Doping positivo il russo Novikov

venerdì 7 giugno 2013 0 commenti

Da quando è terminato il Giro d’Italia i casi di doping si susseguono con frequenza quasi giornaliera. L’ultimo a cadere nella rete dei controlli è stato il 23enne russo Nikita Novikov che è risultato positivo in un controllo a sorpresa dello scorso 17 maggio: Il Laboratorio Wada di Barcellona ha riscontrato nel campione A del corridore della Vacansoleil l'Ostarina (Hydroxy-ostarine / O-dephenyl-ostarin), uno steroide anabolizzante non in commercio, ma in fase di sviluppo da parte delle case farmaceutiche. 
L' UCI ha immediatamente sospeso il corridore invitando, come da regolamento, la Federazione russa ad aprire un procedimento disciplinare contro lo stesso, fermo restando che il corridore ha diritto alle controanalisi. 
Nel 2011 Novikov era stato uno dei migliori Under 23 vincendo in pochi mesi il Giro di Slovacchia e Tour des Pays de Savoie e piazzandosi poi terzo al Giro della Valle d'Aosta: era passato professionista con la Vacansoleil nel 2012 ma nella massima categoria non ha ottenuto alcun risultato di rilievo.
Novikov, era nella preselezione della Vacansoleil per il Giro d'Italia ma poi non era stato schierato al via.
Il team manager Daan Luijkx si dice molto deluso: «Alla fine del 2011 abbiamo investito su Novikov ma da quel momento non ha mai raggiunto i livelli che era lecito attendersi di spiegare come questa positività devasti tutta la squadra. Abbiamo sempre cercato di creare un ambiente sicuro per i nostri corridori, nel solco della massima pulizia, ma evidentemente non basta. Ho parlato con il corridore la scorsa notte, mi ha detto di essere innocente, staremo a vedere».

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Chi comanda nel Sorrento?

Nei giorni scorsi si era saputo di un incontro napoletano tra i due presidenti del Sorrento Franco Ronzi e Paolo Durante che si erano lasciati promettendosi reciprocamente di continuare l’avventura rossonera nonostante la retrocessione in Seconda Divisione e dandosi appuntamento per un ulteriore incontro allargato a tutta la dirigenza ed in primis all’amministratore delegato Francesco D’Angelo che lo ricordiamo gestisce il 98% delle quote sociali la cui proprietà è ancora della famiglia Gambardella.
Oggi, in mattinata il colpo di scena. Il Sorrento Calcio ha emesso un comunicato stampa che sembra voler sconfessare l’iniziativa di Ronzi e Durante, ricordando a tutti che il padrone del Sorrento è Mario Gambardella, ed è lui che decide cosa fare e quando farlo attraverso la persona da lui delegata.

Questo il comunicato della società:

Il Sorrento calcio Srl, attraverso il legale rappresentante, amministratore unico Francesco D’Angelo, rende noto che da oggi, 7 giugno 2013, fino a diversa comunicazione, sono “congelate” tutte le cariche dirigenziali, sportive e societarie.

L'amministratore unico Sorrento calcio srl
Avv. Francesco D'Angelo  

Resta da capire cosa si è voluto dire con quella parola virgolettata "congelate" che sembra essere stata scelta di proposito per lasciare tutti nell'incertezza.

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Niente ripescaggio per il Sorrento

giovedì 6 giugno 2013 0 commenti

Dopo l’estromissione dalla Prima Divisione a seguito della sconfitta nei playout con il Prato si apprende oggi che i tifosi del Sorrento dovranno rinunciare al sogno di rientrare in Prima Divisione attraverso l’escamotage dei ripescaggi, ciò in quanto il 30 aprile scorso il Consiglio Federale della FIGC ha stabilito che non potranno in ogni caso essere ripescate società che hanno subìto sanzioni per illecito sportivo e/o per violazione del divieto di scommesse, scontate nelle stagioni 2011-12 e 2012-13 nonché le società che per le stesse ragioni abbiano subìto, al momento dei ripescaggi, sanzioni da scontarsi nella stagione 2013-14.
Il Sorrento che nella stagione 2011-12 ha subito una penalizzazione di due punti in seguito all’accertamento di un illecito sportivo riguardante l’incontro Juve Stabia-Sorrento (1-0) del 4 aprile 2009, viene così a ricevere un ulteriore penalizzazione a seguito di una vicenda in cui era stato l’unico soggetto che non aveva ricevuto vantaggio. Cornuto, mazziato e rimazziato!

