Scavolini addio finale

sabato 19 marzo 2011 0 commenti

La Scavolini Pesaro ha perso la semifinale della Final Four di Champions League di volley femminile, in corso alla Burkhan Felek Volleyball Hall di Istanbul. La squadra pesarese allenata da Tofoli è stata battuta per 3-1 dalle azere del Rabita Baku (25-23, 25-16, 13-25, 25-14). 
De Gennaro e compagne non sono mai riuscite ad entrare veramente in partita e hanno accusato da subito in ricezione, lasciando il match quasi sempre nelle mani delle azere. Solo nel terzo parziale le marchigiane sono riuscite ad alzare la voce grazie ad una maggior incisività al servizio e a muro. La squadra biancorossa ha accusato eccessivamente l'assenza della statunitense Destinee Hooker che ha deciso di tornare negli Stati Uniti per farsi operare senza il consenso della società italiana. Domani pomeriggio alle 14 la Scavolini Pesaro giocherà la finale di consolazione contro la perdente del derby di Istanbul tra il Fenerbahce di Zé Roberto e il VakifGunes Sigorta di Giovanni Guidetti.

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Paganese con Capuano in tribuna

Nella Paganese, l’assente di lusso sarà l’allenatore Capuano il cui posto in panchina sarà rilevato dal suo secondo Giuseppe Padovano. Per lo Special One della Lega Pro ci sarà invece un posto in tribuna.
Tra i giocatori mancheranno gli infortunati Cortese, Grillo, Macrì e Sanna, ma in compenso rientrerà il difensore centrale Luca Fusco, reduce da due turni di squalifica. Assente anche l’ex rossonero Daniele Greco, non inserito nella lista dei convocati.
La Paganese è una delle squadre che ha aderito alla regola dei due under 21, che permette di  accedere ai contributi federali e avendo già usufruiti di cinque degli otto bonus consentiti dalla Lega, è molto probabile che possa metterli in campo domani. I due candidati più probabili a scendere in campo dovrebbero essere Di Pasquale, che andrà ad occupare la corsia destra di centrocampo e Triarico sul fronte destro del terzetto di attacco.
Gli azzurrostellati affronteranno il derby con un undici molto diverso da quello schierato all’andata quando in panchina c’era mister Pino Palumbo. Dopo quell’incontro Palumbo fu esonerato e con l’avvento di Capuano ci furono molti mutamenti nella rosa. Di quella formazione saranno presenti al Torre solo Vicedomini e Triarico.
Con Capuano è mutato pure il modulo. Si è passati dal 4-4-2 di Palumbo al 3-4-3. Il portiere è l’ex ternano Ginestra; il pacchetto difensivo sarà composto da Urbano, da Luca Fusco e dall’altro ex rossonero Alessandro Radi. Il quartetto di centrocampo sarà composto da Gatti e Vicedomini interni e da Di Pasquale e Imparato sugli esterni. In attacco come punta centrale ci sarà Emanuele Ferraro affiancato da Triarico e Lepore.
In panchina ci saranno il secondo portiere Virgili, Ingrosso, Cuomo, Santarelli, Casisa, Liccardo e Tortori. 

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A Pagani un Sorrento inedito

