».
E ora riflettori puntati al return match.
«I ragazzi sono motivati a raddrizzare le sorti del doppio confronto. Ed io sono ottimista: alla lunga, la superiorità tecnica verrà fuori. Sarà una splendida giornata di festa e di sport...».
fonte Agorà della Penisola Sorrentina
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Fiocco azzurro per Paulinho
È nato il primogenito Jann Mattheus
Ieri pomeriggio a Florianópoils nello stato brasiliano di Santa Caterina è nato Jann Mattheus, il primogenito di Paulinho e della moglie Maynara, un pargoletto di 3,7 kg .
Penisola Sport porge a Paulinho e Maynara i migliori auguri per il lieto evento.
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VERONA - SORRENTO 2 - 0 (highlights)
Pubblichiamo a beneficio del "verbo della verità" il video della partita dove nel primo tempo si è visto un Sorrento champagne che ha avuto diverse occasioni per andare in vantaggio, più del Verona. Nel secondo tempo il Verona cambia gli uomini giusti, fa pressing e trova il primo goal con il proprio centravanti. Era un risultato che alla fine ci poteva anche stare! Poi alla fine della partita la beffa per il Sorrento con un calcio di rigore, che ha sorpreso anche gli stessi calciatori del Verona! Dal video risulta evidente che, a seguito di un forte tiro in area, un difensore del Sorrento nel girarsi piegato per difendersi dal pallone (con le braccia attaccate al corpo!) che gli arrivava addosso veniva da esso colpito nella parte superiore della gamba: Risultato? L'arbitro, in una gara così delicata ed importante, invece "vedeva" la palla toccata con il braccio ed assegnava il calcio di rigore a pochi minuti dalla fine della gara, si ripete in una gara importante! Ognuno potrà vedere dal video come effettivamente è andata l'azione. Ora il Sorrento calcio aspetta la gara di ritorno del 5 giugno 2011 che sarà una gara delicata dove questo risultato (bugiardo) è sicuramente ribaltabile in quanto i nostri rossoneri hanno tutte le capacità, già ampiamente dimostrate, per ristabilire la legge del più forte nel "civile e regolare" Campo Italia. Quella di Verona tutto sommato è stata una bella gara dove mister Simonelli ed i suoi hanno messo il cuore in campo. Ora aspettiamoci anche una stupenda gara per domenica prossima dove gran parte della città sarà allo stadio per regalare ai veronesi presenti, sicuramente tanti, la nostra civile, educata e determinata accoglienza sorrentina. La nostra proverbiale serietà ed accoglienza, purtroppo, spesso non viene ricambiata per i soliti stupidi cori sempre lì ricevuti che si respingono con decisione al mittente. Domenica regaliamo a tutta l'Italia sportiva una bella domenica di sport. Poi alla fine è il campo che darà il suo verdetto ed il Sorrento, durante tutto l'arco del campionato, ha dimostrato con i fatti e la classifica di essere squadra forte arrivando al secondo posto in classifica. Nello sport non si deve, e non si può, rovinare un percorso di un anno per una vista.........non è eticamente corretto; il Sorrento lotterà sino al 90' di questo "secondo tempo" di play off!
A cura dello staff del Direttore Generale Marketing & Comunicazione dott. Gaetano Mastellone
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L’incivile Verona
Non permettete a questa gente di venire a Sorrento
Il giorno dopo la gara tra Verona e Sorrento, mi preme raccontare l’incivile accoglienza ricevuta dai tifosi sorrentini al Bentegodi.
Una volta arrivati allo stadio siamo stati rinchiusi in un piazzale sotto il sole e tenuti li fino a pochi minuti prima dell’inizio della partita. Le mogli dei calciatori del Sorrento destinate alla tribuna centrale sono potute andare a ritirare gli accrediti, in mezzo ai veronesi, solo a mezzora dall’inizio della gara senza essere accompagnate da nessuno Stewart o agente di polizia. (A Sorrento gli accrediti agli ospiti vengono consegnati all’ingresso della tribuna sud).
Non ci è stato permesso di portare in tribuna alcunché. Molti di noi sono dovuti tornare indietro per depositare borse e zaini sul pullman. Non ci hanno permesso di portare nemmeno le bottigliette d’acqua da mezzo litro. Chi voleva bere doveva acquistare le bevande servite in bicchiere dallo spaccio dello stadio.
Ad un bambino di Sorrento è stato vietato di introdurre un quadrato di stoffa con sopra scritto CIAO MAMMA. Ma qui era chiaro che si trattava di uno striscione dal chiaro contenuto offensivo.
Per fortuna ci hanno permesso di tenere le scarpe e le cinture dei pantaloni. Temevamo di dover lasciare all’ingesso pure quelle.