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Italiani tifosi da divano

Solo uno su tre va allo stadio

Secondo uno studio dell'Osservatorio Birra Moretti, gli italiani sono divisi a metà tra chi ritiene che le partite si vedano meglio a casa e chi allo stadio. Ma solo il 33% va, anche solo saltuariamente, a vedere le partite dal vivo
Il costo dei biglietti, i timori legati alla sicurezza, la pigrizia dell'ultimo momento per il brutto tempo: sono alcuni dei fattori che rendono gli italiani sempre più tifosi "da divano" e sempre meno "da stadio". A riferirlo è l'Osservatorio Birra Moretti, che ha provato a sondare le abitudini degli appassionati di calcio, lo sport più amato nel Paese (60%), seguito da Formula 1 (57%), motomondiale (55%), tennis (24%), pallavolo (20%) e ciclismo (19%). In base alla ricerca 'Italiani: tifosi da divano!' condotta da Duepuntozero Doxa su mille persone fra i 18 e i 64 anni, gli italiani sono praticamente divisi a metà fra chi (48%) ritiene casa il posto ideale per vedere la partita e chi (46%) preferisce lo stadio. Solo il 33%, però, afferma di andare a vedere le partite dal vivo, anche solo saltuariamente.
Sei sono i profili dell'appassionato di calcio definiti dal sondaggio: solo il 12% degli italiani risponde all'identikit del 'super-tifoso', che non si perde mai una partita della propria squadra e quando può (pioggia o non pioggia) la segue allo stadio, mentre fra le sei tipologie quella più popolare (31%) è il 'tifoso da divano' che predilige il soggiorno agli spalti, ama vedere le partite in tv con gli amici. E la birra, sostiene il sondaggio, per il 48% è la bevanda che meglio si abbina con una partita di calcio.

Fonte: Gazzetta dello sport

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Serebryakov positivo all'Epo

Già sospeso ad inizio stagione per una positività nel mese di marzo, il corridore russo Alexander Serebryakov è di fronte a nuovi guai con l'antidoping che potrebbero costargli una squalifica molto più lunga: il laboratorio di Colonia, infatti, sta rianalizzando dei vecchi campioni usando un nuovo test per l'EPO messo a punto dalla WADA, molto più sensibile e utile nell'identificare l'uso di microdosi, e queste nuove analisi è emersa un'altra positività all'EPO di Serebryakov in un controllo a sorpresa datato 21 febbraio 2012. 
Nella passata stagione Serebryakov correva nel Team Type 1 e aveva ottenuto 11 vittorie, tra cui a Philadelphia International Classic: grazie a questi ottimi risultati ed al relativo punteggio era stato ingaggiato dall'Euskaltel per garantirsi una licenza World Tour.

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Regolamento Lega Pro 2013-14

L’organico della Prima Divisione e della Seconda Divisione della Lega Pro per la stagione sportiva 2013-14 è stabilito complessivamente in 69 società. Eventuali carenze di organico in Lega Pro, a seguito della mancata ammissione ai campionati di competenza 2013-14, saranno colmate attraverso procedure di ripescaggio da disciplinare con apposito e successivo comunicato ufficiale.

