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CIAO ALFREDO Ciclismo in lutto, è morto Alfredo Martini

lunedì 25 agosto 2014 0 commenti

Iniziò a correre da gregario ai tempi di Coppi e Bartali ma fua da ct della nazionale che diede il meglio portando gli azzurri alla vittoria mondiale sette volte

Non è stato Coppi e Bartali, ma ha corso con loro e segnato lo stesso pagine indelebili della storia del ciclismo italiano e mondiale. Alfredo Martini ha corso la sua lunga vita fino all'ultimo chilometro, spegnendosi nella sua casa di sesto Fiorentino alla veneranda età di 93 anni (compiuti a febbraio). Per tutti è sempre stato 'il babbo' del ciclismo, per molti ancora 'il ct'.
Da corridore ha avuto un'onesta vita da gregario, vicino ai grandissimi come Coppi e Bartali. Immenso invece nella sua ultraventennale vita da tecnico azzurro. Il Giro che ricordava con più emozione è quello del '46. Parigi era bombardata, il Tour non si fece e allora tutti vennero in Italia - aveva ricordato in occasione del suoi 90 anni - C'era la questione di Trieste, ma Torriani e Cougnet vollero far passare lo stesso il Giro lì e gli americani la considerarono una provocazione. A Pieris lanciarono fiori e sassi e molti corridori si ferirono, dopo ci furono sparatorie con i soldati di Tito e il gruppo si fermò, ma Torriani ne convinse 17, uno per squadra, a proseguire e a Trieste fu un trionfo. Anche se poi il Giro venne sospeso un giorno". Altri tempi, ma lo spirito di chi va in bici per Alfredo Martini è sempre stato lo stesso.
Per ventitrè anni in ammiraglia da ct, sei anni da direttore sportivo e tanti chilometri nelle gambe da atleta: Alfredo Martini ha lasciato il segno ovunque. Da ct, ruolo ricoperto dal 1975 al 1997 (ha lasciato il 18 novembre 1997), ha portato al successo mondiale sei atleti: Francesco Moser nel 1977 a San Cristobal (Venezuela), Giuseppe Saronni nel 1982 a Goodwood (Gran Bretagna), Moreno Argentin nel 1986 a Colorado Springs (Stati Uniti), Maurizio Fondriest nel 1988 a Renaix (Belgio), Gianni Bugno nel 1991 a Stoccarda (Germania) e nel 1992 a Benidorm (Spagna).
Fiorentino, in quasi un quarto di secolo solo sei volte una maglia azzurra non è salita sul podio mondiale e oltre ai sei ori, Martini ha portato all'Italia 7 argenti (Moser 1976 Ostuni, Moser 1978 Nurburgring, G.B. Baronchelli 1980 Sallanches, Saronni 1981 Praga, Claudio Corti 1984 Barcellona, Argentin 1987 Villach, Chiappucci 1994 Agrigento) e 7 bronzi (Tino Conti 1976 Ostuni, Bitossi 1977 San Cristobal, Argentin 1985 Montello, Saronni 1986 Colorado S., Bugno 1990 Utsunomiya, Pantani 1995 Duitama, Bartoli 1991 Lugano). Gli anni trionfali sono stati il 1977 con il primo posto di Moser e il terzo di Bitossi; e il 1986 con l' oro di Argentin e il bronzo di Saronni.
Come direttore sportivo ha guidato la Ferretti dal 1969 al 1972, portando al successo nel Giro d' Italia del 1971 lo svedese Gosta Pettersson; nel 1973 e '74 e' stato alla Sammontana e nel 1975 è salito sull' ammiraglia della nazionale. Da corridore Martini ha vinto il Giro dell'Appennino nel 1947, il Giro del Piemonte nel 1950, una tappa al Giro d'Italia del 1950, anno in cui si piazzò terzo in classifica generale dietro Koblet e Bartali: in quell' anno vestì la maglia rosa per una tappa. Ha vinto anche una tappa al Tour de Suisse 1951, concluso al terzo posto dietro a Kubler e Koblet.

da Repubblica.it 

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Penisola Sport al Giro d’Italia

lunedì 12 maggio 2014 0 commenti

Si avvicina l’appuntamento con la tappa campana del Giro d’Italia. Giovedì 15 maggio è in programma la sesta tappa, Sassano-Montecassino di 247 km che attraverserà la nostra regione da sud a nord transitando per le province di Salerno, Napoli e Caserta. Penisola Sport sarà presente, come sempre, per catturare le immagini della carovana e della corsa.

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Muoversi è bello ... pedalare pure

lunedì 5 maggio 2014 0 commenti

Domenica 11 maggio 2014 il Comune di Sorrento, in collaborazione con la A.P.D. Penisola Sorrentina – Paolo Leonelli, per incentivare l’uso della bicicletta invitano i giovani cittadini e le loro famiglie a muoversi per la città in sella alle proprie biciclette.

