Calcioscommesse Bari 11 deferimenti, c'è pure Simone Bonomi

giovedì 6 giugno 2013 1 commenti

Il Procuratore Federale, esaminati gli atti di indagine posti in essere dalla Procura della Repubblica di Bari ed espletata la conseguente attività istruttoria in sede disciplinare, ha deferito alla Commissione Disciplinare Nazionale:
per la gara BARI - TREVISO del 11.05.2008 – s.s. 2007 – 2008
1 - BELMONTE Nicola, BONANNI Massimo, ESPOSITO Marco, GANCI Massimo, GILLET Jean Francois, LANZAFAME Davide, RAJCIC Ivan, SANTORUVO Vincenzo, SPADAVECCHIA Vitangelo e STRAMBELLI Nicola, all’epoca dei fatti calciatori tutti tesserati per l’A.S. BARI S.p.A., nonché PIANU William, calciatore tesserato all’epoca dei fatti per il Treviso Football Club 1993 S.r.l., per violazione dell’art. 7, commi 1, 2 e 5, del Codice di Giustizia Sportiva per avere, prima della gara BARI – TREVISO dell’11 maggio 2008, in concorso fra loro e con altri soggetti allo stato non identificati, posto in essere atti diretti ad alterare lo svolgimento ed il risultato della gara suddetta, prendendo contatti ed accordi diretti allo scopo sopra indicato.
Con le aggravanti di cui all’art. 7, comma 6, del Codice di Giustizia Sportiva, della effettiva alterazione dello svolgimento e del risultato della gara per tutti i tesserati suindicati, nonché per ESPOSITO, GANCI, GILLET e LANZAFAME della pluralità degli illeciti commessi e contestati con riferimento alla gara SALERNITANA – BARI del 23.05.2009, di cui nel prosieguo, e per BELMONTE ed ESPOSITO anche rispetto ad altri illeciti che hanno costituito oggetto del procedimento 463pf10-11 e inoltre per SANTORUVO relativamente agli illeciti contestati nel procedimento 33pf11-12.
2 - CAVALLI Simone, DONDA Mariano Martin, GALASSO Gianluca, GAZZI Alessandro, LADINO Santiago, MARCHESE Giovanni, MASIELLO Andrea e STELLINI Cristian, all’epoca dei fatti calciatori tutti tesserati per l’A.S. BARI S.p.A., per la violazione dell’art. 7, comma 7, del Codice di Giustizia Sportiva, per avere contravvenuto al dovere di informare senza indugio la Procura federale, omettendo di denunciare i fatti integranti illecito sportivo con riferimento alla gara BARI – TREVISO dell’11 maggio 2008.
3 - la società A.S. BARI S.P.A.:
a) a titolo di responsabilità oggettiva ai sensi dell’art. 7, commi 2 e 4, e dell’art. 4, comma 2, del Codice di Giustizia Sportiva, in ordine agli addebiti contestati ai propri tesserati BELMONTE Nicola, BONANNI Massimo, ESPOSITO Marco, GANCI Massimo, GILLET Jean Francois, LANZAFAME Davide, RAJCIC Ivan, SANTORUVO Vincenzo, SPADAVECCHIA Vitangelo e STRAMBELLI Nicola.
Con le aggravanti di cui all’art. 7, comma 6, del Codice di Giustizia Sportiva, della effettiva alterazione dello svolgimento e del risultato della gara, nonché della pluralità degli illeciti posti in essere;
b) a titolo di responsabilità oggettiva ai sensi dell’art. 4, comma 2, del Codice di Giustizia Sportiva in ordine agli addebiti contestati ai propri tesserati CAVALLI Simone, DONDA Mariano Martin, GALASSO Gianluca, GAZZI Alessandro, LADINO Santiago, MARCHESE Giovanni, MASIELLO Andrea e STELLINI Cristian.