Nella stagione 2013-14, i campionati di Lega Pro saranno articolati in due gironi di Prima Divisione, per complessive 33 squadre e in due gironi di Seconda Divisione, per complessive 36 squadre. Al fine di pervenire nella stagione sportiva 2014-2015 alla Divisione Unica, a 60 società, articolata in tre gironi da 20 squadre, i criteri di promozione e retrocessione nella stagione 2013-14 saranno i seguenti:

Criteri di promozione dalla prima Divisione in Serie B

Le squadre classificate al primo posto dei due gironi acquisiscono il titolo sportivo per richiedere l’ammissione al Campionato di Serie B. La determinazione delle altre due squadre che acquisiranno il titolo sportivo per richiedere l’ammissione al Campionato di Serie B avviene dopo la disputa di play-off tra le squadre che, a conclusione del Campionato, si sono classificate dal secondo al nono posto di ogni girone.

I play-off saranno disputati, secondo la seguente formula:

a) la seconda classificata incontra, in gara unica, la nona classificata; la gara viene disputata sul campo della seconda;
 b) la terza classificata incontra, in gara unica, l’ottava classificata; la gara viene disputata sul campo della terza;
 c) la quarta classificata incontra, in gara unica, la settima classificata; la gara viene disputata sul campo della quarta;
 d) la quinta classificata incontra, in gara unica, la sesta classificata; la gara viene disputata sul campo della quinta;
 e) per le gare di cui ai punti a), b), c) e d), in caso di parità di punteggio al termine dei minuti regolamentari, verranno disputati due tempi supplementari di quindici minuti ciascuno ed a seguire, in caso di ulteriore parità, i calci di rigore;
 f) le squadre vincenti le gare di cui ai punti a) e d) disputano una gara di andata e una di ritorno. La gara di andata viene disputata sul campo della squadra in peggior posizione di classifica al termine del campionato. A conclusione delle due gare, in caso di parità di punteggio, dopo la gara di ritorno, per determinare la squadra vincente si tiene conto della differenza reti; verificandosi ulteriore parità verranno disputati due tempi supplementari di quindici minuti ciascuno ed a seguire, in caso di ulteriore parità, i calci di rigore;128/255
 g) le squadre vincenti le gare di cui ai punti b) e c) disputano una gara di andata e una di ritorno. La gara di andata viene disputata sul campo della squadra in peggior posizione di classifica al termine del campionato. A conclusione delle due gare, in caso di parità di punteggio, dopo la gara di ritorno, per determinare la squadra vincente si tiene conto della differenza reti; verificandosi ulteriore parità verranno disputati due tempi supplementari di quindici minuti ciascuno ed a seguire, in caso di ulteriore parità, i calci di rigore
 h) le squadre vincenti le gare di cui ai punti f) e g) disputano una gara di andata e una di ritorno. La gara di andata viene disputata sul campo della squadra in peggior posizione di classifica al termine del campionato. A conclusione delle due gare, in caso di parità di punteggio, dopo la gara di ritorno, per determinare la squadra vincente si tiene conto della differenza reti; verificandosi ulteriore parità verranno disputati due tempi supplementari di quindici minuti ciascuno ed a seguire, in caso di ulteriore parità, i calci di rigore.
 j) la squadra vincente dopo le due gare di cui al punto h) conseguirà il titolo sportivo per richiedere l’ammissione al Campionato di Serie B.

Criteri di retrocessione dalla Prima alla Seconda Divisione

a) nessuna società risulterà retrocessa;

Criteri di promozione dalla Seconda in Prima Divisione

b)  tutte le società  di Seconda Divisione che non saranno retrocesse nel Campionato Nazionale Dilettanti, conseguiranno il titolo sportivo per l’iscrizione al Campionato ad unica Divisione della Lega Pro per la stagione 2014/2015;

Criteri di retrocessione della Seconda Divisione al Campionato Nazionale Dilettanti

c) retrocederanno nel Campionato Nazionale Dilettanti diciotto società, secondo il seguente criterio:

• le ultime sei classificate di ciascuno dei due gironi;
 • retrocederanno ulteriori tre squadre per ciascun girone, che saranno definite a seguito di play-out che saranno disputati fra le società classificatesi al nono, decimo, undicesimo e dodicesimo posto in classifica di ogni girone, all’esito dei quali risulteranno retrocesse le due perdenti delle semifinali e la perdente della finale; detti play-out saranno disputati con la seguente formula:

a. la squadra nona classificata disputa una gara di andata ed una gara di ritorno con la squadra dodicesima classificata; la gara di andata viene disputata sul campo della squadra dodicesima classificata;
 b. la squadra decima classificata disputa una gara di andata ed una gara di ritorno con la squadra undicesima classificata; la gara di andata viene disputata sul campo della squadra undicesima classificata;
 c. a conclusione delle due gare di cui ai punti a) e b), in caso di parità di punteggio, dopo le gare di ritorno, per determinare la squadra vincente si tiene conto della differenza reti; in caso di ulteriore parità viene considerata vincente la squadra in migliore posizione di classifica al termine del campionato; in caso di parità di punteggio fra due o più squadre, mediante la compilazione di una graduatoria (c.d. “classifica avulsa”) fra le squadre interessate, tenendo conto dell’ordine:
 dei punti conseguiti negli incontri diretti;

a) a parità di punti, della differenza tra le reti segnate e quelle subite negli stessi incontri;
b) della differenza fra reti segnate e subite negli incontri diretti fra le squadre interessate;
c) della differenza fra reti segnate e subite nell’intero Campionato;
d) del maggior numero di reti segnate nell’intero Campionato;
e) del minor numero di reti subite nell’intero Campionato;
f) del maggior numero di vittorie realizzate nell’intero Campionato;
g) del minor numero di sconfitte subite nell’intero Campionato;
h) del maggior numero di vittorie esterne nell’intero Campionato;
i) del minor numero di sconfitte interne nell’intero Campionato.

d. le squadre vincenti nelle gare di cui ai punti a) e b) disputeranno una finale, articolata in una gara di andata ed una gara di ritorno; la gara di andata viene disputata sul campo della squadra con la peggior classifica di Campionato;

e. le squadre che risultano perdenti nelle gare di cui ai punti a), b) e d), verranno classificate, rispettando l’ordine acquisito nella graduatoria al termine del Campionato, e, conseguentemente, retrocedono al Campionato Nazionale Dilettanti.

Equilibrio competitivo

Ai fini di salvaguardare l’equilibrio competitivo dei Campionati dei due gironi di Prima Divisione e dei due gironi di Seconda Divisione, la Lega Pro adotterà, nel rispetto in ogni caso di quanto disposto dal D.Lgs. 9/2008, un sistema, sia premiale che disincentivante, di carattere economico prevedendo peculiari forme di distribuzione delle risorse, in funzione del posizionamento in classifica.

Carenze d’organico

Entrata a regime la nuova disciplina, in caso di necessità, ai fini dell’integrazione dell’organico a sessanta società, si applicherà la procedura di ripescaggio secondo le specifiche norme emanate dal Consiglio federale.

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Calcioscommesse Bari 11 deferimenti, c'è pure Simone Bonomi