Il programma della giornata sarà il seguente:

ore 10.15 - raduno dei partecipanti ciclisti (piccoli e grandi) in Piazza Veniero, dove potranno assistere a brevi interventi riguardanti la tecnica ciclistica, l’educazione stradale, l’educazione ambientale e l’educazione alimentare.
ore 11.00  - partenza del gruppo ciclistico che pedalerà percorrendo il seguente tragitto: P.za Veniero, P.za Tasso, C.so Italia, Viale Nizza, Via Califano, Via Correale, P.za Tasso, C.so Italia, P.za Veniero
ore 11.30 - inizio in P.za Veniero di una gimkana con la bicicletta aperta a tutti i bambini presenti
ore 12.30  - termine della manifestazione e premiazione dei partecipanti 

I bambini e i ragazzi che vogliono partecipare con le proprie biciclette alle attività in programma dovranno essere accompagnati dai genitori (o da un parente adulto). 

Per le iscrizioni e per maggiori informazioni contattare la A.P.D. Penisola Sorrentina – Paolo Leonelli, chiamando i seguenti numeri: 3338821840 (avv. Nunzia Miele), 3389152823 (dott. Carmen Ardillo), 3397069269 (Mariangela Sposito).

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Velosport Sorrentino in lutto per la scomparsa di Giovanni Moracasso

sabato 22 febbraio 2014 1 commenti

Pochi minuti fa siamo stati raggiunti da una terribile notizia. Oggi pomeriggio è venuto a mancare Giovanni Moracasso. Un improvviso malore lo ha strappato agli affetti della famiglia e degli amici, primi fra tutti i compagni di squadra del Velosport Sorrentino.
Nonostante i 73 anni di età Giovanni usciva regolarmente in bici quasi tutti i giorni e godeva di ottima salute. L’ho incrociato per l’ultima volta ieri mattina a via delle rose. Ci siamo salutati con un cenno da lontano senza nemmeno avere il tempo di commentare il cattivo momento della Juve Stabia e del Sorrento. Giovanni infatti era originario di Castellammare di Stabia e si era trasferito in penisola oltre trenta anni fa dopo aver sposato una carottese, ma non aveva mai abbandonato la sua squadra del cuore e negli ultimi anni aveva avuto la soddisfazione divederla in serie B.
Il suo grande amore però era la bicicletta. Aveva corso come dilettante dagli inizi degli anni 60 fin verso la fine degli anni 70 poi dopo alcuni anni di interruzione aveva ripreso a correre da amatore, partecipando a gare fino a pochi anni fa.
Il rito funebre sarà celebrato lunedì mattina alle ore 10.15 nella Basilica di San Michele Arcangelo a Piano di Sorrento.
Penisola Sport partecipa al lutto della famiglia e degli amici del Velosport Sorrentino.

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Salta il Giro della Costiera 2014

domenica 9 febbraio 2014 0 commenti

Con un comunicato diffuso attraverso il proprio profilo facebook il Velosport Sorrentino ha ufficializzato l’annullamento della nona edizione del Giro della Costiera - Giuseppe Di Grande che era in calendario il prossimo 23 febbraio. Annullamento che si è reso necessario causa l’interruzione della Statale 163 tra Amalfi e Conca dei Marini.
C’è da dire che la gara si sarebbe potuta correre ugualmente apportando una modifica al percorso che avrebbe permesso di bypassare l’interruzione transitando sulla statale 366 fino al centro abitato di Conca e poi su una strada secondaria che si ricongiunge alla statale 163, ma gli enti proprietari delle strade non hanno acconsentito alla variazione di percorso. Salta quindi per cause non imputabili alla società organizzatrice l’edizione 2014 della corsa che non sarà recuperabile nemmeno in altra data in quanto non è possibile disputare questa corsa durante il periodo estivo quando la statale amalfitana ogni mattina è presa d’assalto da centinaia di bus turistici. Appuntamento quindi a febbraio 2015.

Questo il comunicato del Velosport Sorrentino: 

Meta, 09/02/2013

Il Comitato Organizzatore della Medio Fondo "9° Giro della Costiera - Giuseppe Di Grande" è costretto ad annunciare in maniera ufficiale ed irrevocabile l'annullamento della manifestazione, che era prevista per il giorno 23/02, con partenza ed arrivo da Sorrento secondo il percorso delle ultime due edizioni. L'annullamento si è reso obbligatorio anche grazie alla segnalazione dell'ANAS che ci scrive quanto segue:
"In riferimento alla richiesta in oggetto, si rappresenta che al momento la SS163 "Amalfitana" è chiusa al traffico a seguito di caduta massi al Km 26+500, giusta Ordinanza Compartimentale" n.12 del 15/01/2014. Di conseguenza si ritiene opportuno DI VALUTARE IL RINVIO DELLA COMPETIZIONE IN ARGOMENTO". 
Il rinvio, purtroppo, per motivi logistici, organizzativi e di ordine pubblico non è possibile senza adottare misure che snaturerebbero la manifestazione stessa, e pertanto il Comitato Direttivo ha deciso per l'annullamento di questa edizione 2014.
Ringraziamo tutti gli appassionati e gli amici del "Giro" per le tante manifestazioni di affetto che ci hanno riservato in queste settimane, ed a loro ed agli amanti del ciclismo diamo appuntamento al febbraio del 2015, perché una cosa è certa: l'edizione di quest'anno è saltata, ma il Giro si correrà regolarmente l'anno prossimo e per tanti anni a venire!
Grazie a tutti.

Michele Pepe.
ASD Velosport Sorrentino.

