Golden Goal seconda giornata

sabato 4 giugno 2011 0 commenti

Va in archivio anche la seconda giornata del Birra Moretti Golden Goal 2011. Nello scenario del Villaggio Decathlon allestito in Piazza Angelina Lauro a Sorrento si sono svolti i due eventi in programma.
Il primo evento della seconda giornata era l’incontro con i Ragazzi di Bearzot per commemorare l’ultimo gentiluomo del calcio, scomparso lo scorso dicembre all'età di 83 anni. Presenti Franco Causio, Ciccio Graziani, Gianni Di Marzio Luigi Garlando e Marino Bartoletti che hanno ripercorso gli anni dell’era Bearzot che ebbero il loro culmine nella conquista del mondiale spagnolo dell’82. Ricordati gli aneddoti che ebbero per protagonista l’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini che accompagno il rientro in Italia della nazionale con la Coppa del Mondo.
Nel corso dell’evento Ciccio Graziani ha avuto un pensiero gentile per la squadra del Sorrento che domani sarà impegnata nella semifinale playoff  con il Verona, augurandogli di poter superare l’ostacolo.
Subito dopo è seguita la presentazione del libro L'ultima partita scritto da Giulio Mola, giornalista de "Il Giorno", che tratta delle malattie e dei decessi sospetti nel mondo del calcio. Oltre all’autore erano presenti Ida Di Martino, l’allenatore del Lecce Luigi De Canio e Marino Bartoletti. Sono intervenuti anche Franco Lauro e Lorenzo Minotti.
Il dibattito ha affrontato un tema molto scottante svelando i segreti ed i retroscena di malattie e di decessi sospetti avvenuti nel mondo del gioco più bello del mondo. La storia più recente di tutto lo sport in generale è costellata di malattie sospette e morti dolorose. Anni e anni di casi irrisolti che Mola ripercorre destreggiandosi tra scandali annunciati, mezze parole, rivelazioni choc e la voglia di sentire quell'unica parola che tutti pensano, ma nessuno ha voglia di pronunciare: doping.
Il libro tratta anche la Sclerosi Laterale Amiotrofica che ha preso sempre più piede e che è stata portata definitivamente alla ribalta mediatica da Stefano Borgonovo che ha voluto condividere la sua malattia col mondo.

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Mandolini si nasconde

Mandorlini ha cercato di nascondere la probabile formazione per tutta la settimana facendo allenare la squadra a porte chiuse. Appare però molto probabile che l'undici iniziale sia molto simile alla formazione vista in campo nel secondo tempo della semifinale di andata al Bentegodi.
In mezzo, il dubbio riguarda l'utilizzo di Martina Rini, che potrebbe essere sostituito dal rientrante Russo, mentre Esposito e Hallfredsson sono i puntelli certi. Davanti, con Ferrari, l'opzione più gettonata conduce a Le Noci, a destra, a sinistra ci andrà Berrettoni.
La formazione iniziale dovrebbe quindi essere la seguente: Rafael; Cangi, Ceccarelli, Maietta, Scaglia; Russo, Halfredsonn, Esposito; Le Noci, Ferrari, Berrettoni.

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Simonelli non cambia

Stamane il Sorrento ha concluso il viaggio di avvicinamento alla sfida di ritorno con il Verona con l’allenamento di rifinitura che si è svolto con il sottofondo delle musiche del Gladiatore e di Rocky diffuse ad alto volume dal nuovo impianto audio del campo Italia.
La squadra rossonera è apparsa carica al punto giusto per poter ribaltare il risultato della gara di andata. Questa mattina non c’è stata nessuna sorpresa per quanto riguarda il gruppo dei convocati e domani non dovrebbero essercene nemmeno per la formazione.
Bonvissuto si è ristabilito ma quasi sicuramente partirà nuovamente dalla panchina. La formazione dovrebbe quindi essere la stessa scesa in campo al Bentegodi. Rossi; Vanin, lo Monaco, Terra, De Giosa; Erpen, Nicodemo, Togni, Manco; Carlini, Pignalosa. In panchina è data per sicura la presenza di Niang. 