Il Procuratore Federale, esaminati gli atti di indagine posti in essere dalla Procura della Repubblica di Bari ed espletata la conseguente attività istruttoria in sede disciplinare, ha deferito alla Commissione Disciplinare Nazionale:
per la gara BARI - TREVISO del 11.05.2008 – s.s. 2007 – 2008
1 - BELMONTE Nicola, BONANNI Massimo, ESPOSITO Marco, GANCI Massimo, GILLET Jean Francois, LANZAFAME Davide, RAJCIC Ivan, SANTORUVO Vincenzo, SPADAVECCHIA Vitangelo e STRAMBELLI Nicola, all’epoca dei fatti calciatori tutti tesserati per l’A.S. BARI S.p.A., nonché PIANU William, calciatore tesserato all’epoca dei fatti per il Treviso Football Club 1993 S.r.l., per violazione dell’art. 7, commi 1, 2 e 5, del Codice di Giustizia Sportiva per avere, prima della gara BARI – TREVISO dell’11 maggio 2008, in concorso fra loro e con altri soggetti allo stato non identificati, posto in essere atti diretti ad alterare lo svolgimento ed il risultato della gara suddetta, prendendo contatti ed accordi diretti allo scopo sopra indicato.
Con le aggravanti di cui all’art. 7, comma 6, del Codice di Giustizia Sportiva, della effettiva alterazione dello svolgimento e del risultato della gara per tutti i tesserati suindicati, nonché per ESPOSITO, GANCI, GILLET e LANZAFAME della pluralità degli illeciti commessi e contestati con riferimento alla gara SALERNITANA – BARI del 23.05.2009, di cui nel prosieguo, e per BELMONTE ed ESPOSITO anche rispetto ad altri illeciti che hanno costituito oggetto del procedimento 463pf10-11 e inoltre per SANTORUVO relativamente agli illeciti contestati nel procedimento 33pf11-12.
2 - CAVALLI Simone, DONDA Mariano Martin, GALASSO Gianluca, GAZZI Alessandro, LADINO Santiago, MARCHESE Giovanni, MASIELLO Andrea e STELLINI Cristian, all’epoca dei fatti calciatori tutti tesserati per l’A.S. BARI S.p.A., per la violazione dell’art. 7, comma 7, del Codice di Giustizia Sportiva, per avere contravvenuto al dovere di informare senza indugio la Procura federale, omettendo di denunciare i fatti integranti illecito sportivo con riferimento alla gara BARI – TREVISO dell’11 maggio 2008.
3 - la società A.S. BARI S.P.A.:
a) a titolo di responsabilità oggettiva ai sensi dell’art. 7, commi 2 e 4, e dell’art. 4, comma 2, del Codice di Giustizia Sportiva, in ordine agli addebiti contestati ai propri tesserati BELMONTE Nicola, BONANNI Massimo, ESPOSITO Marco, GANCI Massimo, GILLET Jean Francois, LANZAFAME Davide, RAJCIC Ivan, SANTORUVO Vincenzo, SPADAVECCHIA Vitangelo e STRAMBELLI Nicola.
Con le aggravanti di cui all’art. 7, comma 6, del Codice di Giustizia Sportiva, della effettiva alterazione dello svolgimento e del risultato della gara, nonché della pluralità degli illeciti posti in essere;
b) a titolo di responsabilità oggettiva ai sensi dell’art. 4, comma 2, del Codice di Giustizia Sportiva in ordine agli addebiti contestati ai propri tesserati CAVALLI Simone, DONDA Mariano Martin, GALASSO Gianluca, GAZZI Alessandro, LADINO Santiago, MARCHESE Giovanni, MASIELLO Andrea e STELLINI Cristian.
Per la gara SALERNITANA – BARI del 23.05.2009 – s.s 2008 – 2009
4 - ESPOSITO Marco, STELLINI Cristian, SANTONI Nicola, MASIELLO Andrea, LANZAFAME Davide, GILLET Jean Francois, DE VEZZE Daniele, GUBERTI Stefano, KUTUZOV (Kutuzau) Vitali, PARISI Alessandro, GALASSO Gianluca, BONOMI Simone, CAPUTO Francesco, COLOMBO Corrado, BIANCO Raffaele e EDUSEI Mark, all’epoca dei fatti calciatori tutti tesserati per l’A.S. BARI S.p.A., nonché FUSCO Luca e GANCI Massimo, calciatori tesserati all’epoca dei fatti per la SALERNITANA, nonché ancora D'ANGELO Cosimo, all'epoca dei fatti dirigente della SALERNITANA, per violazione dell’art. 7, commi 1, 2 e 5, del Codice di Giustizia Sportiva per avere, prima della gara SALERNITANA - BARI del 23 maggio 2009, in concorso fra loro e con altri soggetti allo stato non identificati, posto in essere atti diretti ad alterare lo svolgimento ed il risultato della gara suddetta, prendendo contatti ed accordi diretti allo scopo sopra indicato.
Con le aggravanti di cui all’art. 7, comma 6, del Codice di Giustizia Sportiva, della effettiva alterazione dello svolgimento e del risultato della gara, nonché, per ESPOSITO Marco, GANCI Massimo, GILLET Jean Francois e LANZAFAME Davide, della pluralità degli illeciti commessi e contestati con riferimento alla gara BARI – TREVISO del 11.05.2008, di cui in precedenza, e per ESPOSITO, GUBERTI, STELLINI, PARISI e MASIELLO A., anche rispetto ad altri illeciti sportivi che hanno costituito oggetto del procedimento 463pf10-11 e inoltre per SANTONI relativamente agli illeciti contestati nei procedimenti 1615pf10-11 e 33pf11-12 e inoltre per STELLINI relativamente agli illeciti contestati nel procedimento 1075pf11-12.
5 - GAZZI Alessandro, BARRETO Paulo Vitor de Souza, all’epoca dei fatti calciatori tutti tesserati per l’A.S. BARI S.p.A., per la violazione dell’art. 7, comma 7, del Codice di Giustizia Sportiva, per avere contravvenuto al dovere di informare senza indugio la Procura federale, omettendo di denunciare i fatti integranti illecito sportivo con riferimento alla gara SALERNITANA - BARI del 23 maggio 2009.
6 - la società A.S. BARI S.P.A.:
a) a titolo di responsabilità oggettiva ai sensi dell’art. 7, commi 2 e 4, e dell’art. 4, comma 2, del Codice di Giustizia Sportiva, in ordine agli addebiti contestati ai propri tesserati Marco ESPOSITO, Cristian STELLINI, Nicola SANTONI, Andrea MASIELLO, Davide LANZAFAME, Jean Francois GILLET, Daniele DE VEZZE, Stefano GUBERTI, Vitali KUTUZOV (Kutuzau), Alessandro PARISI, Gianluca GALASSO, Simone BONOMI, Francesco CAPUTO, Corrado COLOMBO, Raffaele BIANCO e Mark EDUSEI.
Con le aggravanti di cui all’art. 7, comma 6, del Codice di Giustizia Sportiva, della effettiva alterazione dello svolgimento e del risultato della gara, nonché della pluralità degli illeciti posti in essere;
b) a titolo di responsabilità oggettiva ai sensi dell’art. 4, comma 2, del Codice di Giustizia Sportiva in ordine agli addebiti contestati ai propri tesserati GAZZI Alessandro e BARRETO Paulo Vitor de Souza.