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Terminiello alla Time Bike Centroitalia

venerdì 7 febbraio 2014 0 commenti

Nella stagione 2014 ormai alle porte, il ciclista sorrentino Renato Terminiello, farà il suo esordio nella categoria Under 23 con la maglia del Time Bike Centroitalia formazione laziale guidata dal Team Manager Davide Santarelli.
Terminiello ha iniziato la carriera ciclistica con la maglia del GS Penisola Sorrentino sotto la guida di Francesco Pepe e del compianto Paolo Leonelli, continuando poi l’attività fino alla scorsa stagione agli ordini di Fabio Galano, sempre seguito dal padre Sebastiano che lo ha tirato su “a pane e acqua” senza mai rincorrere risultati effimeri. Questo tuttavia non gli ha impedito di raccogliere diversi piazzamenti crescendo gradualmente col passare degli anni, mentre altri apparivano e scomparivo con la stessa velocità delle meteoriti. Il Time Bike Centroitalia a cui approda per continuare la propria avventura nella categoria Under 23 è una società viterbese tra le più forti del sud Italia in campo dilettantistico e potrà permettergli di continuare a crescere senza l’obbligo di successi immediati. 
La squadra viterbese affronterà la nuova stagione con una formazione composta da dieci atleti, il cui uomo di punta sarà il laziale Emanuele Capati. Capati è il corridore più esperto, l'unico appartenente alla categoria Elite: nel 2013 ha corso in Toscana con la Ciclistica Sestese conquistando una vittoria il 14 luglio nelle Marche a Montegranaro. Pur avendo iniziato in ritardo la stagione si è messo in evidenza con tanti piazzamenti e una condotta di gara sempre molto generosa: a lui è affidato il ruolo di chioccia del gruppo, in attesa che anche i più giovani prendano confidenza con la nuova categoria. 
Completano la formazione Maurizio Camerini, Michael Capati, Daniele Di Giuli, Marco Frezza, Valentin Ifrim, Mirco Necci, Emanuele Pizzo, Luca Quattrini. La presentazione ufficiale della società presieduta da Stefania Manfredini è prevista sabato 8 febbraio presso il Municipio di Vitorchiano (Viterbo), località che ospita la sede della società e anche il ritiro della squadra.


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Dopati banditi dalle competizioni ciclistiche

mercoledì 1 gennaio 2014 0 commenti

Con l'inizio del 2014 entra in vigore la normativa che esclude dalle competizioni ciclistiche tutti coloro che in passato hanno ricevuto una squalifica di almeno sei mesi per fatti legati al doping.
Scorrendo il lungo elenco dei colpiti dal provvedimento si trovano parecchi nomi di ciclisti che in passato hanno vestito la maglia di una società con sede nella Penisola Sorrentina. A qualcuno potrà sembrare una semplice coincidenza, A NOI NO. Come mai la magistratura non si è ancora interessata della cosa? 

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USA, 62enne positivo ad Epo Anfetamine e Steroidi

martedì 31 dicembre 2013 0 commenti

L’Usada (United States Antidoping Agency) ha annunciato oggi che David LeDuc, di Willow Springs, NC, un atleta nello sport del ciclismo, è risultato positivo per sostanze vietate ed ha accettato una squalifica di due anni per la violazione del regolamento antidoping.
LeDuc, 62 anni, è risultato positivo per la presenza di tre diverse sostanze (uno steroide di origine esogena, eritropoietina umana ricombinante ("rhEPO") e anfetamina, uno stimolante proibito), in seguito all’esame di un campione di urina raccolte in gara il 6 settembre 2013 ai Campionati Nazionali Strada Master di Bend (Oregon).

Per fortuna, qui in Italia, a partire da domani, gente come questa verrà bandita a vita da qualsiasi competizione sportiva. 

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Tre massesi alla conquista della Patagonia

Dall’Atlantico, Mar del Plata (Argentina), al Pacifico Puerto Montt (Cile) in mountain bike. È l’impresa che si promettono di realizzare i tre componenti del CicloTeam Parco Sportivo Sant’Anna di Massalubrense.
Cesare Staiano, Luca Maria Scolari e Antonino Cacace, sono partiti lunedì da Massalubrense per imbarcarsi su un aereo diretto da Roma a Buenos Aires in Argentina. Giunti in Argentina si trasferiranno a Mar del Plata dove aspetteranno il nuovo anno. Da lì il 2 gennaio inizieranno a pedalare per realizzare la loro impresa: scambiare dopo 1460 chilometri e 10 giorni in sella alle loro biciclette una goccia dell’Oceano Atlantico con un'altra dell’Oceano Pacifico.
Ecco come descrivono l’impresa sulla loro pagina facebook  https://www.facebook.com/cicloteam.santanna
Il CicloTeam Parco Sportivo Sant’Anna nasce nel 2009 dall'idea di tre amici amanti delle passeggiate in bicicletta e delle lunghe camminate a piedi in quei posti bellissimi che solo la nostra splendida terra offre.
Ma il nostro sogno è sempre stato quello di girare il mondo in bicicletta, di vedere posti nuovi, lontani dal caos cittadino, ed è così che nasce la pazza idea di organizzare una spedizione nella selvaggia ed incontaminata Patagonia.
Prendere una goccia d’acqua dall’oceano Atlantico e portarla nell’oceano Pacifico e poi fare l’inverso, così, giusto per il gusto di farlo, perché nella vita c'è anche il bisogno di fare delle cose che possano sembrare banali ma che ti fanno sentire vivo e che hanno un significato profondo di unione e di vera amicizia. Certo che per realizzarle bisogna fare una fatica immane, superare i propri limiti, andare oltre, fare affidamento su se stessi, e su quei pochi, ma veri amici che condividono le stesse passioni, perché fare 1.460 Km in bicicletta non è una cosa semplice ma ci vuole tanta forza interiore e tanto, tanto coraggio !!
Partiremo il 2 Gennaio 2014 da Mar del Plata (Oceano Atlantico), per arrivare valicando le Ande, a Puerto Montt in Cile (Oceano Pacifico) dopo aver passato "speriamo soltanto" nove dieci giorni a pedalare.
Attraverseremo le province di: Buenos Aires, La Pampa, Rio Negro e Neuquén, supereremo città come Necochea, Bahia Blanca, Rio Colorado, Piedra de Aguila, Dina Huapi, Bariloche e tante altre; costeggeremo laghi, lagune, attraverseremo fiumi, ammireremo canyon e tutta la fauna e la flora che incontreremo lungo il percorso, mangeremo tutto ciò’ che la natura ci offre e che saremo in grado di conquistare con le nostre forze, e la notte al confort di una camera d’albergo sceglieremo un vecchio rifugio abbandonato, o una tenda da campeggio.
Questo è quello che cercheremo di fare e credeteci ci metteremo tutta la nostra passione e tutto il nostro coraggio per portare a termine questa nostra avventura e quando torneremo saremo molto più consapevoli della nostra tenacia e della nostra forza.