Domani al Marcello Torre di Pagani andrà in scena il derby numero 57 tra Paganese e Sorrento. La squalifica di Terra, gli infortuni di Erpen e Rossi, l’influenza di Esposito e le non perfette condizioni fisiche di Bonvissuto, Pignalosa e Armellino costringeranno Simonelli a varare una formazione totalmente inedita e ad affidarsi a soluzioni tattiche ugualmente inedite.
Di queste defezioni se ne era avuto qualche sentore già martedì pomeriggio, ma, almeno dall’esterno, si credeva che potessero rientrare col trascorrere dei giorni. Purtroppo così non è stato. Simonelli che evidentemente conosceva le reali condizioni fisiche dei propri giocatori fin dal principio ha avuto però il tempo di approntare la soluzione da lui ritenuta più efficace che ha poi sperimentato parzialmente nell’amichevole giocata giovedì al Giraud di Torre Annunziata con il Savoia.
Simonelli appare infatti intenzionato a schierare Togni nel ruolo di seconda punta, collocandolo alle spalle di Paulinho, lasciando Carlini sull’out destro. Le non buone condizioni di Armellino ed Esposito lo costringeranno poi ad affidarsi ad una coppia di centrocampo composta da Nicodemo e Niang. Coppia sperimentata, con ottimi risultati, già nella passata stagione.
Sull’out sinistro sono in ballottaggio Manco e Corsetti. Ad inizio settimana il napoletano ha accusato pure lui qualche problema muscolare poi brillantemente superato. Appare quindi probabile che, almeno inizialmente, la maglia numero undici sia destinata a lui, con Corsetti pronto a subentrargli nel corso della ripresa, quando la sua freschezza atletica potrebbe risultare determinante.
In difesa, al posto dello squalificato Ernesto Terra, e a fianco di Massimo Lo Monaco verrà schierato Di Nunzio preferito a De Giosa perché più adatto a giocare sul centro destra. Sugli esterni, a destra ci sarà il solito Vanin, mentre a sinistra se la giocano in tre: Angeli, De Giosa e Sabato. Se sta bene, il posto è di Angeli. In porta, in attesa del rientro di Rossi, andrà ancora una volta Mancinelli con Casadei a fargli da secondo. La rosa dei convocati è completata da Camorani, Pignalosa e Armellino.
In sintesi l’undici iniziale dovrebbe essere il seguente: Mancinelli; Vanin, Di Nunzio, Lo Monaco, Angeli; Carlini, Nicodemo, Niang, Manco; Togni; Paulinho.
La terna arbitrale sarà composta dall’arbitro Luca Barbeno di Brescia e dagli assistenti Andrea  Cipolloni di Frosinone e Alessandro Raparelli di Albano Laziale.

Leggi anche: Paganese con Capuano in tribuna

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Scavolini Pesaro, domani la semifinale con il Rabita Baku

venerdì 18 marzo 2011 0 commenti

Ci siamo! Domani pomeriggio, sabato 19 marzo, alle 14 ora italiana, la Scavolini inaugurerà le Final Four della Cev Champions League affrontando alla Burhan Felek Volleyball Hall di Istanbul le azere del Rabita Baku nella prima delle due semifinali. La seconda, un derby turco tra Fenerbahce e Vakifbank, si giocherà alle 17. Le finali si giocheranno domenica alle 14 (terzo e quarto posto) e alle 17 (finalissima). Le colibrì tra le cui fila milita la santanellese Monica De Gennaro indosseranno per l’occasione una maglia celebrativa del 150° dell’Unità d’Italia che reca una livrea tricolore sui bordi.
La sfida con le azere è la terza della stagione, poiché le due formazioni si erano già incrociate nella Pool preliminare: una vittoria a testa, sempre per le padrone di casa (3-1 a Baku, 3-2 a Pesaro), con le azere che si aggiudicarono la Pool con due punti di vantaggio, pur avendo vinto una partita in meno. Tra le azere la fuoriclasse Nataliya Mammadova guida una formazione potente in attacco e a muro, capace di eliminare nei play-off le ceche del Modranska Prostejov e poi le polacche del Fakro Muszyna, che avevano messo fuori la MC Carnaghi Villa Cortese.
L’ emittente televisiva Sportitalia 2 seguirà tutti e quattro gli incontri in diretta: quelle della Scavolini saranno inoltre trasmesse in diretta radio dall’emittente pesarese Radio Incontro. Ben 65 paesi seguiranno in tv l’evento: i giornalisti accreditati sono 78, ma l’Ufficio Stampa Cev ha dovuto respingere almeno altrettante richieste.

Autore: Redazione Dotvolley

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Maltempo nemico dei ciclisti

Rinviate le gare di Roccasecca e Frosinone. Il gruppo si divide tra il Trofeo Nibali di Boscoreale e la  Randonneè del Monte Stella a Salerno

