È vicino il ripescaggio della Casertana in Seconda Divisione dopo l'esclusione dai campionati di Treviso, Campobasso, Borgo a Buggiano e Andria. Nei prossimi giorni la Lega di Mario Macalli effettuerà un sopralluogo allo stadio "Pinto" per valutarne la messa a norma ed il rispetto di alcuni vincoli tra cui l'impianto di videosorveglianza. Il presidente Giovanni Lombardi avvierà la richiesta di ripescaggio cercando di chiudere anche la partita societaria: vicino l'ingresso dell'imprenditore, e consigliere comunale a Caserta, Pasquale Corvino col 25% delle quote azionarie.
Chiederà il ripescaggio, con esito sicuro, anche la Virtus Vecomp Verona del presidente-allenatore Gigi Fresco (volontà appena ufficializzata tramite un comunicato). La settimana prossima deciderà il Gavorrano il proprio destino, ma pare che si vada verso la richiesta di ammissione al prossimo campionato di Seconda Divisione. Potrebbe completare il quadro la Virtus Castelfranco: la Turris, infatti, ha già fatto sapere di voler ripartire dalla D mentre il Fano, dopo il ripescaggio del 2010, non potrà presentare un'ulteriore domanda.
Fuori gioco il Foligno, a rischio iscrizione anche in D. Naturalmente ci sarà da valutare la posizione delle altre nove società sub judice: Nocerina, Aurora Pro Patria, Tritium, Vicenza, Bellaria Igea Marina, Chieti, Rimini, Portogruaro e Sambaendettese.
C'è tempo fino al 16 luglio per regolarizzare tutto davanti alla Covisoc. Ma qualche altra esclusione potrebbe aprire le porte ad altri ripescaggi. Per procedere al ripescaggio in Seconda Divisione è necessaria una fidejussione di 700mila euro più 100mila euro a fondo perduto (per la sola richiesta) e la quota di iscrizione, 36mila euro.
Stefano Sica