Una volta sugli spalti siamo stati fatti accomodare nel settore più lontano dal terreno di gioco. Subito dopo ci siamo accorti della presenza alla nostra sinistra nel settore distinti di un gruppo di trogloditi in mutande (avevano tolto tutto il resto) che hanno passato l’intera durata dell’incontro ad insultanti vomitando idiozie di tutti i tipi e prendendosela pure con i santi.
A proposito, non abbiamo capito che cosa c’entrasse il povero San Gennaro con la partita tra il Verona e il Sorrento.
Dopo il primo gol del Verona questa bella gioventù scaligera ha incrementato gi insulti verso di noi e accortisi che continuavamo a ridere del loro stato hanno iniziato a tirare verso il nostro settore oggetti di ogni tipo. (A proposito, che fine ha fatto la rete di protezione?). Monetine, accendini, scarpe, ce n’era in abbondanza per aprire una bancarella dell’usato. Gli Stewart si limitavano ad osservare e a restituire gli oggetti tirati ai proprietari.
Poco prima del fischio di chiusura dal vomitorio alla nostra sinistra sono comparsi sugli spalti degli agenti di polizia in assetto antisommossa bardati di casco scudo e manganello che hanno spaventato a morte il malcapitato Antonino, un anziano tifoso del Sorrento che per meglio godersi la partita si era seduto in un angolino all’ombra trovandosi all’improvviso circondato dagli agenti.
Due di questi sono venuti in mezzo ai tifosi rossoneri chiedendo ad un ragazzo questi di seguirli. Poi si è saputo che lo avevano arrestato accusandolo di aver tirato degli oggetti contro i tifosi scaligeri.
L’uscita dal campo è avventa in un clima di tensione crescente. Ci trovavamo circondati dai poliziotti e temevamo che potessero caricarci da un momento all’altro senza sapere il perché di questo loro atteggiamento ne in quale direzioni volessero mandarci. Fortunatamente grazie anche all’intervento di un’avvocatessa sorrentina siamo riusciti a stabilire un dialogo con gli agenti aiutandoli poi a dirigere il gruppo dei tifosi rossoneri dove volevano loro.
Alla fine tutto è andato bene e abbiamo potuto risalire sui bus e avviarci verso casa. Siamo però convinti che la situazione poteva essere gestita in modo più signorile. Il nostro gruppo era composto anche da anziani donne e bambini. Come poi abbiamo dimostrato se volevano la nostra collaborazione bastava chiederla. Sentirci trattati come un branco di bestiame ci ha offeso profondamente.
Semmai certi trattamenti dovrebbero essere riservati al branco di trogloditi che era alla nostra sinistra e che minaccia di abbattersi sul campo Italia la prossima domenica turbando la quiete della penisola sorrentina.
Si spera che la prefettura di Napoli possa istituire un filtro adeguato lontano da Sorrento evitando l’ingresso in costiera ai malintenzionati in modo da permettere a tutti gli altri di godere di una sana giornata di sport.
Ecco alcune foto che ben descrivono la differenza fra tifosi sorrentini e scaligeri. Gli elementi in mutande delle ultime due foto, che come si può ben vedere continuano ad insultare i sorrentini sotto gli sguardi distratti degli stewart sono gli stessi che nel finale di gara hanno lanciato oggetti verso il nostro gruppo.
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Ferrari punisce il Sorrento
Hellas Verona-Sorrento 2-0
Hellas Verona: Rafael; Cangi, Ceccarelli, Maietta, Scaglia; Martina Rini (82' Garzon), Esposito, Hallfredsson; Mancini (52' Berrettoni), Ferrari, Le Noci (65' Selva). A disposizione: Nicolas, Abbate, Anderson, Russo. Allenatore: Andrea Mandorlini
Sorrento: Rossi; Vanin, Lo Monaco, Terra (78' Di Nunzio), De Giosa; Erpen, Togni, Nicodemo, Manco; Pignalosa (72' Bonvissuto), Carlini (91' Corsetti). A disposizione: Mancinelli, Angeli, Camorani, Armellino. Allenatore: Gianni Simonelli
Arbitro: Maurizio Mariani (Sez. arbitrale di Aprilia)
Marcatori: 75' Ferrari, 88' rig. Ferrari
Ammoniti: Esposito, De Giosa, Maietta, Ceccarelli, Di Nunzio.
Il primo atto della semifinale playoff tra Verona e Sorrento si è concluso con la vittoria della squadra veneta per due reti a zero. Il risultato lascia l’amaro in bocca al Sorrento che soprattutto nel primo tempo non ha affatto demeritato.
