Sorrento-Pavia 2-2 (Highlights)

lunedì 12 settembre 2011 0 commenti

Qui gli highlights dell'incontro Sorrento-Pavia 2-2 reti di Ginestra (rigore), Falco, Galabinov e D'Errico. Il filmato è quello trasmesso dal Tg3 regionale campano di domenica sera.

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Sorrento Pavia 2-2 (Sala Stampa)


Queste le principali dichiarazioni rilasciate in sala stampa dai protagonisti dell’incontro tra il Sorrento e il Pavia. La registrazione integrale di ciascun intervento può essere ascoltata cliccando sui player al termine dell’articolo.
Sarri (allenatore Sorrento) - Non ci è andata bene. Abbiamo sofferto in alcuni momenti della partita però al tirar delle somme abbiamo sbagliato un rigore, abbiamo preso un palo e abbiamo sbagliato una doppia colossale occasione da rete al 93’ con Carlini.
Sapevamo che la partita sarebbe stata così, loro per caratteristiche in questo momento sono pericolosissimi. Tra due mesi forse non riusciranno più a fare le stese cose, ma noi li abbiamo incontrati ora e dobbiamo accettare il pari e pensare alla prossima partita.
Sul 2 a 1 avrei voluto mettere Tognozzi al posto di Ginestra e giocare con tre mediani, ma il pallone è rimasto in gioco e loro hanno fatto gol.
Per finire Sarri torna a dire la sua sull’orario a cui si è giocato. Andare in campo alle 15, di questi tempi, è un attentato alla salute dei giocatori. Se si aspetta la morte di qualche ragazzo per poi prendere provvedimenti lo dicano chiaramente. C’erano oltre 30 gradi all’ombra e con la superficie artificiale la temperatura aumentava ulteriormente. Credo che in panchina esposti al sole si sia arrivati oltre i 50 gradi.
Galabinov (attaccante Sorrento) - Questa partita meritavamo sicuramente di vincerla purtroppo non siamo stati fortunati. Sono contento per il gol realizzato dopo pochi minuti che ero entrato in campo. Vanin ha fatto una grande azione e mi ha dato una palla perfetta da mettere in rete. Sono stato aiutato anche dal movimento di  Ginestra che l’ha fatta scorrere e quando mi è arrivata ho tirato senza nemmeno vedere dove era la porta.
Domenicali (allenatore Pavia) - Abbiamo fatto un ottima partita venendocela a giocare a viso aperto. Alla fine ne è uscito fuori un 2 a 2 che penso sia giusto e meritato. La mia squadra ha fatto molto bene sul campo del Sorrento che è attrezzato per la vittoria finale. Il rigore sbagliato da Ginestra ha influito moltissimo sul risultato finale. Se fossimo andati sul due a zero sarebbe stato molto più difficile raddrizzare la gara.

Ascolta Sarri (allenatore Sorrento)

Ascolta Galabinov (attaccante Sorrento)

Ascolta Domenicali (allenatore Pavia)

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Grande successo per il Trofeo De Martino