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Possiamo farcela

Subito dopo il termine dell’ultimo allenamento alla vigilia della sfida di ritorno col Verona, Simonelli fa il punto della situazione.
Il suo primo pensiero è per i tifosi che martedì sono accorsi al campo con striscioni e fumogeni per festeggiare la squadra malgrado la sconfitta subita. “Ho apprezzato molto l’accoglienza riservataci dei tifosi martedì, alla ripresa degli allenamenti. Un’iniziativa di grande valore psicologico e morale, una grande iniezione di fiducia per la squadra Si vede che hanno visto che ognuno di noi a Verona ha dato il massimo di se stesso fino al’ultima stilla di sudore senza risparmiarsi”.
Poi passa ad analizzare la situazione della squadra: “Subito dopo l’incontro l’ho vista depressa, col cuore gonfio di tristezza. Domenica l’arbitro ha diretto bene, ma non so se quel penalty a parti invertite l’avrebbe concesso al Sorrento. Quell’errore ci ha tramortito. È stato ingiusto perdere con quel passivo. Abbiamo rischiato di subire pure la terza rete”.
“Poi anche grazie ai tifosi ci siamo ripresi ed abbiamo capito che possiamo farcela. Il segreto è uno solo, non dobbiamo più pensare all’incontro di andata, dobbiamo scendere in campo per fare quello che abbiamo sempre fatto”.
Non dobbiamo fare nulla di straordinario oltre quello che sappiamo fare. Dobbiamo giocare con la mente libera. Se uno nel cuore accetta questo allora diventa tutto più semplice. Dobbiamo far finta di aver perso 6-0 e non 2-0. Continueremo a giocare nello stesso modo delle altre volte, ci stiamo preparando bene e siamo pronti a dare tutto quello che abbiamo dentro. Lo ripeto possiamo farcela. Questa squadra ha un gran carattere. Lo sentenzia la nostra storia.
Le dichiarazioni rilasciate da mister Simonelli possono essere ascoltate integralmente cliccando sull’icona con il triangolino presente nella parte sinistra dei box in fondo alla pagina.

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Partito il Golden Goal

Con il taglio del nastro da parte del Sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo si è aperto ufficialmente   presso il Villaggio Decathlon allestito in Piazza Lauro il Birra Moretti Golden Goal 2011.
Ad accompagnare il sindaco c’erano il consigliere comunale Mario Gargiulo,  l'esterno sinistro del Napoli, Andrea Dossena, Ciccio Graziani, Peppe Bruscolotti, il massaggiatore storico del Napoli Carmando, e molti altri volti noti del mondo del calcio e della TV.
A seguire si è tenuto il primo incontro in programma la presentazione del libro-racconto di Mimmo Carratelli dal titolo Caro Diego. Dopo una breve introduzione del sindaco Cuomo è seguito un gradito amarcord degli anni napoletani di Maradona con una serie di aneddoti raccontati dallo stesso Carratelli, da Carmando, Bruscolotti, Luigi Necco, Franco Lauro, Carlo Iuliano, Pierpaolo Cattozzi e Gianpiero Galeazzi.
L’happening è stato seguito da un discreto numero di spettatori e si è fuso con il secondo evento della serata la celebrazione per i 40 anni di 90° minuto con omaggio allo scomparso Paolo Valenti, ideatore della rubrica calcistica domenicale.


Seguiranno altre due giornate di caffè letterari in piazza Lauro, prima del gran finale in programma al Cinema Armida domenica sera in compagnia di illustri campioni di ieri e di oggi.

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Macalli: I playoff? Non li fermo

venerdì 3 giugno 2011 0 commenti

Ma la classifica la faranno i giudici

Il presidente di Lega Pro: «Terminiamo la stagione, poi vedremo se le promozioni vanno riscritte L’Hellas? Grave se non ha denunciato» Martinelli: «Siamo onesti». Oggi i primi interrogatori

