Sfogo del DS della Shedirpharma Massa Lubrense: non vedo nessun interesse istituzionale per quello che facciamo
Questo il post pubblicato da Fabrizio Ruggiero:
“Abbiamo sempre scelto di fare la cosa più difficile. Al primo anno di serie A nella storia della pallavolo costiera, avevamo la possibilità di prendere un giocatore straniero e lo abbiamo fatto. Potrà passare inosservata ma è l’ennesima sfida per mettere la prua verso la qualità e verso ciò che è necessario fare nel gotha della pallavolo italiana.
Il 19 Giugno il cellulare e Facebook impazzivano di messaggi di auguri e di bacheche che inneggiavano alla nostra favola. Poi …. al momento …. Sempre lo stesso manipolo di amici e dirigenti a perdere sonno e tempo libero per cercare di rendere concreto il sogno della serie A. Di sicuro nel paese di cui portiamo il nome non vedo alcuna tensione e nessun interesse istituzionale vero per quello che facciamo, bisogna ricorrere tutti, quasi come dei mendicanti. La serie A sarà sempre e solo di chi (istituzioni comprese) lavorerà per renderla concreta. Sul carro non c’è più posto per i quaquaraqqua.
Buon Ferragosto agli amici di sempre ed in particolare a chi ha compreso davvero la portata sportiva di quello che abbiamo creato”.
Che dire? Non avendo alcun potere decisionale, l’unica cosa che possiamo fare è quella di esprimere tutta la nostra solidarietà a Fabrizio Ruggiero e agli amici della Shedirpharma Massa Lubrense esortandoli comunque a continuare il cammino intrapreso, promettendogli che saremo al loro fianco in ogni battaglia.
Purtroppo quello che lui afferma non è una novità. Ci duole constatarlo ma è così da sempre. Ci troviamo di fronte ad un substrato culturale molto radicato e difficile da smantellare. Per i talebani nostrani esiste solo uno sport, il calcio, a cui dedicare pagine e pagine di giornali e interminabili trasmissioni televisive anche solo per far sapere come va avanti il ritiro precampionato. Tutto il resto non è degno di attenzione. Figuriamoci la pallavolo che qualcuno arriva a definire sport per signorine o effeminati, mentre il calcio è l'unico sport virile. Ne discende che fatta eccezione dei praticanti e della cerchia di appassionati che lo seguono con assiduità, tutti gli altri sono poco informati su cosa rappresenti realmente lo sport della pallavolo e lo considerano a torto uno sport minore.
Ne ho avuto la conferma due anni fa quando durante l’incontro di A1 femminile tra la Volalto Caserta e l’Imoco Conegliano mi ritrovai seduto al fianco di due arcinoti giornalisti sportivi napoletani. Bastarono pochi minuti di conversazione per rendersi conto che ne sapevano pochissimo sia delle squadre che delle singole protagoniste ed ancora meno delle regole di gioco e dei ruoli delle giocatrici. Vi lascio immaginare la faccia che fecero quando gli dissi che una delle giocatrici in campo alla nascita era di sesso maschile. Era evidentissimo che quella per loro, anche se remunerata, era una scocciatura di cui avrebbero fatto volentieri a meno.
Se era quello il livello di conoscenza e preparazione sull’argomento di due giornalisti sportivi suppongo adeguatamente remunerati per esprimere il loro giudizio sull’evento sportivo che stavano osservando, cosa possiamo aspettarci da persone che in vita loro non sono mai entrate in un palazzetto? Cosa può fregargliene della pallavolo se è stato abituato a guardare solo e sempre partite di pallone.
Il calcio è sicuramente lo sport più seguito ed uno dei più praticati della nazione, ma ci numerose aree del paese in cui, per risultati ottenuti, le altre discipline sportive riescono a prevalere anche sul calcio. In penisola sorrentina, ad esempio, visti i risultati fin qui ottenuti, la pallavolo tutto può essere considerata tranne che uno sport di seconda fascia. Possiamo tranquillamente affermare che il movimento pallavolistico peninsulare ha ottenuto più risultati di tutte le altre discipline messe assieme. Basta considerare che nessun nativo della penisola ha mai messo piede nella serie A di calcio né come giocatore né come allenatore. E lo stesso vale per la serie B se escludiamo il caso di Alfonso Gargiulo (mandato allo sbaraglio dalla Juve Stabia in alcuni spezzoni della disastrosa annata 2013-14 ma che poi in seguito non è mai andato oltre la serie D) e quelli di Tonino Silvestri e Tonino Fiorile una partita in due nel Sorrento 71-72. Zero presenze e di conseguenza zero trofei.
Se volessimo invece enumerare presenze e trofei raccolti dai pallavolisti peninsulare nelle massime serie maschili e femminili rischieremo di passare tutta la giornata al computer. Ci limitiamo a segnalare solo i nomi dei più famosi e vicini: Maurizio Castellano, Monica De Gennaro, Giusy Astarita, Giovanni Maria Gargiulo scusandoci con tutti gli altri che non abbiamo nominato. Per presenze e trofei in serie A e in nazionale prego consultare wikipedia. Tra i tecnici segnalo il nominativo di Peppe Nica allenatore di Minetti Infoplus Vicenza e Ladini Filottrano in A1 femminile e vincitore di numerosi titoli nazionali a livello giovanili uno dei quali con la Libertas Sorrento a livello under 15. Tutto questo senza mai aver avuto a disposizione un palazzetto degno di questo nome.
Qui però è opportuno fare un esame di coscienza ed affermare che se tutto questo è poco conosciuto da chi non fa parte dell’ambiente la colpa è anche nostra che non abbiamo fatto abbastanza per farglielo sapere.
“Se la montagna non viene da Maometto, allora Maometto andrà alla montagna”. Piuttosto che cercare di portare in palestra chi non ci è mai venuto dobbiamo fare tutto il possibile per cercare di portare la pallavolo in mezzo alla gente. Come? Ipotizzo con una partita di pallavolo in piazza, meglio ancora con un quadrangolare tra alcune delle squadre campane di serie A e B magari dedicato a qualche grande pallavolista locale del passato.
Lo so è una cosa molto difficile da realizzare. Allestire un campo di pallavolo in piazza non è uno scherzo, e costerebbe sicuramente tantissimo, ma il mio è un sogno e sognare non costa nulla. Il taraflex già c’è, basta affittare la base di legno su cui montarlo ed il gioco e fatto.
Purtroppo qui in penisola, nonostante i risultati ottenuti, la pallavolo ha sempre ricevuto scarsa attenzione dalle istituzioni. A Piano di Sorrento sono quasi 20 anni che aspettiamo la costruzione di un palazzetto in sostituzione di quello di Pozzopiano che fu demolito troppo frettolosamente. Speriamo che qualcuno dei prossimi candidati a sindaco si ricordi di inserirne il progetto nel proprio programma elettorale.
Per quanto riguarda l’ingaggio del palleggiatore polacco 𝗗𝗼𝗺𝗶𝗻𝗶𝗸 𝗭̇𝘂𝗸𝗼𝘄𝘀𝗸𝗶 ne eravamo a conoscenza da parecchio tempo ma non abbiamo voluto togliere la soddisfazione dell’annuncio alla società. Possiamo tuttavia anticipare che è in arrivo l’annuncio di un altro ingaggio eccellente che riguarda un giocatore che già in passato ha vestito la maglia della Folgore Massa.
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