domenica 11 settembre 2011 0 commenti


Il Trofeo Eduardo De Martino compie con questa edizione 2011 il suo ventitreesimo compleanno, ma gli anni non si fanno sentire e l’entusiasmo dei partecipanti e degli organizzatori, sembrano quelli dei primi anni; ottimo successo di partecipazione in mare, con 30 imbarcazioni provenienti da tutta la Campania, ed in banchina, con un pubblico di appassionati che hanno animato il porto di Sorrento lungo il molo e la spiaggia sottostante l’Hotel Vittoria. Il grande protagonista della consueta due giorni di regate a Sorrento, è stato comunque il vento, dolce da ovest nella giornata di sabato ed un forte ponente nella regata della domenica, che ha permesso a questi “gioielli del mare” di sfilare lungo la costa sorrentina. Il Trofeo Eduardo De Martino, che si aggiudica in base ad un combinato punteggio di prestazioni agonistiche e di esame di omologia ed autenticità, è stato assegnato, ex aequo, all’imbarcazione Tampasia, dell’armatore Scarselli di Castellammare di Stabia (vincitore però per maggiore anzianità dell’anno di costruzione) ed al monotipo Aquila, di Rodolfo Izzo, entrambe vincitrici anche nelle prove di regata, rispettivamente nelle classi Crociera e Regata; nella classe vela latina, quest’anno numerosissima con 16 imbarcazioni, ha vinto, nella sezione gozzi, il velocissimo scafo sorrentino Santa Rosa del Comandante Giancarlo Antonetti, già vincitore quest’anno del Trofeo delle Tre Torri a Pisciotta, e nella sezione lance, il Salvatore del timoniere- armatore Michele Russo; lo splendido gozzo Santa Maria del Lauro, vanto della marineria metese (che in regata ha imbarcato un randista proveniente addirittura dal Regno Unito) e costruito dal maestro d’ascia Michele Cafiero, si è aggiudicato la prestigiosa prova di omologia ed autenticità, mentre nella classe dinghy, vittoria per “Fara”, dinghy 14een feets dell’ammiragliato inglese, oggi in dotazione all’associazione “Asso Vel’a Tarchia”. Da segnalare, quest’anno, la presenza delle migliori testimonianze della cantieristica in penisola sorrentina, con la partecipazione dei maestri d’ascia Michele Cafiero, di Meta, Cataldo ed Antonino Aprea, del borgo di Marina Grande a Sorrento, con il gozzo a vela latina “Farama”, e di Giovanni Cammarano, proveniente da Pisciotta con il gozzo Sangiovese; le flotte più numerose, quella metese, proveniente dal “Circolo Nautico Marina di Alimuri” e dall’associazione “Amici del Mare”, e sorrentina, con l’Asso vel’a Tarchia, hanno accolto le imbarcazioni provenenti dai circoli nautici di Pisciotta e Salerno, dalle sezioni della Lega Navale di Castellammare di Stabia e Torre del Greco, dai circoli nautico Riviera Massa e Portosalvo Girolamo Vitolo, dai borghi marinari di Marina Grande e Marina della Lobra; presente, in rada, anche l’imponente brigantino a palo della lunghezza di 70 metri “Sea Cloud II”, che ha di fatto preso la scena all’Amerigo Vespucci, ancora in navigazione, ma che comunque ha inviato il saluto formale del suo Comandante. Bella e frizzante la premiazione, cui ha partecipato, tra gli altri, per il Comune di Sorrento l’entusiasta assessore Michele Bernardo, che ha speso parole di elogio per la passione ed il “cuore” degli organizzatori di questa splendida manifestazione velico-culturale sorrentina che, con sobrietà, semplicità e amore per il mare porta lustro e notorietà alla città di Sorrento, e costituisce un patrimonio da tutelare e preservare.

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Vota il miglior rossonero in Sorrento-Pavia

Dopo la prima giornata (Monza-Sorrento) che ha visto il successo del bomber Ginestra (43%) che ha preceduto Carlini e Armellino (entrambi al 13%), siete chiamati a votare il migliore in campo per l'incontro interno con il Pavia terminato 2-2.
Ecco la lista dei 14 rossoneri mandati in campo da Sarri. A voi la scelta del migliore.
Rossi
Vanin
Nocentini
Terra
Bonomi
Camillucci
Armellino
Corsetti
Carlini
Bondi
Ginestra
Galabinov
Sabato
Tognozzi

  
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Qui sotto l'elenco dei vincitori del concorso partita per partita

Prima giornata: Monza-Sorrento 0-3 Ciro Ginestra 

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A Sorrento striscione per la liberazione di Gianmaria Cesaro


Oggi pomeriggio al Campo Italia di Sorrento prima del fischio di inizio della gara di campionato fra il Sorrento ed il Pavia, le due squadre hanno mostrato al pubblico uno striscione rosso nero lungo 10 metri con la scritta "LIBERO GIANMARIA CESARO DALLE MANI DEI PIRATI".
L’iniziativa promossa dal Vice Presidente rossonero Gaetano Mastellone con l'autorizzazione del Presidente Mario Gambardella e del Presidente della Lega di Prima Divisione Mario Macalli, aveva lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica e il governo sul dramma che sta vivendo la famiglia del giovane marinaio di Piano di Sorrento prigioniero dei pirati dall’8 febbraio scorso insieme agli altri 21 componenti dell’equipaggio della petroliera “Savina Caylyn” al largo della costa somala. Attraverso lo sport si desidera lanciare un forte messaggio di solidarietà e vicinanza verso Gianmaria e verso i marinai rapiti.




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Occasione sprecata


Sorrento-Pavia 2-2 Rossoneri due volte avanti, due volte ripresi.

Sorrento: Rossi, Vanin, Terra, Nocentini, Bonomi (74' Sabato), Camillucci (79' Tognozzi), Armellino, Corsetti (69' Galabinov), Carlini, Bondi, Ginestra. A disposizione: Chiodini, Di Nunzio, Greco, Niang. Allenatore: Sarri.
Pavia: Facchin, Gheller, Romeo, Fissore, Meregalli, Puccio, Carotti, Meza Colli (76' Bufalino), Falco, D'Errico (82' Verruschi), Rodriguez (88' Veronese). In panchina: Cacchioli, Capogrosso, Caidi, Dall'Oglio. Allenatore: Domenicali.
Arbitro: Federico La Penna di Roma 1.
Marcatori: 45' rig. Ginestra (S), 66' Falco (P), 76' Galabinov (S), 79' D'Errico (P).
Ammoniti Gheller, Fissore, Rodriguez (P), Bonomi e Corsetti (S). Angoli 10-4.