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Di Luca squalificato a vita

giovedì 5 dicembre 2013 0 commenti

Il 37enne corridore abruzzese radiato. Era già stato fermato due volte

Il Tribunale nazionale antidoping ha squalificato a vita il ciclista Danilo Di Luca per il caso di positività all'Epo del 29 aprile scorso, emerso durante il Giro d'Italia.
Il 37enne ciclista abruzzese, vincitore della Corsa rosa del 2007, in passato era già stato squalificato due volte: tre mesi per la frequentazione del dottor Carlo Santuccione e due anni (poi ridotti a 15 mesi) a causa della positività all'Epo Cera nel Giro del 2009.
In bacheca Di Luca ha anche Freccia Vallone, Liegi-Bastogne e Lombardia.

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Ciclismo Amatoriale, al via la nuova era

mercoledì 4 dicembre 2013 0 commenti

Fonte: Ciclocolor.com

Un amatore di 60 anni, affermato professionista, trovato positivo per uso di EPO e ormoni, retate continue dei NAS con arresti di spacciatori di doping riservato agli amatori, ciclisti amatoriali che, preavvisati dei controlli antidoping all’arrivo di una gara minore amatoriale, cambiano strada e si dileguano… Non è un film ma qualche pillola amara rappresentativa della triste realtà del settore amatoriale sportivo italiano, con particolare riferimento a ciclisti, frequentatori di palestre, corridori. 
Amatori e cioè persone che fanno (o dovrebbero fare) sport per passione, divertimento e stare bene, senza alcuna altra finalità. Chi vince a volte riceve una coppa o una medaglia ed altre un prosciutto od altri generi alimentari. Sono vietati premi in denaro. 
Chi si dopa ha tutte le età, è ricco o povero, frustrato o realizzato e quindi non catalogabile. E non lo fa per vincere ma per battere un amico che gli arriva sempre davanti, per non farsi sfottere a causa di prestazioni modeste, per sentirsi gratificato. E tutto questo genera mezzo miliardo di giro d’affari e si può tranquillamente assimilare al narcotraffico. 
La Federciclismo ha voluto essere la prima federazione a reagire in modo deciso e netto, emanando, lo scorso 28 giugno, una normativa etica votata dal Consiglio Federale all’unanimità. 
Il Corriere della Sera la ha considerata un provvedimento «unico al mondo nel suo genere ed inevitabile» (articolo di Marco Bonarrigo, ndr). 
Punto cardine di questa nuova normativa è la autocertificazione etica, che si dovrà consegnare al rappresentante della squadra da parte di chi voglia tesserarsi quale cicloamatore, che attesti la totale estraneità a fatti legati al doping, anche se oggetto di sanzione scontata, sia essa di natura sportiva che comminata dalla giustizia ordinaria. 
A chi non ha il requisito etico sarà concessa solamente la tessera di ciclo turista e non potrà partecipare a gare e manifestazioni a valenza agonistica. 
La mendace autocertificazione, ai sensi di legge, è un reato, come tale passibile di sanzione penale. 
Ma c’è un altro punto cardine di questa normativa. 
Stante la presenza nel mondo amatoriale di squadre assimilabili a quelle dei professionisti, che sono strutturate esclusivamente per vincere, al punto che arrivano a pagare i loro corridori, sotto forma di rimborsi spese e/o compensazioni varie, onde eludere il divieto di corrispondere stipendi, si è stabilito che i professionisti potranno accedere dal mondo professionistico a quello amatoriale solo decorsi 4 anni (2 per le donne ed 1 per i dilettanti). 
In tal modo si intende stemperare quanto più è possibile l’esasperazione agonistica che certi passaggi senza soluzione di continuità generavano, creando fenomeni emulativi assai pericolosi e che spesso hanno portato all’uso di sostanze illecite oltre che a pratiche contrarie all’etica sportiva che spesso portano anche a compro mettere la sicurezza delle gare. 
La situazione era divenuta insostenibile e si è resa quindi necessaria una normativa adeguata e di eccezionale portata per arginare un’emergenza, divenuta sociale. 
Purtroppo la vastità del fenomeno ci sta facendo assistere a proteste di varia natura, anche se poco consistenti nella sostanza, a tentativi di eludere la normativa, a pressioni spesso indebite, a tentativi di boicottaggio destinati a naufragare perché la normativa è stata emanata e tutti gli Enti di promozione sportiva, facenti parte della Consulta del ciclismo, hanno aderito. 
E certe pressioni confermano che stavolta si è capito bene che si sta facendo sul serio e che certe pratiche non potranno continuare ad essere esercitate. 
Ma non basta. 
È necessario lo sforzo di ogni parte sana del movimento e quindi amatori, organizzatori, sponsor, ecc., che fortunatamente ne rappresenta la stragrande maggioranza anche se molto silenziosa, perché è indispensabile un radicale salto culturale, che ristabilisca un corretto approccio al mondo del ciclismo e quindi dello sport amatoriale. 
In tal modo si potrà anche favorire l’accesso di tanti ciclisti appassionati, oggi nauseati dalla situazione descritta, che non vedono l’ora di partecipare a manifestazioni pulite, sane, goliardiche, pregne di sano spirito agonistico, che oggi pedalano tenendosi ben distanti da granfondo ed eventi analoghi. 
Già molti organizzatori, a prescindere dalle normative, hanno applicato nei loro regolamenti norme etiche che prevedevano l’inibizione a chi ha avuto a che fare con il doping. 
Tra questi pionieri sono stati i partecipanti al Consorzio Five Stars League, che raccoglie alcune tra le più importanti granfondo italiane (Maratona delle Dolomiti, Novecolli, Sportful, Pinarello e Gimondi) e Granfondo Campagnolo Roma, assieme ad altri che oggi potranno godere di una normativa che finalmente sarà applicata da tutti. 