Per la gara SALERNITANA – BARI del 23.05.2009 – s.s 2008 – 2009
4 - ESPOSITO Marco, STELLINI Cristian, SANTONI Nicola, MASIELLO Andrea, LANZAFAME Davide, GILLET Jean Francois, DE VEZZE Daniele, GUBERTI Stefano, KUTUZOV (Kutuzau) Vitali, PARISI Alessandro, GALASSO Gianluca, BONOMI Simone, CAPUTO Francesco, COLOMBO Corrado, BIANCO Raffaele e EDUSEI Mark, all’epoca dei fatti calciatori tutti tesserati per l’A.S. BARI S.p.A., nonché FUSCO Luca e GANCI Massimo, calciatori tesserati all’epoca dei fatti per la SALERNITANA, nonché ancora D'ANGELO Cosimo, all'epoca dei fatti dirigente della SALERNITANA, per violazione dell’art. 7, commi 1, 2 e 5, del Codice di Giustizia Sportiva per avere, prima della gara SALERNITANA - BARI del 23 maggio 2009, in concorso fra loro e con altri soggetti allo stato non identificati, posto in essere atti diretti ad alterare lo svolgimento ed il risultato della gara suddetta, prendendo contatti ed accordi diretti allo scopo sopra indicato.
Con le aggravanti di cui all’art. 7, comma 6, del Codice di Giustizia Sportiva, della effettiva alterazione dello svolgimento e del risultato della gara, nonché, per ESPOSITO Marco, GANCI Massimo, GILLET Jean Francois e LANZAFAME Davide, della pluralità degli illeciti commessi e contestati con riferimento alla gara BARI – TREVISO del 11.05.2008, di cui in precedenza, e per ESPOSITO, GUBERTI, STELLINI, PARISI e MASIELLO A., anche rispetto ad altri illeciti sportivi che hanno costituito oggetto del procedimento 463pf10-11 e inoltre per SANTONI relativamente agli illeciti contestati nei procedimenti 1615pf10-11 e 33pf11-12 e inoltre per STELLINI relativamente agli illeciti contestati nel procedimento 1075pf11-12.
5 - GAZZI Alessandro, BARRETO Paulo Vitor de Souza, all’epoca dei fatti calciatori tutti tesserati per l’A.S. BARI S.p.A., per la violazione dell’art. 7, comma 7, del Codice di Giustizia Sportiva, per avere contravvenuto al dovere di informare senza indugio la Procura federale, omettendo di denunciare i fatti integranti illecito sportivo con riferimento alla gara SALERNITANA - BARI del 23 maggio 2009.
6 - la società A.S. BARI S.P.A.:
a) a titolo di responsabilità oggettiva ai sensi dell’art. 7, commi 2 e 4, e dell’art. 4, comma 2, del Codice di Giustizia Sportiva, in ordine agli addebiti contestati ai propri tesserati Marco ESPOSITO, Cristian STELLINI, Nicola SANTONI, Andrea MASIELLO, Davide LANZAFAME, Jean Francois GILLET, Daniele DE VEZZE, Stefano GUBERTI, Vitali KUTUZOV (Kutuzau), Alessandro PARISI, Gianluca GALASSO, Simone BONOMI, Francesco CAPUTO, Corrado COLOMBO, Raffaele BIANCO e Mark EDUSEI.
Con le aggravanti di cui all’art. 7, comma 6, del Codice di Giustizia Sportiva, della effettiva alterazione dello svolgimento e del risultato della gara, nonché della pluralità degli illeciti posti in essere;
b) a titolo di responsabilità oggettiva ai sensi dell’art. 4, comma 2, del Codice di Giustizia Sportiva in ordine agli addebiti contestati ai propri tesserati GAZZI Alessandro e BARRETO Paulo Vitor de Souza.