Dopo la vittoria sul Monza il Sorrento vorrebbe proseguire la striscia vincente ma come pronosticato da Sarri venerdì sulla sua strada ci sono il caldo e il Pavia che si riconferma come la bestia nera dei rossoneri. Il Sorrento parte subito per imporre il suo gioco ma si trova di fronte una  squadra ben organizzata che concede pochi spazi ed è molto pericolosa con i due esterni Falco e D’Errico. Bondi e Corsetti peccano spesso di precisione così per accendere Ginestra c’è bisogno dell’estro di Carlini, che alla fine sarà il migliore in campo per i suoi. Nel primo quarto d’ora da registrare solo due tiri dalla distanza, uno per parte, di Ginestra e Puccio entrambi fuori misura. La prima conclusione nello specchio è del Pavia con un colpo di testa di Meza Colli parato senza problemi da Rossi. Poi mentre il Sorrento fa incetta di calci d’angolo collezionare ben 9 senza graffiare e il Pavia a rendersi pericoloso in due occasioni con Rodriguez costringendo Rossi agli straordinari.
Quando ormai il primo tempo sta per concludersi Carlini approfitta di liscio del Romeo pavese e si catapulta in area dove è fermato fallosamente da Gheller che già ammonito viene graziato dall’arbitro. Ginestra dal dischetto non sbaglia e porta in vantaggio il Sorrento in vantaggio.
Il secondo tempo inizia bene per il Sorrento che va vicino al raddoppio con un calcio di punizione dai 25 metri, di Bondi che sfiora il palo alla sinistra di Facchin. Tre minuti la difesa pavese si fa trovare scoperta, Carlini lancia Corsetti verso la rete e Meregalli lo atterra provocando un altro rigore contro il Pavia. Anche questa volta l’arbitro non ammonisce l’autore del fallo. Sul dischetto nuovamente Ginestra che cerca di sorprendere Facchin cambiando angolo. Il portiere ospite non si lascia ingannare e respinge sia il tiro sia la ribattuta dello stesso Ginestra.
Nonostante il rigore sbagliato la partita sembra essere saldamente in mano al Sorrento che potrebbe raddoppiare con un tiro da fuori di Armellino che scheggia il palo a Facchin battuto. Quando manco te lo aspetti arriva invece il pareggio pavese. Falco sfugge per l’ennesima volta a Bonomi, entra in area dal vertice destro e indovina un tiro a giro che termina la sua corsa all’incrocio dei pali alla destra di Rossi. Passano due minuti e Falco fa ammattire nuovamente Bonomi costringendo Rossi ad un’uscita avventurosa per sventare il pericolo.
Per  riacciuffare il risultato Sarri toglie Corsetti e manda dentro Galabinov spostando Carlini sulla fascia destra. Poco dopo Bonomi è costretto a uscire in barella e al suo posto entra Sabato. Il Sorrento riprende ad attaccare e si porta avanti anche Vanin che entra in area palla al piede arriva fin sulla linea di fondo ed appoggia in mezzo per Galabinov che fa secco Facchin di piatto.
Partita chiusa? Nemmeno per sogno. Incredibilmente il Pavia riesce a sorpendere impreparata la difesa rossonera. Il solito Falco parte dalla sua metà campo da posizione centrale e punta la porta senza essere affrontato servendo un pallone d’oro all’accorrente D'Errico che batte Rossi per la seconda volta.
Sarri si gioca l’ultima carta con Tognozzi al posto dello stanco Camillucci. Il nuovo entrato però mostra di non essere al meglio della condizione. La partita così si spegne, ma a ravvivarla ci pensa il solito Carlini che buca la difesa ospite e si presenta a tu per tu con Facchin. Il portiere riesce a chiudergli lo specchio con un uscita disperata ma il pallone termina nuovamente sui piedi dell’attaccante rossonero che conclude di un soffio  alto. 

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Pavia bestia nera


Sorrento-Pavia 2-2. Rossoneri due volte avanti, due volte ripresi

Sorrento: Rossi, Vanin, Terra, Nocentini, Bonomi (74' Sabato), Camillucci (79' Tognozzi), Armellino, Corsetti (69' Galabinov), Carlini, Bondi, Ginestra. A disposizione: Chiodini, Di Nunzio, Greco, Niang. Allenatore: Sarri.
Pavia: Facchin, Gheller, Romeo, Fissore, Meregalli, Puccio, Carotti, Meza Colli (76' Bufalino), Falco, D'Errico (82' Verruschi), Rodriguez (88' Veronese). In panchina: Cacchioli, Capogrosso, Caidi, Dall'Oglio. Allenatore: Domenicali.
Arbitro: Federico La Penna di Roma 1.
Marcatori: 45' rig. Ginestra (S), 66' Falco (P), 76' Galabinov (S), 79' D'Errico (P).
Ammoniti Gheller, Fissore, Rodriguez (P), Bonomi e Corsetti (S). Angoli 10-4.