In questo fine settimana erano in programma ben tre competizioni ciclistiche. Giovedì si sarebbe dovuto disputare il Primo Trofeo Unità d’Italia organizzato dal Club Master Bike Lazio a Roccasecca in provincia di Frosinone e domani, sabato, il IV Trofeo Linea Oro organizzato dall’Udace di Frosinone lungo le strade del capoluogo ciociaro: causa l’imperversare del maltempo e la cadute di alcune frane nelle zone interessate, entrambe le gare sono state rinviate rispettivamente al 10 o 16 aprile e al 21 maggio.
Resta così in piedi soltanto il Trofeo Ciclistico Vincenzo Nibali gara Acli organizzata dal Team Black Panthers a Boscoreale. La gara si svolgerà in due batterie su un circuito di 3 km da ripetersi secondo le fasce d'età; 20 giri per i meno giovani 25 giri per gli altri.
Alla gara dovrebbero partecipare sia il Velosport Sorrentino che il TCS. Il condizionale è d’obbligo perché un protrarsi delle avverse condizioni potrebbe convincere molti componenti di entrambe le formazioni a disertare l’impegno per evitare di compromettere il prosieguo della stagione con qualche caduta rovinosa.
L’alternativa potrebbe essere rappresentata dalla Randonneè del Monte Stella un brevetto di 200 km organizzato dalla Ciclistica Salernitana Nicola Romano con partenza e arrivo a Salerno il cui percorso si estende interamente a sud della Provincia di Salerno attraverso la Piana dei Templi di Paestum, e il Parco Nazionale del Cilento per poi rientrare a Salerno.
Nonostante la distanza di 200 km sia considerata relativamente breve nel mondo Randoneè, il percorso, come ormai sanno in tanti, non è banale. Le asperità di Trentinara in primis (con i sui 12 km e la pendenza max del 10%) e Ogliastro Cilento, Stella Cilento, Ripe Rosse e Castellabate poi, mettono a dura prova la resistenza e la forma dei partecipanti che nel periodo di Marzo non hanno ragione di essere al top.

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Esposito, la nostra forza è il gruppo

Lo schiacciatore sorrentino, ultimamente impiegato come libero, dice la sua sul torneo della MSC Volley Sorrento.

Alla vigilia della gara contro il Mercato dell’Oro Matera, partita fondamentale per le ambizioni sorrentine di raggiungere il sesto posto in questo scorcio finale di campionato, è Nicola Esposito a concedere qualche breve ma significativa dichiarazione sul momento attuale della squadra e sulle sue ultime prestazioni.
Cresciuto nel vivaio della Libertas Piano e successivamente del VB Meta, Esposito ha accumulato negli anni, pur essendo ancora venticinquenne, tante esperienze con le maglie, tra le altre, di Rosso Maniero e Terzigno prima di tornare a Sorrento e dare negli ultimi anni il suo contributo prima a due tranquille salvezze e poi alla promozione dello scorso anno quando nei play off fu chiamato spesso in causa dal tecnico Luigi Russo, dimostrando così grande personalità a sapersi adattare a gare importanti come furono quelle con Altamura e Paola.
Nelle ultime uscite di campionato Esposito è stato spesso impiegato come libero, al posto del titolare Benedetto, anche a causa di problemi fisici di quest’ultimo, e le prestazioni di Nicola sono sempre state altamente positive, grazie a delle buonissime qualità nei fondamentali di seconda linea che lo hanno sempre accompagnato nella sua carriera.
Immancabile la domanda sul suo stato d’animo quando il tecnico gli ha comunicato la decisione di dover giocare da libero titolare. A tal proposito Esposito dichiara: “Mi sono sempre allenato seriamente perché so benissimo che per raggiungere certi traguardi quali quelli che ci siamo preposti è normale che ci sia il positivo apporto di tutti alla causa. Ad inizio anno ero cosciente del ruolo di gregario che mi attendeva ma quando il mister mi ha chiesto di ricoprire il ruolo da libero non ho avuto problemi e mi sono messo a disposizione.”
Esposito, poi, dice la sua anche sul roster che il presidente ha allestito per questa stagione: “Con la promozione conquistata lo scorso giugno era facilmente intuibile che il presidente, viste le sue grandi ambizioni, avrebbe messo su una squadra competitiva, con elementi anche abbastanza importanti per la categoria. Non sta a me scoprire il valore di coloro che sono arrivati quest’anno a Sorrento, per loro parlano i rispettivi curriculum, ma ciò che mi preme sottolineare è che nessuno di essi cerca di emergere sugli altri; la nostra vera forza è il gruppo, l’unione dei singoli spesso può risultare decisiva.”
Nell’ultimo turno di campionato, contro Ortona, Esposito era in campo e a fine partita sembrava essere uno dei più rammaricati per quel quarto set perso in malo modo dopo esser stati in vantaggio per 23-20: “Ad Ortona, a parte un primo set davvero pessimo, ce la siamo giocata alla pari contro una squadra che comunque ha elementi di tutto rispetto come Cortina, Lo Re e Di Meo, gente che ormai conosce la B1 come le proprie tasche. Nel secondo e terzo set abbiamo tranquillamente retto il confronto e nel quarto set ci è mancato solo un pizzico di cinismo per chiudere un parziale che, a mio avviso, avremmo meritato. È scontato però che se ci lasciamo sfuggire un’occasione come quella di sabato scorso gli avversari ne approfittano immediatamente e il break di 5-0 che abbiamo subito, perdendo set e partita, è stato forse una punizione eccessiva per il gioco mostrato. A mio avviso,se avessimo portato a casa un punto non avremmo rubato niente a nessuno.”
Solita domanda sull’obiettivo stagionale da poter centrare: salvezza tranquilla o qualcosa in più?
Esposito sembra avere le idee chiare: “Considerando che nel nostro girone retrocedono solo due squadre, penso che siamo già salvi, anche se la matematica non ci dà ancora questa assoluta certezza. Guardando la classifica e il calendario di queste ultime giornate credo che il sesto posto sia ancora alla nostra portata anche se comunque le concorrenti per questo traguardo sono molto agguerrite. Proprio per raggiungere questo obiettivo domenica sarà fondamentale vincere contro Matera per ridurre il gap e avvicinarci proprio ai materani.”
In conclusione, il jolly dell’MSC Crociere Volley Sorrento ci tiene a ringraziare il neo tecnico Paolo Russo: “Devo dire solo grazie al mister per la fiducia che mi ha dimostrato nelle ultime gare, affidandomi un ruolo molto complicato per l’assetto della squadra che non avevo mai ricoperto in carriera con costanza. Benedetto è un buonissimo libero, io sono a disposizione e spero di ripagare sempre la fiducia del mister ogni qual volta mi sarà dato spazio.”
Umiltà e voglia di abnegazione traspaiono dalle parole di Nicola Esposito: con questa mentalità, se condivisa da tutti, è molto probabile che la squadra possa divertire e divertirsi fino a fine anno.