Share/Bookmark

Canzian: “a Sorrento ho lasciato il cuore”

mercoledì 5 giugno 2013 0 commenti

Nel ricostruire la storia del Sorrento ad un certo punto ci siamo trovati di fronte ad un nutrito numero di giocatori di cui avevamo solo il cognome ma ci erano ignari tutti gli altri dati utili a completare il profilo anagrafico (nome di battesimo, data e luogo di nascita). Tra questi anche Canzian ala destra del Sorrento nella stagione 1968-69, quella dello spareggio con la Turris per la promozione in C. Dopo una lunga ricerca sul web siamo riusciti a trovare una figurina del 1969-70 e che ci ha permesso di conoscere il nome di battesimo, Rovveno e successivamente un numero di telefono, che abbiamo subito composto, riuscendo a metterci in contatto con la persona che cercavamo.  
Canzian è rimasto molto contento della telefonata ricevuta ed oltre ai dati anagrafici mancanti ci ha fatto avere anche alcune foto della sua esperienza in rossonero e una breve lettera di accompagnamento in cui ripercorre la sua carriera da calciatore.
Sapendo di fare cosa gradita a molti tifosi del Sorrento vi riproponiamo la lettera che ci ha inviato e che speriamo possa essere la prima di tante altre, scritte da chi ha avuto una esperienza più o meno lunga in maglia rossonera.

Cari Amici,
la mia è una breve storia. Il mio ingresso nel mondo del calcio si è realizzato attraverso le squadre degli oratori, non certo grandi club che formano giocatori, ma piccole realtà, forse ormai perdute, governate dal puro “fai da te”.
Dai diciassette ai vent’anni ho giocato nella squadra del mio piccolo paese, Broni, che militava in prima categoria. Dopo il servizio militare, venni reclutato da un paese vicino, Casteggio,  salendo di categoria e giocando una stagione in Promozione. 
Alla fine del campionato, fui chiamato a sostenere un provino nella squadra dell’Entella di Chiavari, che militava nel girone A della serie C. 
Il provino andò bene, fui acquistato, e disputai trenta partite realizzando 10 reti e  risultando il goleador della squadra.
L’anno successivo passai al Sorrento; vincemmo il campionato e mi misi in evidenza segnando 9 gol, tanto che venni venduto al Taranto, approdando così in serie B. 
Credevo di essere “arrivato”, ma invece da lì iniziarono tutti i miei guai: infortuni gravi, incomprensioni (inevitabili quando non puoi giocare) e anche errori miei, dettati sia dalla giovane età, sia dalla completa solitudine nella quale mi sono trovato nel momento di prendere decisioni importanti. 
Tutto si trascinò con alti e bassi fino alla fine del campionato. Speravo, in cuor mio, in un ritorno al Sorrento, poiché ero ancora in comproprietà, ma alla fine si decise per il mio passaggio definitivo al Taranto. 
Deluso, non mi presentai al ritiro e venni ceduto in prestito al Noto, squadra siciliana militante in serie D. Inizialmente accettai solo per l’ingaggio importante, al termine, ricordo solo le persone fantastiche che ho avuto modo di conoscere. 
L’anno successivo venni ceduto al Messina. L’offerta economica era una di quelle decisamente allettanti (forse lo sarebbe anche oggigiorno!), tuttavia rifiutai, poiché contestualmente, il 17 gennaio del 1972 iniziava la mia carriera in tutt’altro ambito; fui assunto infatti da una banca Milanese. 
Dopo sei mesi di lontananza dai campi di calcio, ritornai a giocare nella mia vecchia squadra del Casteggio, con la quale vinsi due campionati consecutivi di promozione, ed anche entrambe le relative finali per il passaggio in serie  D.
Tuttavia, a causa dei costi eccessivi che la categoria superiore avrebbe richiesto, la società decise di restare comunque nella serie inferiore. Quel Casteggio era davvero una squadra molto forte, e da lì a poco avremmo vinto anche la coppa Italia dilettanti in una finale al Meazza di San Siro, proprio contro una squadra Campana, la  San Giuseppese.
Finché arrivarono gli anni ottanta e da quel momento in poi mi dedicai solo a campionati aziendali  tra Banche.
La mia storia e tutta qui, in sé nulla di speciale, se non fosse per i luoghi e le persone meravigliose che mi ha dato modo di conoscere. Proprio per questo, ci tengo molto a sottolineare, ancora una volta, che a Sorrento ho realmente lasciato il mio cuore. 
Tanto da tornare lì nel  72,   in viaggio di nozze, e ancora, più recentemente, con i miei figli per una vacanza. Siamo stati ospiti dei fratelli Acampora, titolari degli alberghi Bristol, President e Vesuvio, cari amici di quei tempi passati, che hanno accolto nuovamente me e la mia famiglia con un calore unico, e tale da farmi credere che il tempo non fosse mai passato. Era come se fossi rimasto sempre lì, e non me ne fossi mai andato.
Avevo scelto una vacanza in quei luoghi proprio per mostrare ai miei figli, in quale paradiso  il loro papà avesse vissuto uno dei più bei momenti della sua vita…
Con un commosso nodo alla gola e tanta nostalgia,

