Leonardo Lugli: "Contento di essere rimasto alla Folgore"
Contento
di rimanere alla Folgore Massa, e quant’è stato semplice convincerti a
riprendere da dove l’epidemia ha interrotto tutto, nel bel mezzo di una
stagione che stava regalando grandi soddisfazioni?
“Devo ammettere che la sospensione mi ha fatto rosicare parecchio. Ci tenevo a completare il percorso per capire dove saremmo potuti arrivare, anche perché lo stop è giunto esattamente nel momento in cui le gare iniziavano a diventare più calde. L’amarezza è tanta, perché mi resta la sensazione di aver lasciato qualcosa di incompiuto. All’inizio del mercato ho ricevuto tante proposte, ma quando il ds Ruggiero mi ha chiamato illustrandomi le strategie ed i nomi che avrebbero composto il nuovo roster, non ho esitato un attimo a seguire il cuore vestendomi nuovamente di biancoverde. È la prima volta in carriera che resto per 2 stagioni di fila nello stesso posto: a Sorrento mi son trovato benissimo, conosco l’ambiente, ho instaurato un gran feeling con tutti, per cui non avrei avuto alcun motivo valido per cambiare aria”.
Qual è il bilancio della tua prima stagione in maglia biancoverde?
“Per quanto riguarda l’aspetto sportivo, preferisco siano gli altri a giudicare. Dal punto di vista emotivo è stata un’esperienza bellissima, per le qualità umane e tecniche del gruppo e la competenza della società. Credo in questo progetto, e so per certo che qualora riuscissimo a centrare il traguardo, questo club non avrebbe alcun tipo di problema ad affrontare la Serie A. Per ciò che invece concerne la parte più strettamente professionale, mi sono trovato benissimo a lavorare con il mister Esposito. È molto esigente, parco di complimenti, ma sa sempre dirti dove e come sbagli, spronandoti così a fare sempre meglio. Personalmente preferisco lavorare con un tecnico simile, piuttosto che ricevere pacche sulle spalle come contentino per una giocata riuscita bene. Il mio bagaglio di colpi è sensibilmente aumentato, ho ritrovato il feeling con il campo dopo 2 stagioni in cui non ero titolare, e mi mancavano tantissimo le sensazioni belle di quando metti giù i palloni caldi o i rimproveri per qualche errore”.
La tua emozione più grande della scorsa stagione?
“Il ricordo più bello è senza ombra di dubbio la sfida di ritorno contro Letojanni in casa nostra. Credo che molti ci davano per spacciati quando eravamo 1 set pari e sotto 16-20 nel terzo. Se i nostri avversari lo avessero portato a casa, avremmo dovuto compiere un autentico miracolo portando il match al tie-break per poi vincere anche il golden set. Con tanto carattere siamo riusciti a rimontare, mettendo poi la partita in discesa e chiudendola in 4 set”.
All’interno di un gruppo già forte e compatto, arriva anche Gionchetti con cui hai condiviso la gioia della Junior League a Treviso. Che contributo può dare in termini di qualità alla squadra?
“Ho conosciuto Gionchetti proprio nel corso della stagione disputata insieme a Treviso, e siamo molto amici anche fuori dal campo. È un ragazzo che lavora sodo, e all’interno di un gruppo sa essere un valore aggiunto. Che sia un semplice aspetto tecnico o un momento all’interno di una gara, sa sempre trovare il modo giusto per caricare i compagni nei momenti di difficoltà. Ha qualità umane importanti, e sono felicissimo che anche lui abbia sposato il progetto Folgore”.
Com’è stato il tuo rapporto con pubblico e ambiente?
“Straordinario. Un grande tifoseria, molto calda, che è stata sempre al nostro fianco sostenendoci senza sosta sia nelle vittorie che nelle sconfitte. Un pubblico al quale non abbiamo nulla da rimproverare. Anzi, forse abbiamo noi un piccolo debito da saldare!”
Quali saranno le ambizioni per la prossima stagione?
“Mi aspetto un campionato competitivo come quello appena trascorso e forse anche di più. Molte squadre hanno approfittato del periodo di stop considerandolo come una sorta di transizione verso la nuova stagione, e si sono rinforzate notevolmente sul mercato. La nostra ambizione sarà quella di portare a casa tutto ciò che sarà possibile. Non ci dobbiamo nascondere, ma lavorare sodo, perché l’ossatura del gruppo è rimasta intatta e sono sicuro che anche con i nuovi innesti ci troveremo benissimo sia in palestra che sul parquet”.
Giovanni Minieri
Ufficio Stampa e Comunicazione
ShedirPharma Folgore Massa
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