domenica 3 novembre 2013
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SORRENTO-CHIETI 1-2
SORRENTO (4-3-3): Polizzi; Imparato, Benci, Villagatti,
Caldore; Esposito (31’ Lettieri), Danucci, Coppola; Catania (70’ Margarita),
Improta, Maiorino (85’ Pantano). A disposizione: Miranda, Coulibaly, Canotto,
Chinellato. Allenatore: Chiappino.
CHIETI (4-2-3-1): Robertiello; De Giorgi, Terrenzio, Daleno,
Di Filippo; Della Penna, Guitto (56’ Borgese); La Selva (81’ Rossi), Gaeta,
Berardino (56’ Mangiacasale); Guidone. A disposizione: Gallinetta, Dascoli, Di
Properzio, Tori. Allentore: Di Meo.
Arbitro: Marco Capilungo di Lecce. Assitenti: Fabbro e Sechi
Reti: 54’ Catania (S), 79’ Gaeta (C), 90’ Rossi (C)
Ammoniti: Lettieri (S,) Guitto (C), Della Penna (C),
Mangiacasale (S), Gaeta (S), Caldore (S), La Selva (C).
Espulsi: 40’ Lettieri (S) per doppia ammonizione, durante l’intervallo,
l’allenatore del Sorrento, Chiappino, al 81’ Caldore (S) per doppia
ammonizione, 86’ Borgese (C) per comportamento violento.
L’incontro odierno tra Sorrento e Chieti è stato
completamente falsato dal signor Marco Capilungo di Lecce. I primi a dolersi dell’operato dell’arbitro
sono stati i giocatori e i sostenitori del Chieti, che al 9’ hanno invocato il
calcio di rigore quando un tiro a botta sicura di La Selva è stato intercettato
da Caldore secondo il loro giudizio con un braccio. Al 14’ poi su un calcio
d’angolo battuto da Maiorino, Terrenzio per impedire il colpo di testa di
Improta intercetta platealmente il pallone con una mano ma Capilungo clamorosamente
non se ne accorge e lascia proseguire.
Il Sorrento comunque prova a far suo l’incontro e costruisce
tre palle gol. Al 22’ con Catania che tenta un colpo di testa in tuffo su
lancio di Maiorino. Al 28’ ancora con Catania che batte a rete su suggerimento dal
fondo di Improta spedendo il pallone oltre la traversa. Al 35’ con Villagatti che
irrompe di piedi su un cross di Maiorino dalla destra chiamando Robertiello ad
un tuffo spettacolare per deviare in corner.
Intanto Esposito si infortuna ad un ginocchio ed è costretto
a lasciare il posto a Lettieri che in poco più di 5 minuti viene ammonito due
volte la prima per un fallo di mani inesistente, la seconda per una presunta protesta.
Al rientro negli spogliatoi l’arbitro espelle anche Chiappino reo di avergli
rivolto una frase irriguardosa.
Nonostante tutto ciò, il Sorrento ritorna in campo più
determinato che mai a far suoi i tre punti, e dopo aver rischiato di subire la
rete al 4’ su un colpo di testa di Daleno che Polizzi intercetta con un intervento
volante, riesce a passare in vantaggio al 9’ con Catania che ricevuto palla da
Coppola all’interno dell’are si libera del diretto avversario e batte Robertiello
con un diagonale di precisione.
Al 22’ il Sorrento potrebbe addirittura raddoppiare. Maiorino
fa tutto da solo, liberandosi prima di Terrenzio e poi di Daleno, ma fallisce
di poco il bersaglio con un tiro in diagonale che svernicia il palo alla
sinistra dell’esterrefatto Robertiello.
Fila tutto liscio fino al 34’ quando purtroppo Polizzi effettua
un rilancio sbagliato innescando la ripartenza teatina. A difesa rossonera completamente
scoperta Mangiacasale serve Gaeta che non ha difficoltà a depositare il pallone
alle spalle di Polizzi.
L’indomito Sorrento si ributta all’attacco, senza aver fatto
i conti con l’arbitro che al 36’ manda negli spogliatoi anche Caldore, punendolo
con il secondo giallo per una simulazione in area teatina. Poco dopo Capilungo
riequilibra almeno in parte le forze in campo mandando negli spogliatoi anche
il nero verde Borgese reo di aver colpito Coppola con una gomitata la viso.
Il Chieti fa suoi i tre punti in pieno recupero con il subentrato
Rossi che dopo superato Imparato batte Polizzi da poco più di 5 metri. Una vera
e propria beffa che manda su tutte le furie alcuni sostenitori rossoneri della
centrale che al termine della partita inveiscono lungamente contro l’arbitro
che con il suo operato ha agevolato la sconfitta del Sorrento e rischia di
comprometterne anche la prossima partita con i Teramo che i rossoneri dovranno affrontare
senza l’infortunato Esposito e senza i probabili squalificati Lettieri e
Caldore.
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