Lo scandalo scommesse «rischia di aver già falsato alcuni dei risultati di vari campionati», scrive il gip di Cremona, Guido Salvini, nell’ordinanza che ha portato all’arresto di Beppe Signori («Quello da 200 gol in serie A», era il nome in codice con il quale si riferivano a lui i componenti dell’organizzazione) e dei suoi quindici presunti complici. In molti temono che al terremoto giudiziario seguirà quello della giustizia sportiva, in grado di far crollare come un castello di carte le classifiche di Lega Pro e serie B. Il sogno dei playoff rischia quindi di trasformarsi in un incubo per l’Hellas. C’è già chi pregusta questo scenario. Come il Foggia, che si dice certo del fatto che l’inchiesta «porterà alla sospensione delle partite e al congelamento delle promozioni». In una nota diffusa ieri, la società pugliese annuncia che «sta valutando di convocare l’intera rosa del calciatori e lo staff tecnico, così da essere pronta a giocarsi in qualsiasi momento i playoff contro formazioni che, come il Foggia, si giocano le gare sul campo e non a tavolino. Le sanzioni inerenti eventuali irregolarità dell’attuale campionato non possono essere scontate in futuro, ma vanno applicate al torneo in corso».
Il presidente dell’Hellas, Giovanni Martinelli, ostenta sicurezza. «Da quando sono alla guida del club scaligero, più di due anni, non mi ha mai nemmeno sfiorato l’idea di alterare di proposito l’andamento di una partita. Ogni singolo punto è stato conquistato sul campo, in modo onesto, grazie all’impegno della squadra. Io, la dirigenza, la formazione gialloblù e i tifosi possiamo sempre andare avanti a testa alta, senza paura di essere smentiti». E in effetti, stando agli elementi raccolti dagli investigatori, il direttore sportivo del Ravenna, Giorgio Buffone, avrebbe contattato «la dirigenza della squadra veronese ai finiti di concordare una possibile sconfitta del Ravenna, non riuscendo nell’intento ». In pratica, i vertici dell’Hellas gli avrebbero risposto picche, anche perché «temevano una eventuale indagine della Federcalcio».
Eppure i problemi per la società scaligera potrebbero arrivare ugualmente. Il Verona nega che gli siano mai state offerte vittorie, ma se le dichiarazioni di Buffone venissero dichiarate attendibili, i vertici dell’Hellas rischiano l’accusa di omessa denuncia. E su questo punto, il presidente della Lega Pro, Mario Macalli, chiede il pugno di ferro. «Spetta alla magistratura ordinaria e a quella sportiva valutare se sono effettivamente stata compiute delle irregolarità. Ma se davvero i vertici dell’Hellas non hanno denunciato un tentativo di combine sarebbe un fatto molto rilevante, che non può passare senza conseguenze», dice Macalli al Corriere di Verona. «Quando si viene a conoscenza di un illecito, anche il più stupido o banale, non è sufficiente non prendervi parte o rifiutare l’offerta di concordare il risultato: si ha l’obbligo di segnalarlo alle autorità competenti. Non farlo, nel mondo del calcio, è gravissimo ».
Il presidente della Lega Pro non si sbilancia su quali possano essere le conseguenze, ma fa una promessa: «Finiremo questa stagione, i playoff verranno portati a conclusione. Poi la parola spetterà alla giustizia sportiva, che deciderà se la classifica dovrà essere ribaltata o meno, con le conseguenze che ciò comporterebbe per quanto riguarda le promozioni e le retrocessioni. In ogni caso la Lega Pro si costituirà parte civile in un eventuale processo». Una giustizia sportiva della quale Macalli sembra però fidarsi poco: «Andrebbero mandati tutti a casa. Ci sono delle scelte assurde, come quando riducono le sanzioni senza alcun motivo o quando depositano la motivazione mesi dopo aver pronunciato una sentenza. Se hanno di meglio da fare, invece di lavorare, che vadano altrove e lascino le loro poltrone ad altri che "vivono" per questo sport». Intanto, sul fronte della magistratura ordinaria, l’inchiesta va avanti. Oggi, dalle 12, al Palazzo di Giustizia di Cremona si svolgeranno i primi interrogatori degli arrestati. A raccogliere le loro dichiarazioni sarà il giudice titolare dell’indagine, Guido Salvini, ma stando a quanto anticipato dai legali delle sette persone finite in carcere, i loro clienti con ogni probabilità si avvarranno della facoltà di non rispondere. Le persone che si trovano agli arresti domiciliari, saranno invece sentite dai tribunali delle rispettive città.