Ferdinando Giacobelli (addetto stampa MSC Crociere Volley Sorrento)

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Amichevole: Savoia-Sorrento 0-3

giovedì 17 marzo 2011 0 commenti

Savoia: Russo (41’ Vitiello G.); Amoruso, Ferrara (60’ Nasto), Iaccarino (52’ Paduano), Caravano; Savarese (41’ Vitiello A.), Nastro (65’ Conò), De Capua, Pallonetto, Balzano (41’ Barbera), Guarro (65’ Bisogni). Allenatore Vitter.
Sorrento (primo tempo): Mancinelli; Camorani, Terra, Lo Monaco, Sabato; Carlini, Niang, Nicodemo, Corsetti; Togni; Paulinho.
Sorrento (secondo tempo): Casadei; Vanin, Di Nunzio, De Giosa, Angeli; Camorani (60’Maresca), Armellino, Ferrara, Sabato (60’ Natale); Carlini (65’ Schena), Paulinho (68’ Iannicella). Allenatore: Simonelli.
Arbitro: Salomone di Torre Annunziata
Reti: 5’ Paulinho, 35’ Ferrara (autogol) (S), 67’ Paulinho (S).
In preparazione al derby con la Paganese, quest’oggi il Sorrento si è trasferito allo Stadio Giraud di Torre Annunziata dove ha sostenuto un’incontro amichevole con il Savoia, squadra capolista nel campionato regionale campano di promozione girone B.
L’incontro, della durata di ottanta minuti, è terminato con il punteggio di 2 a 0 in favore dei rossoneri che hanno realizzato una rete per tempo.
Nel Sorrento, oltre agli infortunati Erpen e Rossi mancavano pure Manco, Bonvissuto e Pignalosa rimasti in sede per curare piccoli acciacchi ed Esposito influenzato.
Simonelli schierava Togni nella posizione di seconda punta alle spalle di Paulinho con Carlini a destra e Corsetti a sinistra, con Niang e Nicodemo come coppia centrale di centrocampo.
La partita ha avuto pochi spunti agonistici. Il Sorrento si è limitato a provare le geometrie e a mantenere le giuste distanze tra i reparti senza affondare i colpi. Il gol del vantaggio è arrivato al 5’  grazie a Paulinho che ha deviato in rete un cross di Corsetti dalla sinistra. Poi succedeva poco o niente fino al 35’ quando Camorani si produceva in un affondo lungo la fascia destra. Il laterale rossonero superava il dirimpettaio Caravano e dalla linea di fondo crossava basso a centro area. Ferrara nel tentativo di anticipare Paulinho infilava la propria rete.
Allo scadere del primo tempo Camorani tentava un altro affondo e crossava alto per Paulinho che colpiva di testa. Il pallone batteva a terra dinanzi al portiere Russo e poi rimbalzava oltre la traversa.
Nel secondo tempo cominciava la girandola delle sostituzioni. Simonelli metteva Carlini al fianco di Paulinho, con Camorani e Sabato esterni alti restituendo a Vanin e Angeli la loro posizione abituale. Da annotare un tiro di Gennaro Ferrara dai trenta metri deviato oltre la traversa dal portiere Vitiello. Poi Paulinho, prima di lasciare il posto al giovane Iannicella, duettava con Schena e batteva Vitiello con un diagonale radente.
Lo stesso Schena pochi minuti dopo conquistava un pallone in mischia e colpiva la base del palo alla sinistra del portiere.