La gara si è giocata di fronte a circa quindicimila spettatori, trecento dei quali arrivati dalla penisola sorrentina e da diverse città del nord Italia per sostenere il Sorrento. Il colpo d’occhio era fantastico e chi lo ha vissuto da vicino lo ricorderà per sempre. Il Sorrento è sceso in campo senza alcun timore reverenziale pronto a rispondere colpo su colpo alle iniziative dei veneti invero alquanto sterili. La prima palla gol del match è per i rossoneri che cercano di sfondare frontalmente con Carlini che calcia in porta dal limite dell’area, il pallone finisce addosso Pignalosa trasformandosi in un assist per lo stesso giocatore che viene a trovarsi a tu per tu con Rafael ma non riesce a trovare lo spiraglio per metterla dentro.
Nei minuti successivi Il Verona ha continuato a mantenere una certa supremazia territoriale senza tuttavia impensierire Rossi. Le conclusioni dei veneti finivano sempre fuori bersaglio. La più pericolosa era costituita da un colpo di testa di Ferrari su cross di Scaglia che passava venti centimetri sopra la traversa di Rossi.
Sul capovolgimento di fronte il colpo di testa di Pignalosa su traversone dalla destra di Manco, era più preciso ma era respinto da Rafael con un prodigioso colpo di reni. Sull’azione successiva Erpen faceva ammattire Cangi e poi concludeva con un tiro maligno sul primo palo bloccato da Rafael.
Questo è il momento migliore dei rossoneri che ottengono pure una punizione limite che fa zittire i quindicimila veronesi sugli spalti. Il tiro di Togni termina fuori di un metro. Il primo tempo si chiude con Martina Rini che ruba palla al limite, triangolazione con Ferrari, tiro da posizione molto defilata respinto da Rossi.
Nella ripresa il Sorrento non è più riuscito a rendersi pericoloso e il Verona ha preso coraggio. Le uniche occasioni degne di nota erano quelle di un tiro fuori bersaglio di Hallfredsson che rischiava di trasformarsi in un pericoloso assist ed era messo in angolo da un intervento in scivolata di De Giosa, e successivamente un tiro dello stesso Hallfredsson respinto in angolo da Rossi.
Dopo che il Verona ha mandato in campo Berrettoni e Selva al posto di Mancini e Le Noci alla mezzora Simonelli sostituisce Pignalosa con Bonvissuto.
Il vantaggio scaligero scaturisce da un contrasto a centrocampo tra Nicodemo e Maritna Rini. Il fallo è del veneto ma l’arbitro assegna la punizione al Verona. Esposito appoggia a sinistra per Scaglia che mette in area. Il cross è fuori misura ma Ceccarelli lo rimette al centro in acrobazia, e Ferrari batte tutti sul tempo e fa l'1-0 che porta avanti i gialloblù.
Il Sorrento ha una reazione rabbiosa, De Giosa ci prova su punizione ma Rafael blocca ancora. Simonelli toglie Terra alle prese con i crampi e manda in campo Di Nunzio. Bonvissuto conquista un altro calcio di punizione dai venti metri ma il tiro di Togni finisce alto sulla traversa.
All’88 mentre Vanin che era fuori per farsi curare deve ritornare precipitosamente in campo per chiudere su Ferrari libero da marcatura, Rossi respinge un cross dalla destra di Berrettoni: la palla finisce a Selva che calcia in porta. Di Nunzio cerca di fare scudo con il corpo ma mentre si volta per offrire la schiena al tiro il pallone gli sbatte sulla parte alta del braccio. Mariani concede un calcio di rigore inesistente che Ferrari trasforma.
Il Sorrento reagisce con ancora maggior rabbia ma l’ennesima punizione dal limite di De Giosa finisce nuovamente tra le mani di Rafael. Al terzo di recupero Selva sfiora la terza rete.
Alla fine per quello che si è visto in campo il risultato premia eccessivamente il Verona. Gli scaligeri nel complesso hanno meritato più del Sorrento ma entrambe le reti sono scaturite da due errori arbitrali. A posizioni invertite quel calcio di rigore non sarebbe mai stato concesso. Paghiamo quindi anche il fatto di essere la piccola Sorrento contro la grande Verona.
Adesso in settimana ci sarà da curarsi le ferite, rimboccarsi le maniche e pensare al match di ritorno di domenica prossima al campo Italia quando ci saranno da recuperare i due gol subiti ieri.
Adesso in settimana ci sarà da curarsi le ferite, rimboccarsi le maniche e pensare al match di ritorno di domenica prossima al campo Italia quando ci saranno da recuperare i due gol subiti ieri.
IL CUORE ROSSONERO BATTE ANCORA, LA NOSTRA LOTTA COMINCIA ORA.
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