Saluti Cari  
Rovveno Canzian

Share/Bookmark

XII Trofeo Peppe Cappiello dal 21 al 23 giugno


Quest’anno quelli della Lega Navale di Sorrento hanno fatto le cose in grande. E per la dodicesima edizione del Trofeo Peppe Cappiello hanno allestito una tre giorni indimenticabili per gli amanti della Vela.
Si comincia venerdì 21 giugno alle ore 19.00 presso Hilton Sorrento Palace con l’evento "Passaggio a Nord Ovest". Nel 2012, la Best Explorer è stata la prima barca italiana, con equipaggio interamente italiano a completare il famoso passaggio a Nord Ovest, la traversata artica sulla rotta seguita per la prima volta dall'esploratore norvegese Roald Amundsen (1906-1909). Roberto Oberti, uno dei protagonisti, racconterà la sua esperienza.
Il giorno seguente sabato 22 giugno alle ore 12.00 si svolgerà il “Peppe Cappiello Match Race Meteor”. Quattro imbarcazioni Meteor si sfideranno in avvincenti Match Race nelle acque antistanti gli stabilimenti balneari di Sorrento. Sarà possibile assistere alle regate, oltre che dalle scogliere degli stabilimenti, anche da terra affacciandosi alla terrazza della Villa Comunale di Sorrento o da Piazza Vittorio Veneto.
La sera del sabato alle ore 20.30 al Borgo di Marina Grande ci sarà la "Festa della Vela" dove si potranno gustare le migliori pietanze dei Ristoranti di Sorrento e le Birre Artigianali offerte dal Birrificio Sorrento. Ingresso libero e gratuito per i regatanti.
Domenica 23 giugno gran finale con disputa della Regata di Flotta del Trofeo Peppe Cappiello che quest'anno prevederà anche la Classe Meteor. La gara avrà inizio alle ore 12.00 esi svolgerà nelle acque antistanti Marina Grande.