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Canzian: “a Sorrento ho lasciato il cuore”

mercoledì 5 giugno 2013 0 commenti

Nel ricostruire la storia del Sorrento ad un certo punto ci siamo trovati di fronte ad un nutrito numero di giocatori di cui avevamo solo il cognome ma ci erano ignari tutti gli altri dati utili a completare il profilo anagrafico (nome di battesimo, data e luogo di nascita). Tra questi anche Canzian ala destra del Sorrento nella stagione 1968-69, quella dello spareggio con la Turris per la promozione in C. Dopo una lunga ricerca sul web siamo riusciti a trovare una figurina del 1969-70 e che ci ha permesso di conoscere il nome di battesimo, Rovveno e successivamente un numero di telefono, che abbiamo subito composto, riuscendo a metterci in contatto con la persona che cercavamo.  
Canzian è rimasto molto contento della telefonata ricevuta ed oltre ai dati anagrafici mancanti ci ha fatto avere anche alcune foto della sua esperienza in rossonero e una breve lettera di accompagnamento in cui ripercorre la sua carriera da calciatore.
Sapendo di fare cosa gradita a molti tifosi del Sorrento vi riproponiamo la lettera che ci ha inviato e che speriamo possa essere la prima di tante altre, scritte da chi ha avuto una esperienza più o meno lunga in maglia rossonera.