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AUGURI ITALIA

mercoledì 16 marzo 2011 0 commenti

17 marzo 1861: nasce l'Italia

"Il Senato e la Camera dei Deputati hanno approvato; noi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue: Articolo unico: Il Re Vittorio Emanuele II assume per sé e suoi Successori il titolo di Re d'Italia. Ordiniamo che la presente, munita del Sigillo dello Stato, sia inserita nella raccolta degli atti del Governo, mandando a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato. Da Torino addì 17 marzo 1861".

Sono le parole che si possono leggere nel documento della legge n. 4671 del Regno di Sardegna e valgono come proclamazione ufficiale del Regno d'Italia, che fa seguito alla seduta del 14 marzo 1861 della Camera dei Deputati, nella quale è stato votato il progetto di legge approvato dal Senato il 26 febbraio 1861. La legge n. 4671 fu promulgata il 17 marzo 1861 e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 68 del 18 marzo 1861.
In circa due anni, dalla primavera del 1859 alla primavera del 1861, nacque, da un 'Italia divisa in sette Stati, il nuovo regno: un percorso che parte dalla vittoria militare degli eserciti franco-piemontesi nel 1859 e dal contemporaneo progressivo sfaldarsi dei vari Stati italiani che avevano legato la loro sorte alla presenza dell'Austria nella penisola e si conclude con la proclamazione di Vittorio Emanuele II re d'Italia.
Tra il 1859 e il 1860 non ci fu un vero scontro tra l'elemento liberale e le vecchie classi dirigenti ma una rassegnata accettazione della nuova realtà da parte di queste ultime. Solo nel regno meridionale si manifestò una qualche resistenza, dopo la perdita della Sicilia e l'ingresso di Garibaldi a Napoli (7 settembre), senza colpo ferire, con la battaglia del Volturno e la difesa di alcune fortezze. Il nuovo Stato non aveva tradizioni politiche univoche (insieme ad un centro nord con tradizioni comunali e signorili, c'era un mezzogiorno con tradizioni monarchiche fortemente accentrate a Napoli) ma si basava su una nazione culturale di antiche origini che costituiva un forte elemento unitario in tutto il paese, uno Stato - come scrisse all'indomani della conclusione della seconda guerra mondiale un illustre storico svizzero, Werner Kaegi - che cinque secoli prima dell'unità aveva "una effettiva coscienza nazionale" anche se priva di forma politica. Nel rapidissimo riconoscimento del regno da parte della Gran Bretagna e della Svizzera il 30 marzo 1861, ad appena due settimane dalla sua proclamazione, seguito da quello degli Stati Uniti d'America il 13 aprile 1861, al di là delle simpatie per il governo liberale di Torino, ci fu anche un disegno, anche se ancora incerto, sul vantaggio che avrebbe tratto il continente europeo dalla presenza del nuovo regno.
Cominciò infatti a diffondersi la convinzione che l'Italia unita avrebbe potuto costituire un elemento di stabilità per l'intero continente. Invece di essere terra di scontro tra potenze decise ad acquistare una posizione egemonica nell'Europa centro-meridionale e nel Mediterraneo, l'Italia unificata, cioè un regno di oltre 22 milioni di abitanti, avrebbe potuto rappresentare un efficace ostacolo alle tendenze espansioniste della Francia da un lato e dell'impero asburgico dall'altro e, grazie alla sua favorevole posizione geografica, inserirsi nel contrasto tra Francia e Gran Bretagna per il dominio del Mediterraneo.

Domani 17 marzo 2011 l’Italia compie 150 anni. 
AUGURI A TUTTI GLI ITALIANI

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