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Alle Tore domina Ferritto

domenica 17 novembre 2013 0 commenti

Questa mattina, a Sorrento, nella Pineta delle Tore da dove si possono ammirare contemporaneamente gli incantevoli scenari dei golfi di Napoli e Salerno si è corso il 2° Giro dei due Golfi per mountain bike. La gara valida quale seconda tappa del Campionato Regionale MTB dell’ACLI ha richiamato alla partenza una ottantina di concorrenti. Non è mancato il tocco esotico costituito da un concorrente dalle chiari origini orientali, a nome George Palattao, che ha pedalato nelle retrovie del gruppone curandosi più di ammirare il paesaggio che della prestazione sportiva.
A quella hanno pensato i soliti noti, primo fra tutti il vincitore Luigi Ferritto della FRW Oronero, che presa la testa della corsa già nel corso del primo dei sei giri in programma, ha aumentato progressivamente il vantaggio il vantaggio sui più diretti inseguitori, doppiando anche buona parte degli atleti in gara.
La seconda posizione è andata a Paolo Russo della ASD Ciclosport Team Racing. Sul podio anche Esposito Raffaele della ASD Black Panthers Cicli Magnum che ha dovuto combattere anche con la superstizione visto che gli era stato assegnato il dorsale 17. Quarto posto per Vincenzo Di Luca della ASD Ciclosport Team Racing, e quinto per Onofrio Monzillo della ASD Bike & Sport Team MTB.
Quasi perfetta l’organizzazione del Velosport Sorrentino presieduto da Michele Pepe, a cui va però rimproverato ancora una volta, così come la scorsa edizione, la non completa tracciatura del percorso. Una piccola imperfezione che sicuramente sarà limata l’anno venturo. Il percorso di gara è molto bello ed è adatto anche ai principianti. Diventerebbe ancora più bello se tracciato in modo professionale. L’ideale sarebbe trasformarlo in un percorso quasi permanente dove pedalare in mezzo alla natura e lontano dai pericoli della strada.

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La Consulta ciclistica, dichiara la linea dura contro il doping

martedì 15 ottobre 2013 0 commenti

Ieri pomeriggio, presso i locali della Federciclismo alla Curva Nord dello Stadio Olimpico a Roma, si sono riuniti i responsabili delle sezioni ciclismo degli enti appartenenti alla Consulta. La FCI era rappresentata dall'avv. Gianluca Santili, responsabile della Struttura Amatoriale Nazionale (SAN) e da Elvezio Pierandi, responsabile per la SAN dell'apparato granfondo. Pierandi ha rappresentato anche ASSOFONDO, l'associazione che raccoglie gli organizzatori di granfondo, del quale ne è dirigente.
Tre i temi in discussione: Certificazione etica; Ex agonisti; Regolarità manifestazioni ACSI

