Il Sorrento rifila tre sberle alla Pro Patria e pensa al settimo posto.

domenica 18 aprile 2010 Lascia un commento

Sorrento: Marconato; Di Nunzio, Fernandez, Lo Monaco; Vanin, Fialdini, Greco (87’ Arcidiacono), Raggio Garibaldi (81’ Esposito), Angeli; Paulinho (89’ Pignalosa), Carlini. A disposizione: Criscuolo, Silvestri, Masiero, Gallo. Allenatore: Simonelli.
Pro Patria: Caglioni; Del Grosso (46’ Rudi), Rinaldi, Chiecchi, Bruccini; Palermo (44’ Chiodini), Cristiano (72’ Giambruno), Serafini; Urbano, Ripa, Sarno. A disposizione: Nocciola, Marci, Ghidoli, Baù. Allenatore: Di Fusco.
Arbitro: Merchiori di Ferrara. Assistenti: Parisse di Avezzano e Fiorucci di Gubbio.
Marcatori: Paulinho (S) 25’, Paulinho (S) 65’, Carlini (S) 72’ rig.
Ammoniti: Fialdini (S), Serafini (P). Espulso: 72’ Caglioni (P).

Un Sorrento cinico e spietato seppellisce la Pro Patria sotto tre reti. Raggiunge i trentanove punti in classifica, staccando la quintultima di sette lunghezze, il che equivale ad una quasi matematica salvezza. Mattatore della giornata il solito Paulinho che ha realizzato una doppietta con la quale ha raggiunto le quattordici segnature agganciando la seconda posizione della classifica cannonieri. Senza considerare i calci di rigore Paulinho sarebbe in testa alla graduatoria. Paulinho che interpreta alla grande il compito assegnatogli da Simonelli e che stravince il confronto con un Ripa che non è mai riuscito a rendersi pericoloso, abbandonato al suo destino da una Pro Patria che è esistita solo nel quarto d’ora iniziale dove ha fatto registrare una leggera ma sterile supremazia. A rompere gli equilibri, ci pensa Paulinho che mette sotto pressione la coppia di centrali Rinaldi - Chiecchi costringendoli all’errore, superando poi con un beffardo colpo di testa Caglioni. Subita la rete la Pro Patria si affloscia su se stessa, mettendo in mostra tute le proprie lacune. La buona sorte non aiuta Di Fusco che a cavallo dei due tempi è costretto ad operare due cambi sostituendo gli infortunati Palermo e Del Grosso con Chiodini e Rudi.
L’ultimo sussulto bustocco si ha al 13’ della ripresa quando Sarno prova ad impensierire Marconato con un calcio piazzato dai 25 metri che termina a lato. Poi il Sorrento dilaga. A 20’ Di Nunzio imbecca Paulinho con un lancio in profondità. Il brasiliano supera in velocità Rudi e trafigge Caglioni con un destro preciso e potente. Passano sei minuti e Caglioni fa harakiri, rifilando un pugno a Carlini che stava cercando di ostacolarne un rinvio. L’arbitro, su segnalazione del guardalinee, decide di sventolare il cartellino rosso in faccia al numero uno tigrotto e assegnare il calcio di rigore. Dagli undici metri proprio Carlini realizza superando Giambruno, entrato al posto di Cristiano. Nel quarto d’ora finale il Sorrento potrebbe segnare ancora in almeno un paio di occasioni, sempre con Carlini, ma la punta rossonera non punisce ulteriormente la Pro Pratria. Nel finale Simonelli regala la standing ovation a Paulinho sostituendolo con Pignalosa.
Per il Sorrento l’obiettivo minimo della salvezza e quasi raggiunto e adesso si può seriamente pensare a qualcosa di più puntando a scavalcare Alessandria, Perugia e Figline conquistando il settimo posto. Guai pensare a rilassarsi. L’ha ribadito pure Gambardella: il Sorrento deve mettere il massimo impegno fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata.

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