Cari Amici,
la mia è una breve storia. Il mio ingresso nel mondo del calcio si è realizzato attraverso le squadre degli oratori, non certo grandi club che formano giocatori, ma piccole realtà, forse ormai perdute, governate dal puro “fai da te”.
Dai diciassette ai vent’anni ho giocato nella squadra del mio piccolo paese, Broni, che militava in prima categoria. Dopo il servizio militare, venni reclutato da un paese vicino, Casteggio,  salendo di categoria e giocando una stagione in Promozione. 
Alla fine del campionato, fui chiamato a sostenere un provino nella squadra dell’Entella di Chiavari, che militava nel girone A della serie C. 
Il provino andò bene, fui acquistato, e disputai trenta partite realizzando 10 reti e  risultando il goleador della squadra.
L’anno successivo passai al Sorrento; vincemmo il campionato e mi misi in evidenza segnando 9 gol, tanto che venni venduto al Taranto, approdando così in serie B. 
Credevo di essere “arrivato”, ma invece da lì iniziarono tutti i miei guai: infortuni gravi, incomprensioni (inevitabili quando non puoi giocare) e anche errori miei, dettati sia dalla giovane età, sia dalla completa solitudine nella quale mi sono trovato nel momento di prendere decisioni importanti. 
Tutto si trascinò con alti e bassi fino alla fine del campionato. Speravo, in cuor mio, in un ritorno al Sorrento, poiché ero ancora in comproprietà, ma alla fine si decise per il mio passaggio definitivo al Taranto. 
Deluso, non mi presentai al ritiro e venni ceduto in prestito al Noto, squadra siciliana militante in serie D. Inizialmente accettai solo per l’ingaggio importante, al termine, ricordo solo le persone fantastiche che ho avuto modo di conoscere. 
L’anno successivo venni ceduto al Messina. L’offerta economica era una di quelle decisamente allettanti (forse lo sarebbe anche oggigiorno!), tuttavia rifiutai, poiché contestualmente, il 17 gennaio del 1972 iniziava la mia carriera in tutt’altro ambito; fui assunto infatti da una banca Milanese. 
Dopo sei mesi di lontananza dai campi di calcio, ritornai a giocare nella mia vecchia squadra del Casteggio, con la quale vinsi due campionati consecutivi di promozione, ed anche entrambe le relative finali per il passaggio in serie  D.
Tuttavia, a causa dei costi eccessivi che la categoria superiore avrebbe richiesto, la società decise di restare comunque nella serie inferiore. Quel Casteggio era davvero una squadra molto forte, e da lì a poco avremmo vinto anche la coppa Italia dilettanti in una finale al Meazza di San Siro, proprio contro una squadra Campana, la  San Giuseppese.
Finché arrivarono gli anni ottanta e da quel momento in poi mi dedicai solo a campionati aziendali  tra Banche.
La mia storia e tutta qui, in sé nulla di speciale, se non fosse per i luoghi e le persone meravigliose che mi ha dato modo di conoscere. Proprio per questo, ci tengo molto a sottolineare, ancora una volta, che a Sorrento ho realmente lasciato il mio cuore. 
Tanto da tornare lì nel  72,   in viaggio di nozze, e ancora, più recentemente, con i miei figli per una vacanza. Siamo stati ospiti dei fratelli Acampora, titolari degli alberghi Bristol, President e Vesuvio, cari amici di quei tempi passati, che hanno accolto nuovamente me e la mia famiglia con un calore unico, e tale da farmi credere che il tempo non fosse mai passato. Era come se fossi rimasto sempre lì, e non me ne fossi mai andato.
Avevo scelto una vacanza in quei luoghi proprio per mostrare ai miei figli, in quale paradiso  il loro papà avesse vissuto uno dei più bei momenti della sua vita…
Con un commosso nodo alla gola e tanta nostalgia,

Saluti Cari  
Rovveno Canzian

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