CERTIFICAZIONE ETICA ATLETI 
Con sommo dispiacere degli interessati, la Consulta, unita all'unanimità, ha confermato la Certificazione Etica (CE), così come era esposta nelle Norme Attuative della FCI-SAN, con qualche chiarimento. Innanzi tutto tale documento sarà indispensabile per il tesseramento, così come lo è la visita medica. Nella CE il singolo atleta certificherà di NON avere mai avuto squalifiche per doping superiore ai sei mesi, così come dichiarerà di non essere indagato o essere rinviato a giudizio da parte della Magistratura per fatti legati al doping. Nel caso di proscioglimento delle accuse o innocenza a fronte del giudizio, l'atleta potrà tornare a correre senza problemi.
Il presidente di società avrà il DOVERE di CUSTODIRE tale documento (così come la visita medica), ma non di verificarne la veridicità. Ogni dichiarazione mendace ricadrà completamente sul singolo atleta.
Sulla CE l'atleta dovrà anche certificare di non essere un ex agonista per il periodo già specificato nelle Norme Attuative. In questo caso il controllo sarà semplice in quanto la FCI metterà a disposizione la lista dei tesserati agonisti e i relativi anni di tesseramento.
La CE verrà fatta firmare anche ai tesserati stranieri e ai tesserati giornalieri, in fase di iscrizione alle manifestazioni.
Se ne deduce, però, che ahinoi, il controllo di tali informazioni è di fatto complicatissimo e sarà affidato alla delazione. Sarà infatti compito di chi conosce la situazione intima dell'"amico", o meglio del nemico, a doverne fare denuncia, a fronte della quale scatteranno gli opportuni controlli.

EX AGONISTI
Viene confermato quanto riportato nel paragrafo 1.1.02 delle Norme Attuative FCI-SAN 2014. "Nelle Gran Fondo, Fondo e Medio Fondo, gli ex atleti agonisti M/F quali ex Prof essionisti, ex Elite, ex Under 23 ed ex Donne Elite, ricompresi nei periodi sotto riportati, comunque tesserati, partecipano solo previo invito scritto della Società organizzatrice, sono esclusi da qualsiasi classifica individuale e di società e dovranno evitare in ogni modo di alterare lo svolgimento della gara.

Detti periodi comprendono:
• atleti con contratto da professioni sta (Elite con contra tto): anni 4 successivi all'ultimo anno di contratto;
• atleti U23: anni 2 e comunque non prima del compimento del 25 anno di età (ovve ro dal giorno successivo);
• atleti U23 che abbiano un solo anno di tesseramento: anni 1;
• atleti Elite senza contratto: anni 2;
• donne élite: anni 2;"
A breve la Consulta ufficializzerà le decisioni prese con la pubblicazione del verbale d'assemblea e del comunicato stampa ufficiale, consultabile sul sito della Consulta stessa.

REGOLARITA' DI MANIFESTAZIONI ACSI
Chi pensava che il caso ACSI-UDACE fosse chiuso si stava sbagliando di grosso. Un altro anno è passato, ma pare che ancora numerosi comitati provinciali, e le ASD a loro collegate, non siano ancora in regola con quanto stabilito dal CONI. Di questo ne parla anche Giovanni Malagò, presidente del Comitato Olimpico, in una lettera inviata ad ACSI, dove diffida, dopo avere effettuato gli opportuni controlli, le società sportive legate ad alcuni CP, diciamo, "dissidenti".
L'avv. Emiliano Borgna, responsabile della sezione ciclismo di ACSI, ha prodotto una quantità enorme di missive inviate ad altrettanti comitati provinciali (tutto il Piemonte, Milano e alcune lombarde, alcune venete, e altre sparse per l'Italia), che verranno pubblicate sul sito ACSI nella sezione Ciclismo.
Detti comitati, ma soprattutto le ASD a loro collegate, pare siano state diffidate dall'organizzare manifestazioni dal 1° ottobre. Va quindi posta una particolare attenzione alla partecipazione alle manifestazioni ACSI (soprattutto che inizia la stagione del ciclocross), per verificare che queste siano autorizzate e quindi coperte da regolare assicurazione in caso di incidenti.
Per ogni chiarimento e/o informazione rivolgetevi direttamente all'ACSI.

PROSSIMA RIUNIONE TECNICA
Entro l'11 di novembre la Consulta si riunirà nuovamente per discutere, o meglio definire, i dettagli del regolamento tecnico delle granfondo. Di sicuro sappiamo che le ammiraglie spariranno. Non ci resta che attendere tale riunione per capire esattamente come ci si dovrà comportare da metà Febbraio in occasione della Granfondo di Laigueglia.

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Piano, si corre stasera il Memorial Salvatore Iaccarino

venerdì 13 settembre 2013 0 commenti

Si corre stasera a Piano di Sorrento, con partenza alle ore 20.30  la seconda edizione del Memorial Salvatore Iaccarino, gara ciclistica amatoriale, organizzata dal Velosport Sorrentino in collaborazione con la Cooperativa sociale Il Pellicano e l’Arciconfraternita Morte ed O
razione.
Secondo le ultime informazioni ricevute dagli organizzatori, il campo partenti dovrebbe essere di circa 60 unità. Tra i favoriti i locali Raffaele Cinque, Raffaele Staiano e Mauro Coppola, il boschese Luigi Severino Balzano, i fratelli napoletani Gaetano e Massimo Del Prete. Mancherà il vincitore della passata edizione, il casertano Antonio Valletta.
Da percorrere 25 giri di un circuito cittadino di km 2,200 che inizia e finisce sul Corso Italia in corrispondenza di Piazza Cota. Il circuito sarà percorso in senso antiorario, questo vuol dire che il Corso Italia verrà affrontato in salita. Partiti da Piaza Cota si proseguirà in direzione di Meta. Arrivati al bivio di via Bagnulo si proseguirà passando davanti al Tre Esse per poi svoltare a sinistra imboccando Via dei Pini in discesa. Si proseguirà sempre in discesa su via Bagnulo, svoltando poi a sinistra in Via Carlo Amalfi passando dinanzi alle sedi del Pellicano e dell’Arciconfraternita Morte ed Orazione, le due organizzazioni preso cui prestava la propria opera il compianto Salvatore Iaccarino cui la gara è dedicati. Arrivati all’incrocio si tirerà dritto, svoltando successivamente a sinistra su Via delle Rose che sarà percorsa fino al bivio per Piazza Mercato. Quindi si svolterà a destra e successivamente a sinistra, costeggiando il mercato ortofrutticolo, andando ad imboccare il Corso Italia. Gli ultimi 300 metri del circuito non presenteranno alcuna curva e saranno su strada larga ed in leggera salita (2%). Il tratto più impegnativo sarà proprio quello conclusivo, e in caso di arrivo di un gruppetto, bisognerà ritardare il più possibile il momento della volata, per non correre il rischi di essere beffati negli ultimissimi metri.

