Sorrento scippato dall’arbitro, col San Tommaso finisce 2-2

domenica 25 ottobre 2015 Lascia un commento

Sorrento-San Tommaso 2-2

Sorrento (4-4-1-1): Imbimbo; Shullazi, Nicoletta, Perrino, Genovese (70’ Parisi); Spina L., Marano, Angeletti, Vacca (63’ Negozio); Musto; Albano. A disposizione: Feo, Cimmino, Direttore, Moscaritolo. Allenatore: Dario Rocco.
San Tommaso (4-3-3): Formisano; Tornatore, Giannino, Schippa, Zimbardi;  Di Maio, Colella, Florese (46’ Tucci); Ripoli, Giannattasio (88’ Saveriano), Piscitelli (64’ Maggino). A disposizione: Rizzo, Di Paola, Pasquale, Di Gianni. Allenatore: Silvestro.
Arbitro: Epifanio Nunziata di Torre Annunziata. Assistenti: Giovanni Autiero e Ciro Imperato entrambi di Ercolano.
Reti: 7’ Giannattasio (ST), 24’ Marano (S) rigore, 31’ Shullazi (S), 54’ Di Maio (ST) rigore.
Ammoniti: Shullazi, Angeletti, Marano, Tornatore, Giannino, Schippa. Espulsi: 53’ Rocco (allenatore Sorrento), 76’ Padiglione (prep. atletico Sorrento).

Un Sorrento tutto cuore e grinta non riesce ad andare più il là del pareggio nel match che la opponeva al San Tommaso. Al tirar delle somme ai rossoneri guidati da Dario Rocco manca un calcio di rigore colossale, per una evidentissima spinta da tergo di Schippa ai danni di Negozio, che l’arbitro Nunziata non ha ritenuto opportuno concedere. Che il rigore ci fosse lo hanno ammesso con molta onestà anche i numerosi dirigenti del San Tommaso presenti in tribuna.
I giovani rossoneri sono scesi in campo con li proposito di riscattare la deludente prestazione della scorsa settimana, ma dopo appena 7 minuti una indecisione difensiva spalancava un autostrada davanti ai piedi di Giannattasio permettendogli di andare a rete senza alcun disturbo. Fortunatamente per loro, Marano e compagni non si perdeva d’animo e riuscivano a riequilibrare il risultato al 25’ con un calcio di rigore trasformato dallo stesso Marano in seguito ad un placcaggio di Giannino (ammonito) ai danni di Albano su cross dalla bandierina di Musto. Al 31’ il Sorrento riusciva addirittura a passare in vantaggio. Calcio di punizione dalla fascia sinistra di Marano indirizzato sul secondo palo. Irrompeva Shullazi e la palla finiva in rete.
Sul 2 a 1 era ancora il Sorrento ad avere le occasioni migliori per incrementare il vantaggio. Al 35’ ci provava Musto con un forte tiro dal vertice dell’area, ma non riusciva ad angolare la conclusione e il portiere si ritrovava il tra le mani. In pieno recupero Marano tentava la via della rete direttamente da calcio d’angolo ma Formisano non si faceva sorprendere.
Al 54’ un altro infortunio della difesa rossonera regalava il gol del pareggio al San Tommaso. La retroguardia rossonera si faceva trovare in inferiorità numerica su una ripartenza degli ospiti, ma quando il pericolo era ormai quasi scampato Shullazi commetteva un inutile fallo da rigore su Giannattasio, che Di Maio trasformava con forte tiro alla destra di Imbimbo.
Il Sorrento non si dava per vinto e continuava ad attaccare alla ricerca della terza rete. Rocco, da poco espulso, toglieva Vacca, oggi schierato all’ala sinistra e mandava in campo Negozio. Al 63’ Musto innescava la corsa di Leandro Spina sulla fascia sinistra. Questi giunto quasi sulla linea di fondo effettuava un   traversone radente a centro area. Albano era in ritardo, non così Negozio, ma mentre stava per intervenire veniva travolto da Schippa che gli franava addosso impedendogli di calciare a rete. Sul pallone rimasto incustodito si avventavano a loro volta Angeletti e un difensore. Angeletti vinceva il contrasto e poi calciava prepotentemente a rete insaccando il pallone alla sinistra di Formisano, quando però l’arbitro aveva già fischiato un calcio di punizione a favore del San Tommaso. Incredibile! Nessuno riusciva a credere ai proprio occhi. Due decisioni sfavorevoli in meno di un secondo che hanno penalizzato notevolmente il Sorrento. Da aggiungere che ci sarebbe stata anche l’espulsione dell’ autore del fallo.
Nonostante la doppia ingiustizia subita il Sorrento non si faceva assalire dallo sconforto e continuava ad attaccare, scoprendo inconscietemente la retroguardia. Al 78’ Albano si ritrovava trai piedi un pallone invitante e concludeva di potenza ma Formisano riusciva ad intercettare. Al 84’ era ancora il portiere ospite che sventava la minaccia uscendo a valanga sui piedi di Marano lanciato a rete da un preciso  assist di Leandro . Era questa l’ultima occasione di un match che il Sorrento avrebbe meritato di far suo.

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