Fonte: Lega Navale Sorrento

Share/Bookmark

Per il Sorrento è già tempo di rimettersi in marcia

In casa Sorrento la delusione per la sconfitta di Prato è ancora troppo grande, ma non è possibile sprecare tempo prezioso. Bisogna subito mettersi in marcia per programmare la nuova stagione. Ci sono da recuperare tre settimane di ritardo rispetto alle squadre non coinvolte nelle appendici di Playoff e Playout e soprattutto ci sono da prendere diverse decisioni importanti per il futuro della squadra rossonera. Consapevoli di tutto ciò, i due presidenti Ronzi e Duranti si sono incontrati questa mattina a Napoli per una primo scambio di idee e per redigere il calendario dei prossimi incontri che vedranno coinvolti anche gli altri dirigenti a cominciare dall’amministratore delegato, avvocato Francesco D’Angelo. Il prossimo incontro dovrebbe esserci già nel fine settimana.
Bisognerà innanzitutto ridefinire l’asseto dirigenziale e probabilmente chiarire anche le sfere di competenza.  Fatto questo si dovrà decidere se riconfermare o meno il DS Salvatore Avallone che si vocifera potrebbe accasarsi alla Salernitana abbandonando una piazza che lo ha spesso indicato come uno dei principali colpevoli della disastrosa annata della squadra rossonera.
La terza mossa sarà quella di scegliere l’allenatore che dovrà guidare la squadra nella prossima stagione. Quella di domenica scorsa è stata quasi sicuramente l’ultima partita di Papagni sulla panchina del Sorrento. Lui sicuramente l’anno prossimo non ci sarà.
Una volta scelti il direttore sportivo e l’allenatore si dovrà ricominciare a ricostruire una squadra che a partire dal primo luglio potrà contare solo su pochissimi giocatori essendo quasi tutti gli elementi della rosa attuale in scadenza di contratto.
Contemporaneamente, ci sarà da stabilire dove giocare il prossimo torneo. La scorsa estate il Sorrento aveva scelto come campo interno il Simonetta Lamberti di Cava de’ Tirreni, poi però ci fu il pasticciaccio dei calendari, e per ovviare si cercò di andare a giocare al Menti di Castellammare, scatenando la dura reazione dei sostenitori stabiesi che non volevano il Sorrento sul proprio campo. Alla fine il direttore generale della Lega Pro, Francesco Ghirelli, concesse al Sorrento una deroga speciale consentendogli di giocare un altro anno al Campo Italia. Con la fine del campionato la deroga è venuta meno e bisognerà quindi trovare un nuovo impianto disposto ad ospitare le gare interne dei rossoneri in attesa che l’amministrazione comunale metta mano alla ristrutturazione del Campo Italia e la porti a termine.
Solo allora si potrà procedere ad iscrivere la squadra al prossimo campionato di Seconda Divisione che inizierà domenica primo settembre 2013 con la prima giornata che sarà giocata di sera, … e chissà che dopo aver perfezionato l’iscrizione alla Seconda Divisione non si possa anche richiedere il ripescaggio in Prima.
Per il momento non c’è nulla di ufficiale, ma è molto probabile che anche quest’anno non tutte le aventi diritto riusciranno ad iscriversi al campionato, lasciando liberi più di un posto sia in Prima che in Seconda Divisione.

Share/Bookmark

Sindaco facci il Campo

martedì 4 giugno 2013 2 commenti

Inutile continuare a macerarsi il fegato su quanto successo. Che parecchi giovani non fossero adatti alla C1 lo sapevamo già a settembre. Erano degli aspiranti promesse e tali sono rimasti. Nessuno di loro ha fatto il salto di qualità che ci avrebbe permesso di tirarci fuori dalla sabbie mobili della bassa classifica. Se hai comprato un ronzino non lo puoi portare alle corse dei purosangue e sperare che vinca. Balzano, Ciampi, Kostadinovic, Fusar Bassini, Ansalone, Iuliano, Di Dio e compagnia cantante hanno fatto quello che sapevano e potevano fare. Se volevamo essere competitivi con i giovani ci dovevamo muovere per tempo, non all’ultimo giorno di mercato quando erano rimasti solo gli scarti. Questo per dire che qualche attenuante ce l’ha pure Avallone, che per giunta è stato mandato al mercato con quattro spiccioli. Se vuoi pasteggiare a caviale e champagne devi tirar fuori i soldi, altrimenti devi accontentarti di lenticchie e Tavernello.
Adesso dobbiamo pensare al futuro, e sappiamo tutto che il nostro futuro dipende dalla ristrutturazione del Campo Italia. Non c’è più tempo da perdere. Bisogna iniziare subito, presentando quando meno il progetto di quello che si vuole fare. Far capire alla gente che non si vuole costruire un altro San Siro ma solo rendere più accogliente l’impianto esistente. Una ristrutturazione che venga anche incontro agli interessi degli alberghi adiacenti è possibile. Se gli si lascia balenare la possibilità di non essere più ingabbiati ad ogni incontro interno saranno i primi a pretendere una ristrutturazione dell’impianto. La cosa è fattibile. Facciamogli capire che un impianto al passo coi tempi potrebbe schiudere tante altre opportunità alla città indipendenti dalla serie in cui gioca il Sorrento. Tanto per dire, si potrebbe organizzare un Viareggio al femminile.
Discutiamone. Tiriamo fuori le carte. Il più presto possibile. Domani non a settembre. Per quella data dovranno già cominciare i lavori. Diamo qualche certezza a chi deve mettere i soldi per rifondare la squadra. Diamo qualche certezza anche a chi gestisce la Lega Pro. Assicuriamogli con i fatti che Sorrento avrà un campo nuovo per l’estate 2014, e si schiuderanno anche le porte di un ripescaggio immediato in Prima Divisione. Col ripescaggio ci assicureremmo quanto meno altri due campionati di Terza Serie. L’anno prossimo non ci saranno le retrocessioni, e la squadra potrebbe andarsene a giocare fuori con un anno sapendo che poi l’anno successivo avrebbe a disposizione un impianto all’altezza. Tutto questo sarà possibile solo se l’amministrazione comunale si muove subito. Dia quanto meno un segnale che si sta muovendo. Ci faccia sapere a che punto è la pratica.
Se non si fanno sentire loro, facciamoci sentire noi. Costringiamoli a darci una risposta il più presto possibile. Chiediamogli tutti insieme di farci il nuova campo, se non proprio andando materialmente tutti insieme al Comune, almeno sfruttando i social network.