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Pepe torna al successo

Roberto Pepe, atleta di punta del Velosport Sorrentino ha conquistato ieri la prima vittoria dell’annata imponendosi per distacco  nella prima batteria del Secondo Trofeo New World di Santa Maria la Fossa (Ce) competizione ciclistica amatoriale gestita dal comitato Udace di Caserta.
La cronaca della corsa è molto movimentata. Il circuito lungo circa 6 km è completamente piatto ma le ruote veloci del gruppo sono disturbate da un bel venticello e da una serie di curve in successione all'altezza dell'ultimo chilometro del circuito. Subito dopo il via Francesco Gallo (Amici del pedale) e Ciccio Mercede (Cicli Amoruso) portano via una fuga di 4 elementi che procede di comune accordo. Dietro non c'è collaborazione e si va avanti a scatti.
Al terzo giro però il gruppo si ricompatta e la corsa ricomincia. A questo punto entra in scena il sorrentino Pepe, avvantaggiato da una serie di scatti del fido Esposito Luigi che gli prepara il terreno, riesce a portar via la fuga buona insieme ad altri sette attaccanti.
Gli otto procedono di comune accordo fino a 10 km dall’arrivo, circa 1 giro e mezzo quando accortisi che alcuni fuggitivi sono stanchi della fuga e cominciano a saltare i cambi, Pepe e Gallo decidono di rompere gli indugi e salutare la compagnia, approfittando di un vialone battuto dal vento. I due attaccanti guadagnano subito 10 secondi di vantaggio che diventano 20 al passaggio e proseguono di comune accordo.
All'ultimo giro la stanchezza si fa sentire anche per Gallo che fatica a tenere le ruote. All’uscita della serie di curve strette Pepe si ritrovava da solo al comando e accelerava guadagnando il margine che gli consentiva di tagliare il traguardo a braccia levate.
Alle sue spalle Gallo riusciva a conservare il secondo posto mentre Ciccio Mercede riusciva a salire sul terzo gradino del podio precedendo in volata Franco Stellato (Marcianise) e Pasquale Guarino (Domitia bike)
La seconda batteria era dominata dalla Pasta Rummo che piazzava Del Prete, Corbisiero e Del Sesto ai primi tre posti dell’ordine di arrivo. Il quarto arrivato era Dario Nacca che precedeva Valerio Adamo e altri tre atleti della Pasta Rummo. Al nono posto si piazzava il carottese Raffaele Staiano (Velosport Sorrentino).

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Bonavina: Verona pulito? Mica tanto

Ieri il presidente dell'Hellas Verona Giovanni Martinelli è intervenuto attraverso il sito web della società scaligera per dire la sua in merito alle notizie diffuse a partire da mercoledì relativamente all'inchiesta Last Bet.
"Da quando sono alla guida del club scaligero, più di due anni, non mi ha mai nemmeno sfiorato l'idea di alterare di proposito l'andamento di una partita. Ogni singolo punto è stato conquistato sul campo, in modo onesto, grazie all'impegno della squadra. Io, la dirigenza, la formazione gialloblù ed i tifosi possiamo sempre andare avanti a testa alta, senza paura di essere smentiti".

Tutto bene quindi? Mica tanto. C' è qualcuno infatti che la pensa diversamente da quanto affermato dal massimo dirigente gialloblù. Stiamo parlando dell’avvocato Diego Bonavina secondo cui le cose non stanno proprio così.

Il legale che vanta un passato da calciatore professionista, in serie B e C, condita da un’esperienza nel direttivo dell’Assocalciatori e nel Comitato esecutivo della Figc ha analizzato per il Corriere della sera la faccenda riguardante Verona - Ravenna esprimendo il proprio parere.

Secondo le carte dell’inchiesta il direttore sportivo della squadra emiliana, Giorgio Buffone, «disponibile a perdere in trasferta», scrive il gip nell’ordinanza, «prendeva contatti con la dirigenza della squadra veronese ai fini di concordare una possibile sconfitta del Ravenna, non riuscendo nell’intento». Il tutto, naturalmente, in cambio di denaro. Ma sono gli stessi investigatori a spiegare che «il risultato finale non veniva accettato dalla controparte (il Verona, ndr) che temeva una eventuale indagine della Federcalcio». Il campo (il match è finito 4 a 2) ha premiato ugualmente l’Hellas, anche se, come dice Pirani, secondo il piano dell’organizzazione «doveva finire uno a uno il primo tempo e due a uno il secondo».
Dalle carte dell’inchiesta non è chiaro capire con chi abbia parlato Buffoni. Il direttore sportivo del Ravenna sarà quasi certamente interrogato, dalla procura ordinaria o da quella sportiva o da tutte e due. A quel punto gli verrà chiesto con chi ha parlato.
Bonavina sostiene che questo scenario fosse confermato il Verona non avendo denunciato la proposta di combine sarebbe responsabile per la violazione dell’articolo 1, dei principi di lealtà e correttezza.

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