Le strade interessate dalla gara saranno chiuse al traffico dalle 20.15 alle 22.30

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A Piano, ciclismo sotto le stelle

mercoledì 28 agosto 2013 0 commenti

Il 13 settembre prossimo le strade del Comune di Piano di Sorrento torneranno ad essere teatro di una gara ciclistica. Per quel giorno, infatti, il Velosport Sorrentino di Michele Pepe ha messo in programma la seconda edizione del Memorial Salvatore Iaccarino che lo scorso anno vide trionfare in solitaria il casertano Antonio Valletta.
Molte le novità rispetto alla prima edizione. Innanzitutto l’orario di partenza. Lo scorso anno si partì alle 8.30 del mattino. Quest’anno si correrà di sera, con partenza alle ore 20.30. Cambia anche il senso di marcia. Il circuito sarà percorso in senso antiorario, questo vuol dire che il Corso Italia verrà affrontato in salita, con arrivo (partenza) posto in corrispondenza di Piazza Cota. Da lì si proseguirà in direzione di Meta. Arrivati al bivio di via Bagnulo si proseguirà passando davanti al Tre Esse per poi svoltare a sinistra imboccando Via dei Pini in discesa. Si proseguirà sempre in discesa su via Bagnulo, svoltando poi a sinistra in Via Carlo Amalfi passando dinanzi alle sedi del Pellicano e dell’Arciconfraternita Morte ed Orazione, le due organizzazioni preso cui prestava la propria opera il compianto Salvatore Iaccarino cui la gara è dedicati. Arrivati all’incrocio si tirerà dritto, svoltando successivamente a sinistra su Via delle Rose che sarà percorsa fino al bivio per Piazza Mercato. Quindi si svolterà a destra e successivamente a sinistra, costeggiando il mercato ortofrutticolo, andando ad imboccare il Corso Italia. Gli ultimi 300 metri del circuito non presenteranno alcuna curva e saranno su strada larga ed in leggera salita (2%). Il tratto più impegnativo sarà proprio quello conclusivo, e in caso di arrivo di un gruppetto, bisognerà ritardare il più possibile il momento della volata, per non correre il rischi di essere beffati negli ultimissimi metri. 

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La FCI mette al bando i dopati

sabato 29 giugno 2013 0 commenti

Quello di ieri è stato un brutto giorno per tutti quelli amatori che in passato hanno fatto ricorso a prodotti dopanti per alterare le proprie prestazioni. Un giorno che ricorderanno per tutta la vita.
Il Consiglio Federale della Federciclismo, riunitosi a Bologna, ha infatti approvato la normativa che disciplinerà il settore amatoriale dal 1° gennaio 2014.
Dopo l’attenta analisi del settore amatoriale, il confronto con i principali organizzatori e la verifica con i comitati regionali, profondi conoscitori delle realtà locali, la struttura nazionale amatoriale ha predisposto la nuova normativa approvata oggi dal CF. 
In linea con l’azione portata avanti per rendere sempre più efficace il contrasto al doping attraverso la prevenzione, il controllo e le punizioni (quali l’inibizione alla maglia azzurra di tutti gli atleti sanzionati), il regolamento segna una ferma presa di posizione anche nei confronti degli amatori.
Le principali innovazioni normative, che si auspica vengano fatte proprie da altre federazioni e dagli Enti di promozione sportiva, sono volte a favorire il pieno ripristino delle logiche amatoriali e del divertimento, con una grande attenzione alla salute dei praticanti:
Divieto del tesseramento quale cicloamatore a chi ha avuto squalifiche per doping. 
Graduato il tempo di passaggio dall’attività agonistica di alto livello a quella amatoriale (4 anni di stacco per i professionisti, 2 per e donne e 1 per i dilettanti) onde stemperare il tasso agonistico che stava snaturando le finalità amatoriali a scapito della grande massa dei partecipanti.
Saranno studiati eventuali esami aggiuntivi per l’abilitazione all’attività degli over 40.
Stabiliti severi standard di qualità organizzativi per la sicurezza delle manifestazioni, che saranno certificati da tecnici federali.