Share/Bookmark

Santambrogio positivo all'Epo

lunedì 3 giugno 2013 0 commenti

Il ciclista italiano Mauro Santambrogio è risultato positivo all'Epo ad un controllo antidoping effettuato il 4 maggio, al termine della prima tappa del Giro d'Italia. Il test è stato disposto dall'Uci e la positività è stata riscontrata dal laboratorio di Roma. Il ciclista lombardo, vincitore della quattordicesima tappa e poi nono nella classifica finale della corsa rosa, è tesserato per la Vini Fantini-Selle Italia, la stessa squadra per la quale correva Danilo Di Luca, anche lui trovato positivo all'Epo poco prima del Giro.
Subito dopo che si è diffusa la notizia della positività Mauro Santambrogio è stato interpellato dalla stampa per conoscere la sua versione dei fatti. Questa la sua giustificazione a caldo: ''Posso solo dire che sono incredulo per quello che è successo e chiederò prima possibile le controanalisi''.
Contemporaneamente l'Unione ciclistica internazionale ha comunicato che Mauro Santambrogio è ''stato sospeso provvisoriamente'', dopo essere stato trovato positivo. ''La decisione - fa sapere l'organismo – è stata presa dopo una relazione del laboratorio accreditato dalla Wada, a Roma, per un controllo delle urine del corridore''. ''Santambrogio - conclude l'Uci - adesso ha il diritto di richiedere le controanalisi''.
Infine ecco il commento del ds della Vini Fantini-Selle Italia (la squadra di Santambrogio), Luca Scinto, alla notizia della positività del corridore. ''Sono davvero amareggiato, colpito, nauseato. Evidentemente, la mamma degli imbecilli è sempre incinta. Non so cosa stia succedendo, non trovo le parole per spiegarlo: cosa dovrei dire? A questo punto smetto col ciclismo, perché non c'è proprio da fidarsi dei corridori. Se lo avevo fra le mani, lo picchiavo. Ora siamo tutti rovinati''. 