SEGUE SERVIZIO

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11 settembre 2001 per non dimenticare


Le vittime degli attentati furono 2974, esclusi i diciannove dirottatori: 246 su quattro aeroplani (88 sul volo American Airlines 11, 59 sul volo United Airlines 175, 59 sull'American Airlines 77 e 40 sul volo United 93; non ci fu alcun superstite), 2603 a New York e 125 al Pentagono. Altre 24 persone sono ancora elencate tra i dispersi. Tutte le vittime erano civili a parte 55 militari uccisi al Pentagono. Furono più di 90 i paesi che persero cittadini negli attacchi al World Trade Center. Il NIST ha stimato che circa 17.400 civili erano presenti nel complesso del World Trade Center al momento degli attacchi, mentre i dati sui turisti elaborati dalla Port Authority of New York and New Jersey (l'"Autorità portuale di New York e del New Jersey") suggeriscono una presenza media di 14.154 persone sulle Torri Gemelle alle 8:45 del mattino. La gran parte delle persone al di sotto delle zone di impatto evacuarono in sicurezza gli edifici, come pure 18 persone che si trovavano nella zona di impatto della torre meridionale; Al contrario, 1366 delle vittime si trovavano nella zona di impatto o nei piani superiori della torre settentrionale; secondo il Rapporto della Commissione, centinaia furono le vittime causate dall'impatto, mentre le restanti rimasero intrappolate e morirono a seguito del collasso della torre. Quasi 600 persone furono invece uccise dall'impatto o morirono intrappolate ai piani superiori nella torre meridionale. Almeno 200 persone saltarono dalle torri in fiamme e morirono, come raffigurato nella emblematica foto The Falling Man ("L'uomo che cade"), precipitando su strade e tetti degli edifici vicini a centinaia di metri più in basso. Alcune persone che si trovavano nelle torri al di sopra dei punti di impatto salirono fino ai tetti degli edifici sperando di essere salvati dagli elicotteri, ma le porte di accesso ai tetti erano chiuse; inoltre, non vi era alcun piano di salvataggio con elicotteri e, quella mattina dell'11 settembre, il fumo denso e l'elevato calore degli incendi avrebbe impedito agli elicotteri di effettuare manovre di soccorso. Le vittime tra i soccorritori furono 411. Il New York City Fire Department (i vigili del fuoco di New York) perse 341 vigili del fuoco e 2 paramedici; il New York City Police Department (la polizia di New York) perse 23 agenti, il Port Authority Police Department (la polizia portuale) 37. I servizi di emergenza medica privata persero altri 8 tecnici e paramedici. La Cantor Fitzgerald L.P., una banca di investimenti i cui uffici si trovavano ai piani 101–105 del WTC 1, perse 658 impiegati, più di qualunque altra azienda. La Marsh Inc., i cui uffici si trovavano immediatamente sotto quelli della Cantor Fitzgerald ai piani 93–101 (dove avvenne l'impatto del volo 11), perse 295 impiegati, mentre 175 furono le vittime tra i dipendenti dellaAon Corporation. Dopo New York, lo stato che ebbe più vittime fu il New Jersey, con la città di Hoboken a registrare il maggior numero di morti. È stato possibile identificare i resti di sole 1600 delle vittime del World Trade Center; gli uffici medici raccolsero anche «circa 10.000 frammenti di ossa e tessuti non identificati, che non possono essere collegati alla lista dei decessi». Altri resti di ossa furono trovati ancora nel 2006, mentre gli operai approntavano il Deutsche Bank Building per la demolizione. La morte per malattie ai polmoni di alcune altre persone è stata fatta risalire alla respirazione delle polveri contenenti centinaia di composti tossici (quali amianto, mercurio, piombo, ecc.) causate dal collasso del World Trade Center. La gravità dell'inquinamento ambientale derivante da tali polveri - che investirono tutta la punta sud dell'isola di Manhattan - fu resa nota al grande pubblico solo a distanza di circa quattro anni dall'evento: sino ad allora le agenzie governative statunitensi avevano sottovalutato o nascosto il rischio ambientale, forse allo scopo di non causare ulteriore panico e di rendere più spediti i soccorsi, lo sgombero delle macerie, il ripristino delle normali attività della città così gravemente ferita.

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