Ufficio Stampa FCI

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Ciclista denunciato per doping

sabato 8 giugno 2013 0 commenti

Un ciclista di Ragusa è stato denunciato dalla Squadra mobile di Ragusa perché trovato in possesso di sostanza dopanti.
L'atleta, 44 anni, del circuito regionale amatoriale delle gare di mountain bike, è stato trovato in possesso di nove confezioni integre Peptides UK, soluzione iniettabile in siringa preriempita, quattro confezioni di Neorecormon, tre di Eprex, una di Aranesp Dorbepoetin, dieci fiale di Epargriseovit, quattordici confezioni di Ferlixit, dieci di Dobetin, oltre a materiale sanitario per flebo e prelievi vari, tutte sostanze dopanti e anabolizzanti elencate nel decreto del ministero della Salute del 2002.

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Doping positivo il russo Novikov

venerdì 7 giugno 2013 0 commenti

Da quando è terminato il Giro d’Italia i casi di doping si susseguono con frequenza quasi giornaliera. L’ultimo a cadere nella rete dei controlli è stato il 23enne russo Nikita Novikov che è risultato positivo in un controllo a sorpresa dello scorso 17 maggio: Il Laboratorio Wada di Barcellona ha riscontrato nel campione A del corridore della Vacansoleil l'Ostarina (Hydroxy-ostarine / O-dephenyl-ostarin), uno steroide anabolizzante non in commercio, ma in fase di sviluppo da parte delle case farmaceutiche. 
L' UCI ha immediatamente sospeso il corridore invitando, come da regolamento, la Federazione russa ad aprire un procedimento disciplinare contro lo stesso, fermo restando che il corridore ha diritto alle controanalisi. 
Nel 2011 Novikov era stato uno dei migliori Under 23 vincendo in pochi mesi il Giro di Slovacchia e Tour des Pays de Savoie e piazzandosi poi terzo al Giro della Valle d'Aosta: era passato professionista con la Vacansoleil nel 2012 ma nella massima categoria non ha ottenuto alcun risultato di rilievo.
Novikov, era nella preselezione della Vacansoleil per il Giro d'Italia ma poi non era stato schierato al via.
Il team manager Daan Luijkx si dice molto deluso: «Alla fine del 2011 abbiamo investito su Novikov ma da quel momento non ha mai raggiunto i livelli che era lecito attendersi di spiegare come questa positività devasti tutta la squadra. Abbiamo sempre cercato di creare un ambiente sicuro per i nostri corridori, nel solco della massima pulizia, ma evidentemente non basta. Ho parlato con il corridore la scorsa notte, mi ha detto di essere innocente, staremo a vedere».

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Serebryakov positivo all'Epo

giovedì 6 giugno 2013 0 commenti

Già sospeso ad inizio stagione per una positività nel mese di marzo, il corridore russo Alexander Serebryakov è di fronte a nuovi guai con l'antidoping che potrebbero costargli una squalifica molto più lunga: il laboratorio di Colonia, infatti, sta rianalizzando dei vecchi campioni usando un nuovo test per l'EPO messo a punto dalla WADA, molto più sensibile e utile nell'identificare l'uso di microdosi, e queste nuove analisi è emersa un'altra positività all'EPO di Serebryakov in un controllo a sorpresa datato 21 febbraio 2012. 
Nella passata stagione Serebryakov correva nel Team Type 1 e aveva ottenuto 11 vittorie, tra cui a Philadelphia International Classic: grazie a questi ottimi risultati ed al relativo punteggio era stato ingaggiato dall'Euskaltel per garantirsi una licenza World Tour.

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Santambrogio positivo all'Epo

lunedì 3 giugno 2013 0 commenti

Il ciclista italiano Mauro Santambrogio è risultato positivo all'Epo ad un controllo antidoping effettuato il 4 maggio, al termine della prima tappa del Giro d'Italia. Il test è stato disposto dall'Uci e la positività è stata riscontrata dal laboratorio di Roma. Il ciclista lombardo, vincitore della quattordicesima tappa e poi nono nella classifica finale della corsa rosa, è tesserato per la Vini Fantini-Selle Italia, la stessa squadra per la quale correva Danilo Di Luca, anche lui trovato positivo all'Epo poco prima del Giro.
Subito dopo che si è diffusa la notizia della positività Mauro Santambrogio è stato interpellato dalla stampa per conoscere la sua versione dei fatti. Questa la sua giustificazione a caldo: ''Posso solo dire che sono incredulo per quello che è successo e chiederò prima possibile le controanalisi''.
Contemporaneamente l'Unione ciclistica internazionale ha comunicato che Mauro Santambrogio è ''stato sospeso provvisoriamente'', dopo essere stato trovato positivo. ''La decisione - fa sapere l'organismo – è stata presa dopo una relazione del laboratorio accreditato dalla Wada, a Roma, per un controllo delle urine del corridore''. ''Santambrogio - conclude l'Uci - adesso ha il diritto di richiedere le controanalisi''.
Infine ecco il commento del ds della Vini Fantini-Selle Italia (la squadra di Santambrogio), Luca Scinto, alla notizia della positività del corridore. ''Sono davvero amareggiato, colpito, nauseato. Evidentemente, la mamma degli imbecilli è sempre incinta. Non so cosa stia succedendo, non trovo le parole per spiegarlo: cosa dovrei dire? A questo punto smetto col ciclismo, perché non c'è proprio da fidarsi dei corridori. Se lo avevo fra le mani, lo picchiavo. Ora siamo tutti rovinati''. 

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