Share/Bookmark

Chiediamo scusa al Presidente Ronzi

Ieri pomeriggio la scellerata decisione presa da Papagni, al 59esimo minuto di Prato-Sorrento, di sostituire Arcuri con Konan ha portato dapprima alla rete del 2-1 messa a segna da Aiman Napoli e subito dopo alla contestazione dei tifosi rossoneri dapprima nei confronti dello stesso Papagni e poi verso parte della dirigenza del Sorrento.
La contestazione è andata aventi per diversi minuti. Ad un certo punto il Presidente Ronzi, che non era tra quelli nominati dai contestatori e che in altre occasioni era riuscito sempre a dialogare civilmente con i tifosi, si è avvicinato alla rete che divideva il settore ospiti dalla tribuna centrale per cercare di calmare la bufera. Purtroppo però tra i contestatori ce n’era qualcuno che ormai aveva perso il lume della ragione e così il tentativo del presidente ha avuto come unico risultato quello di farlo diventare anche a lui oggetto di contestazione.  
Mi trovavo a pochi metri dal Presidente, nel tentativo di dargli man forte per calmare i contestatori ed ho sentito perfettamente gli insulti che gli sono stati rivolti. Insulti che Ronzi non merita di ricevere. Lui che è prima di tutto un tifoso del Sorrento. Ieri prima dell’inizio dell’incontro è venuto in tribuna stampa per salutare Gianni Siniscalchi e ci ha raccontato per essere lì in tempo per non perdersi la partita aveva affrontato un lungo viaggio dapprima in aereo e poi in macchina.
Ricordiamoci che senza l’apporto economico della MSC il Sorrento quasi sicuramente non esiterebbe. Dissociamoci da quei pochissimi tifosi (due o tre) che hanno superato il limite della civile contestazione rischiando con il loro comportamento di costringere tutti gli occupanti del settore ospiti a rimanere all’interno dello Stadio fino a sera.
Per chi non lo sapesse, il dirigente della Polizia di Stato aveva già chiamato i rinforzi ed aveva intenzione di tenere i tifosi rossoneri all’interno dello stadio fin quanto no si fossero calmati. Fortunatamente a fine gara ci ha pensato Gegè Rossi a riportare la calma andando sotto il settore ospiti per parlare con i tifosi. Altrimenti chissà a che ora saremmo tornati a casa.
Sono sicuro che molti la pensano come me. Tutti quelli che vanno in trasferta per assistere alla partita e non per combattere le guerre. Quelli che pensano che nello sport si può anche perdere e non si debba sempre vincere. Finita la partita, prima di uscire dallo stadio, mi sono avvicinato all’addetto stampa del Prato e gli ho fatto i complimenti per la vittoria, dicendogli pure che ci ritroveremo e che la prossima volta toccherà a noi festeggiare.
Prima di concludere ci tengo a precisare che non sono a libro paga ne del Sorrento ne della MSC. Sono prima di tutto un tifoso del Sorrento che cerca di fornire una informazione altrimenti latitante senza ricevere compensi da nessuno ma rimettendoci tantissimo tempo e pure parecchi soldi. Non abbiamo una TV, non abbiamo una radio, non abbiamo un giornale. Metropolis anche se ci scrivono Salvatore Dare e Josè Astarita è di Castellamare. Scrivo quello che penso e se c’è da dire che la società ha sbagliato a mandar via Bucaro per sostituirlo con Papagni lo dico.
Questa volta invito tutti quelli che la pensano come me a scusarsi immediatamente con il Presidente Ronzi. Mandiamo oggi stesso una delegazione di tifosi a Roma per porgere le scuse al presidente chiedendogli di restare vicino al Sorrento anche in futuro. Se qualcuno la pensa diversamente è libero di farlo, ma io non sto al loro fianco.    

Share/Bookmark

Prato-Sorrento 2-1 Highlights

Qui sotto il servizio filmato del TG3 della Toscana sull'incontro di ieri pomeriggio tra Prato e Sorrento che ha condannato i rossoneri alla retrocessione in Seconda Divisione.


Share/Bookmark

DISCLAIMER - Penisola Sport è un blog d’informazione senza scopi di lucro, i cui contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali industrie dell'editoria o dell'intrattenimento. La testata ambisce ad essere una piena espressione dell'art. 21 della costituzione italiana. Pur essendo normalmente aggiornato più volte quotidianamente, non ha una periodicità predefinita e non può quindi considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001.

L'autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone. L'autore si riserva, tuttavia, la facoltà di rimuovere quanto ritenuto offensivo, lesivo o contrario al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti di cui si scrive. Alcune fotografie possono provenire da internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio. Eventuali detentori dei diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione o citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.